lunedì 26 maggio 2014

L'Amanita#34 - Harry Potter e la Delusione dell’Amanita

Harry Potter e la Delusione dell’Amanita


No, non è l’ottavo volume della saga, ma tra un trucido e l’altro amo alleggerire l’atmosfera con “qualcosa di magico” (qui ci starebbero bene i Queen con “who wants to live forever” o “a kind of magic”?).

Guardo la libreria.

Tah-dah, HP! Perché no?

Breve digressione.

L’anno che uscì in GB il volume conclusivo (se sentite un mugugno, non preoccupatevi: lo gnomo-inside non ha ancora digerito la traduzione del titolo “Deathly Hallows”) ero in vacanza a Genova e una parente, forse perché sa che sono una lettrice furiosa, indagò: hai già letto? No? Se vuoi, ti regalo i primi sei.

Offerta ghiotta, ma avevo un dubbio: tutta l’isteria che circondava il fenomeno Harry Potter mi frenava. Così mandai sms a Loredana:

M. Vogliono regalarmi HP 1-6, è il nostro genere? È una <<sola>> o lo accetto?

L. Sì-sì-sì, accetta, è il nostro genere.

La fonte autorevole diede il suo placet (col fantasy avevamo preso  un sacco di bidonate), accettai e ammetto che lo lessi con piacere.

Tutto questo accadde forse nel 2007 e da allora ho sfogliato migliaia di pagine, molte anche polverose ed ingiallite: lo sapete bene, vi siete beccati qualche mia spora!

L’ho riletto con lo stesso gusto.

Nel complesso la trama è ben costruita, tra colpi di scena e bei personaggi. Ci sono pagine veramente ingegnose e grandi verità svelate con la <<semplicità>> della favola.

Dumbledore è un gran personaggio, ma non può competere col mio Merlino.

E il famoso expecto patronum? È geniale: ex – pecto, ovvero esce dal petto.

Poi traduco e l’italiano espettorare… mi vedo Harry che scatarra qualcosa di gigantesco con un rumorino di sottofondo tutt’altro che gradevole. Sì, sarà pure a forma di cervo argentato, ma…

Un fatto mi infastidì già anni fa: perché spalmare così la storia? Sì, sì, ho capito, è un romanzo in crescita o di formazione, accompagna il lettore nel suo excursus scolastico e di vita bla,bla,bla. Ora l’ho trovato davvero pesante; sfrondando qua e là si può ottenere al massimo una bella <<trilogia ciccia>> altrettanto godibile e senza il solito schema “vacanze-primo-settembre-anno-scolastico-fine-libro-con-botto-Voldemortiano”.

E poi non ho ritrovato la magia.

Lo so, sembra un paradosso. Forse è come quella piccola regola assurda dell’inglese che ti si incolla nel cervello il primo anno: “in inglese due negazioni affermano”.

Ecco, qua due (o più) affermazioni negano: tutta ‘sta magia straripante alla fine toglie la magia. E poi, dopo altre letture…

Dopo tre post su Merlino non vi trito oltre le castagne. Prendiamo Gens Arcana, che mi tocca profondamente: quel libro continua a crepitare magia solo a guardarlo e sussurra ancora adesso alla faccia di quel babbeo di Aristotele (l’autrice cita la Metafisica). Sarà che le categorie aristoteliche fanno comunque parte della mia formazione, del mio pensiero. Anzi, forse i miei pensieri hanno quella struttura. E gli elementi?

Dico, aria-acqua-fuoco-terra:

In nomine foederis sempiterni (…) et vis arcana mihi subvenit.

In nome del patto eterno…e la forza arcana mi viene in aiuto

Ego, sanguis hominis et progenies aetheris, quintae essentiae,

io, sangue d’uomo e figlio dell’etere, quinto elemento

Aquam et terram et aerem et ignem voco…

chiamo acqua, terra, aria e fuoco

Mi si arriccia la pelle!


Uhm.

Loredana…e se per il prossimo “giro magico” spolverassi le due trilogie di Dragonlance firmate Weis – Hickman?

11 commenti:

  1. Dragonlance! :)

    Non so, HP mi piaceva abbastanza ma l'ultimo libro è uscito fuori tempo massimo - ho solo visto il film. Non vi è dubbio che Merlino batta Silente/Dumbledore, ma bisogna saperlo usare! Se non altro la Rowling si è meritata la diffida da parte del Santo Uffizio.

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    1. ...la diffida del Sant'Uffizio? La Rowling è appena diventata la mia scrittrice mito, per quanto non impazzisca così tanto per lei, ma se si è messa contro coloro, allora vale la pena.

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    2. Non credo l'abbia fatto volontariamente. E' solo che il vecchio Ratzinger, quando era a capo della Congregazione... non vedeva di buon occhio la magia, principalmente per il grande successo di questi libri tra i giovani.

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    3. Immagino. L'ex Benedetto DecimoSesto era piuttosto propenso al conservatorismo...:-D

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  2. La cosa che ho amato maggiormente in Harry Potter, è che l'autrice parlava di magia come a me sarebbe piaciuto leggerne. Io mi sono fatta prendere dalla saga all'incirca intorno al terzo libro. Il battage pubblicitario mi respingeva, invece di attirarmi, finché Simona non mi ha messo in mano i tre libri dicendo: "ora tu li leggi". Quando glieli ho riportati, le ho chiesto: "dove sono gli altri?" perché ormai ero contagiata all'ultimo stadio. Con pazienza li ho presi tutti e letti. Devo dire che mi sono piaciuti parecchio, e alcuni dei personaggi erano davvero spassosi, come i due gemelli, che forse erano i miei reali preferiti. Non facevo molto caso a Harry, sapevo che era l'eroe della vicenda e, francamente, ero abbastanza insensibile ai suoi problemi e alla sua crescita. Mi interessavano di più gli altri, a partire dallo stesso Piton, che poi si è rivelato una sorpresa. Mi piaceva da impazzire il contorno di bestie magiche, e di qualche pazza rintronata come Luna Lovegood (come non notarla), nonché il gioco del Quidditch e quel divertentissimo boccino d'oro. Per quanto riguarda Albus...ok, gran personaggio. Sinceramente, però, non poteva competere con Gandalf.
    Per rispondere alla domanda: rispolvera pure le DragonLance! Sarà un'occasione per me di ricordare libri divertenti...(e di cui devo finire la collezione)

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    1. Sì, effettivamente i gemelli sono tra i miei preferiti. Fred NON doveva morire, vorrei quasi suggerire il titolo a S. King…
      e Luna è semplicemente strepitosa.
      So che forse la domanda vi sembrerà strana da parte mia, ma… vi fate dire da un papa cosa leggere?


      va bene, comincio a spolverare, appena finisco il trucido mi rituffo nella magia!

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    2. Io non faccio testo, come sai, ma alla tua domanda rispondo: no. Ma con me era scontato...

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  3. Dragonlance - mai letti - ma mi interessano mooolto !
    Mi piacerebbe poterli leggere :-)

    Riguardo ad Harry Potter anche io mi ero accostata un pochino in modo dubitativo alla serie - forse per l'enorme battage pubblicitario che ai tempi c'è stato dietro.
    Invece mi è piaciuto molto.
    Ho apprezzato molti dei personaggi - ma soprattutto le capacità di raccontare dell'autrice.
    Secondo me la Rowling riece non solo a raccontare ma a descriverti un mondo diverso - in maniera così coerente e ben fatta che ti sembra che possa essere un mondo possibile quello in cui vive il maghetto Harry. Certo alcune traduzioni dall'inglese all'italiano hanno creato "un caso" - ma non era facile tradurre certe cose che già in inglese erano "inventate"
    i nomi dei personaggi della serie per primi.
    Un grosso saluto Loredana - Buona settimana appena iniziata

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    1. Per i cicli Dragonlance te li consiglio, ti piacerebbero molto, dato che pullulano di draghi.
      Condivido il tuo pensiero sullo stile della Rowling: anch'io avevo l'impressione che il mondo magico di cui parlava fosse molto verosimile, persino possibile, a suo modo.

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  4. P.S. Un tocco di magia - ci vuole ogni tanto !?
    Altrimenti non ci stò !

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    1. Senza dubbio: la magia c'è comunque, tutta intorno a noi. ;-)

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