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lunedì 27 febbraio 2017

Leggere ... volare ... vivere!#34 - Le nostre anime di notte


SimoCoppero

Sono partita per un lungo viaggio, sono stata a Holt per la prima volta e ho già voglia di ritornare. E’ il primo lavoro di Kent Haruf che leggo, e mi spiace sapere che nuove storie ambientate in questo grazioso paese, dalla sua penna non usciranno più: Le nostre anime di notte è una pubblicazione postuma, iniziata quando capì che non sarebbe rimasto più troppo tempo nella vita terrena.
La prima cosa che mi ha colpito è il non uso delle virgolette per dare inciso ai dialoghi: pensavo mi disorientasse e invece la scelta dell’autore rende la storia più intima, più vera.

Due vicini di casa, due vedovi, che su iniziativa di lei decidono di trascorrere le notte insieme: coricarsi uno a fianco all’altro per parlare, per raccontarsi, per farsi compagnia, per combattere la solitudine che accompagna le loro giornate, per tornare a vivere e sentirsi utili per qualcuno. La voglia di pensare solo a se stessi, senza badare a quello che la gente pensa ed esprime senza sapere e conoscere.

Capitoli brevi, incisi, schietti, che descrivono un paese, Holt, di pura invenzione, ma che nella nostra mente possiamo collocare in America, zona Colorado dove Haruf è cresciuto. Un paese dove il tempo scorre lento, dove si respira aria di polvere, di quotidiano, di piccole cose, dove tutto sembra immobile. Forse era proprio il “tempo” che l’autore voleva farci arrivare, il tempo passato trascorso in gioventù nel racconto dei due nuovi amici, e il tempo presente fatto di ore, azioni, momenti che scandiscono la giornata, che inesorabilmente trascorre.


Non amo mai i titoli gridati in uscita, ma questo mi è rimasto attaccato alle mani e al cuore, presto tornerò a Holt
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