Questo libro è
arrivato a trovarmi direttamente a casa, nella modalità che
maggiormente preferisco. L'autore, Luigi Pistillo, mi ha inviato il
suo primo romanzo, dandomi modo di accogliere un libro sui generis
nella mia libreria. Se volete approfondirne la conoscenza, ecco il suo sito web: www.luigipistillo.net. Io sono una lettrice Furiosa, onnivora, che non
si ferma di fronte a nessuna carta stampata, accolgo tutti i libri,
di tutti i generi (tranne gli Harmony, lo sanno ormai muri e bit), li
leggo, li vivo, li amo tutti. Tutti i libri sono uguali, per me. Ma
alcuni sono più uguali di altri...a parte le battute di gusto
terribile come questa, all'interno dell'infinita e amatissima
categoria dei libri, ve ne sono alcuni particolarmente cari al mio
cuore di lucido granito. Sono quei libri apparentemente “facili”,
di argomento facile, con un protagonista dimesso, magari con una vita
piccola e sbiadita, con una trama senza colpi di scena. Una sorta di
Signorina Felicita in formato libresco, insomma. Una volta aperta la
copertina ed entrati in casa, si rivelano diamanti rari, che non si
riescono più a lasciare. Pancrazio Biagiotti è il protagonista
paradossale di questo libro. Il nome è altisonante, con nobilissime
radici greco-romane (non a caso, la lotta greco-romana è chiamata
anche pancrazio), e un significato di altissima potenza (pan= tutto,
kratos=potenza), mentre il cognome evoca associazioni di bellezza
elegante, per quanto non ci sia alcuna parentela con la stilista
omonima. L'aspetto e la vita del personaggio...non altrettanto
altisonanti. Figlio unico di un elettrotecnico molto compreso nel suo
ruolo, Carlo Biagiotti, e di Giovanna, una casalinga molto paziente e
di polso sotto l'apparenza dimessa, Pancrazio trascina una vita da
precario in piena Milano. Non ha passioni, un sacro fuoco che lo
spinga ad approfondire una materia per diventarne padrone e per
brillare in campo, non vuole salvare il mondo, non aspira a battersi
per la pace nel mondo, non ritiene di doversi sprecare più di tanto
per il proprio posto in società. Una mummia? No, tutt'altro. E
anche qui è paradossale. Per quanto scarso di motivazioni vitali, il
nostro Pancrazio non smette di cercare, di impegnarsi in qualcosa.
Forse non lo fa con il dovuto zelo febbrile, con quella passione che
dovrebbe ispirare ed essere d'esempio per i suoi colleghi esseri
umani, ma non smette di relazionarsi con il mondo esterno. Se lo
esaminiamo, vediamo che, più che un mondo, è un vero e proprio
bestiario, e lo dico nel senso più affettuoso del termine. Ho già
accennato al padre Carlo, un elettrotecnico che benedice la sua
ignoranza ad ogni piè sospinto perché lo conduce a impegnarsi per
uscirne. Un amico, Franco, a dir poco inquietante, ma con
un suo fascino magnetico. Non si può fare a meno di seguirlo nelle
apparizioni intermittenti nella vita e nel libro di Pancrazio,
impegnato nei suoi progetti, sempre indaffarato, e sempre dotato di
collegamenti e di amicizie in tutti i campi e settori. Se Pancrazio
non sa qualcosa (e sono tante le cose che ignora, nonostante la sua
passione per Internet e l'amico Google), chiede a Franco. E se Franco
non sa qualcosa...sa a chi chiedere. Di capitolo in capitolo, viviamo
con Pancrazio tutta una serie di situazioni tragicomiche, molto
reali, dalla ricerca di una casa in cui vivere da solo, ai periodi di
semi-isolamento davanti alla televisione sintonizzata su
un'astutissima chiromante imbrogliona, fino ad un'avventura surreale
vissuta sul set di un film porno. Perché leggere questo libro?
Perché vi fa ridere, vi fa sorridere, vi fa indignare, vi fa
irridere Pancrazio e i suoi colleghi, e vi fa riflettere. Perché,
sotto le avventure tragicomiche di questo fratello 2.0 di Marcovaldo,
leggiamo le nostre stesse avventure-disavventure, che vorremmo tanto
fossero all'altezza dei grandi eroi tragici della letteratura (o dei
film americani), ma che spesso e volentieri sono di grana più
grossa, provocandoci per questo fitte di delusione e di amarezza.
Inoltre, beneficio non trascurabile, perché potrete godere di un uso
del tutto originale, vivo e complesso della lingua italiana. Fatevi
rotolare sotto la lingua le frasi di questa tessitura. Oltre ai
dialettalismi, vi sono usi e frasi idiomatiche che io avevo
dimenticato da un pezzo...e che quando ho ritrovato, mi sono sentita
come se avessi ritrovato un amico emigrato lontano. Prestate
attenzione ai numerosi riferimenti letterari che occhieggiano da
sotto le righe, come perle lanciate sotto un panno apparentemente
leggero. Scoprirete che la semplicità della vita di Pancrazio, che
spesso scambiamo per squallore, è in realtà molto, molto più ricca
e significativa di qualunque apparenza. E che Pancrazio è un pezzo di noi tutti, a prescindere dalle città e dal paese in cui state vivendo...
Fai bene a leggere tutti i generi - a volte si hanno davvero delle belle sorprese Loredana.
RispondiEliminaE poi credo che ogni libro possa regalare al lettore qualche cosa ...... di interessante e di istruttivo (forse eccetto proprio gli harmony e libri del genere ;-9 forse perchè a volte anche in alcuni di quelli ci può essere qualche cosa :-)
Un saluto grande spero che tu stia bene e che abbia passato delle buone festività pasquali
Bacioni ed a presto
Sì, concordo. Di solito si hanno bellissime sorprese quando si allargano i propri orizzonti...ecco, quando ci sono gli Harmony in ballo mi diventa un po' più macchinosa la prova, ma pazienza. Non si può far andare tutto liscio...
EliminaSì, vacanze pasquali tranquille e tanti, tanti libri in più da leggere. Sembra che la Pasqua, quest'anno, abbia aperto delle porte particolari...bacioni!
Davvero la Pasqua quest'anno ha aperto delle porte particolari ...... speriamo io per ora non me ne sono resa conto ...... forse non ho guardato bene ;-)
RispondiEliminaUn bacione e buona settimana appena iniziata
Forse potrebbe iniziare pian piano a valere anche per mè ...... chissà !
EliminaGuardati intorno, magari qualcosa è cambiato senza che te ne accorgessi subito...
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