E si è appena conclusa un’altra avventura libresca del Blog:
allestire un Salottino dei Libri a misura d’uomo, dopo lo spiegamento di forze
del Salone del Libro. Tutto in una domenica, a Giaveno, presso Il Piacere di
creare.
Come da programma, il mattino è stato dedicato ai bambini e
alle letture a voce alta per loro: una fiaba animata, da me e da Irene Ferrara,
che è stata lasciata con un finale sospeso.
Ai bambini toccava finirla, mettendosi
a disegnarla su un foglio, colorando, aggiungendo e tagliando figurine di carta
con alcuni dei personaggi della storia. Irene è la fata dei bambini: anima le
storie che sceglie personalmente (e sono tutte belle, e interessanti: alcune le
ho lette anch’io con piacere), e crea oggetti bellissimi e di gusto, oltre a
saper spingere la fantasia dei bambini a uscire e a riversarsi fuori. Non solo
nel costruire oggetti utili con materiali di riciclo, ma anche nell’inventare
storie e nel non aver paura a proporle.
9 autori 9 |
Il pomeriggio era tutto dedicato agli adulti. Dopo il caffè
del pranzo, è sembrato naturale proseguire con il Caffè Letterario con gli
autori. Ecco lo schieramento completo, con relative scuderie, e titolo del
libro SCRITTO: Marco Sartori (Il mistero della montagna, Spunto Edizioni),
Luigi Bonomi (I custodi delle stelle, Spunto Edizioni), Giulio Giai (Storie da
bere e da mangiare, Spunto Edizioni), Nella Scoppapietra (La musica addosso,
Spunto Edizioni), Anna Serra (Sospetti sul lago, Spunto Edizioni), Lucia
Giongrandi (Dove sei, Spunto Edizioni), Rosanna Caraci (La fame di Bianca Neve,
Impremix), Valeria Amerano (Nuda proprietà, Impremix) e Maria Grazia Pasqual
(Aurora, tesoro, scrivi ancora…Impremix).
Il calcio d’inizio è partito da Una piccola libreria di
Parigi, di Nina George, scelto da Lucia Giongrandi (Dove sei): la “farmacia
letteraria” di circa 8000 libri sullo sfondo di un viaggio, di un percorso alla
ricerca dell’amore vero, un amore perduto all’improvviso tanto tempo prima.
Ora, è difficile rintracciare il percorso esatto che il nostro viaggio da
salotto letterario ha seguito, tappa per tappa; forse posso invertire l’ordine
di apparizione, ma per ciascuno mi è rimasto impresso un elemento, una
caratteristica risuonante. Subito dopo, ecco comparire Il Signore degli Anelli,
con Marco Sartori (Il mistero della montagna): un altro viaggio, un’altra
soluzione di un conflitto. Ripeto, non mi dilungo sull’argomento…non dopo tutta
la miriade di post che ho scritto gli anni passati in merito.
La chiave a stella, di Primo Levi, per Giulio Giai (Storie
da bere e da mangiare) ha fatto emergere inaspettate coincidenze tra la vita
del protagonista e quella del suo lettore. Madame Bovary, di Flaubert, è stata
la scelta di Valeria Amerano, con la crudeltà di certe decisioni, la tristezza
di due solitudini parallele che non s’incontrano mai, nemmeno alla fine. Il
piccolo principe e la sua dolcezza saggia di bambino che ama è stato il libro
prescelto per Luigi Bonomi e Nella Scoppapietra.
Un’altra libreria, un’altra libraia dotata di un potere
speciale, ma un’altra città: Barcellona mi amor, di Melinda Miller, per Anna
Serra. Dopo mesi di letture impegnative, e anche tinte di scuro, la scrittrice
di Sospetti sul lago si è diretta su qualcosa che potesse ristorarla e
sollevarle l’umore. Paloma, la protagonista principale del romanzo, parte anche
lei in un viaggio alla ricerca dell’amore assoluto, in cui s’insinuano i libri,
da protagonisti. E non solo perché è lei la libraia in grado di capire
immediatamente la lettura adatta per i suoi clienti, quella che poi si rivela…curativa.
Arriviamo in dirittura d’arrivo con David Grossman, Che tu
sia per me il coltello, scelto da Rosanna Caraci. E’ un titolo famoso, un libro
non facile e molto contestato, tra apprezzamenti e condanne senza appello. Il
titolo, azzeccatissimo in italiano per questo invito quasi all’omicidio, fa già
presagire che qualcosa non è così facile come si potrebbe sperare. E’ la storia
di un rapporto esclusivo, profondo e aperto, tra due persone sconosciute, un
uomo e una donna, che rivestono il ruolo del “coltello” l’una per l’altra. No,
Dexter non c’entra nulla qui, e non ci sono omicidii: il coltello è uno
strumento metaforico per scavare nell’interiorità l’uno dell’altra, con una
fiducia e un’apertura senza precedenti. Un salto coraggiosissimo nel buio dei
rapporti umani.
Con E venne chiamata due cuori, di Marla Morgan, scelto da
Maria Grazia Pasqual, chiudiamo il viaggio nei libri di vita di nove autori:
una vita che si divide in due fulcri, due nuclei di riferimento completamente
diversi nella stessa persona. Una dicotomia che sembra quasi inaccessibile,
impossibile da ricomporre. Non è proprio così.
Al di là degli inevitabili consigli di lettura, che questi
titoli rappresentano, c’è un altro aspetto che è saltato fuori: ognuno di
questi libri di vita si è rispecchiato, ed è emerso, in altre tinte e
atmosfere, nei libri che sono stati scritti dagli autori che li hanno scelti.
Attenzione, non parliamo di plagio! Non ce n’è la minima traccia! Il messaggio
dei libri di vita ha vibrato e risuonato in ciascuna Anima, e si è espresso in
modi diversi e del tutto personali, spingendola a scrivere nel proprio modo di
sentire quel tema.
Le tracce lasciate dal libro del cuore sono profonde, originali e solide. Il
viaggio nell’amore e nella ricerca di un’anima gemella, di un rapporto d’amore
profondo e sentito in tutte le fibre, dei libri di Nina George e di Melinda
Miller, si è concretizzato nel percorso di Miriam e di Rossella, le creature di
Lucia Giongrandi e Anna Serra, che esplorano e crescono nei loro sentimenti.
Non solo in quelli d’amore, ma anche quelli negativi di ansia, angoscia e
inadeguatezza. Dove sei, recita il titolo di Lucia Giongrandi, e i Sospetti sul
lago non riguardano solo l’identità di uno stupratore e rapinatore.
L’estenuante viaggio fisico e metaforico de Il Signore degli
Anelli, in cui il Bene si sottopone a prove, perdite ed evoluzioni per fermare
il Male, si trasforma alchemicamente ne Il mistero della montagna di Marco
Sartori: qui è il progresso e il rispetto della natura a fronteggiarsi, e il
terreno di scontro è anche l’Anima dello scrittore.
Il tecnico de La chiave a stella rivive in Giulio Giai, che
spesso si è ritrovato sperduto, per lavoro, in luoghi del nulla, lontano dalla
propria famiglia. E la reazione è stata l’ironia, il recupero della gioia con
Le sue storie da bere e da mangiare. Un percorso simile è quello di Luigi
Bonomi, in cui il piccolo Principe è il simbolo della gioia di vivere pura e
immediata dei bambini, che spesso viene spezzata dolorosamente, procurando un
angoscioso interrogativo esistenziale al suo parroco protagonista de I custodi
delle stelle. L’amore, il prendersi cura di qualcosa cui si tiene, come la rosa
del Principe, fiorisce in modo appassionato ne La musica addosso, che attrae altri
aspetti dell’amore e del piacere.
La dicotomia di due vite apparentemente inconciliabili come
quelle della protagonista di E venne chiamata due cuori, rivive nel testo di
Aurora, tesoro, scrivi ancora…in cui strumenti apparentemente “antagonisti”,
come penna, calamaio e computer, si ritrovano a confrontarsi e a convivere, per
dare origine ad un tutt’uno unico, dotati di tante caratteristiche
complementari.
Come ogni evento che si rispetti, anche al Salottino abbiamo avuto il nostro inedito, la nostra sorpresa in anteprima, il nostro regalo graditissimo: Valeria Amerano ha letto un racconto, La vedova Airaudo, creato appositamente da lei per questa manifestazione. Come può essere meglio di così?
Ecco come agisce la magia e il potere di un libro. S’infila
nelle fibre, fa risuonare quelle più sensibili, e lavora perché emergano, e si
esprimano.
Qualcuno è ancora convinto che leggere non serva più?
Un libro è una magia...
RispondiEliminanon potevi trovare una definizione migliore!
Secondo me, è una delle poche definizioni possibili, per il mondo dei libri...
RispondiEliminaComplimenti a iniziativa, scoperta ... oggi, mentre digerisco abbuffata del salone attraverso la quale ho conosciuto il vostro sito. Non vi mollo più! Cordiali saluti Gianpaolo Castellano "Ventefioca"
RispondiEliminaChe cosa bellissima da leggere "non vi mollo più". Grazieeeeeeeeeee
EliminaAllora ci auguriamo di vederLa presto su queste pagine...grazie!
RispondiElimina