giovedì 19 maggio 2016

Salone del Libro di Torino 2016 – Storia di Visioni

LoreGasp

…è tardi. Sia come orario, perché ci stiamo avvicinando all’ora di libera uscita delle streghe, sia come giorni dopo la fine di un Salone visionario molto sui generis.

Da che parte s’inizia, a raccontare un evento così ampio? Scrivevo stamattina su Facebook. Dall’inizio, mi sono data come risposta. Sembra quella maggiormente di buon senso, anche se il contesto non sarebbe quello più opportuno.

E partiamo dall’inizio, allora.

Quest’anno, due case editrici sono state i nostri numi tutelari, Impremix Edizioni e Spunto Edizioni. Per la seconda, ho avuto l’onore e il piacere di presentare quattro libri, quattro autori completamente diversi tra di loro. Una versione nuova ed amplificata di un’esperienza che porto avanti da un po’, dalla primissima presentazione del libro di Cinzia Viglietti, Diario di bordo, il 24 marzo 2014. Rinnovata da ottobre 2015, con i nostri cicli di letture mensili presso Il Piacere di creare a Giaveno. E ora…relatrice al Salone del Libro.


Con Paolo Piccoli
Giovedì 12 maggio ore 14,00 – Stand Editori del Piemonte – Presentazione de La banda delle dentiere, Paolo Piccoli, Spunto Edizioni. Una certa emozione si è fatta sentire, quando mi sono seduta davanti al tavolino, in uno stand aperto al passaggio del pubblico, dietro un microfono (con cui all’inizio ho fatto fatica ad andare d’accordo. Il fedifrago fischiava senza posa.), accanto al primo autore, Paolo Piccoli. Qui danziamo sul serio, mi è passato un fulmine nel retro della mente. E danziamo al meglio.

Parlando di libri, l’emozione del debutto scende, si trasforma in quella del racconto e della scoperta della costruzione di un titolo, di una storia. Paolo Piccoli, l’autore de La banda delle dentiere, non si è fatto pregare a rivelare anche molto di sé, nel ricostruire la genesi di una trama dura, molto attuale e senza resa. Non ci sono molti sentimenti buoni o buonisti, qui, e poca concessione al riso, se non al sogghigno sprezzante. La denominazione di “banda delle dentiere” non è un’affettuosa presa in giro, in effetti, ma lo sputo avvelenato di uno dei personaggi del libro, un animo arrogante e gelido, incapace della minima apertura o apprezzamento verso il prossimo. Un contrasto abbastanza evidente tra titolo e trama, che si riflette nella personalità dell’autore, deciso e schivo, riservato e autorevole allo stesso tempo.

Andrea Uberti
Giovedi 12 maggio ore 17,00 - Stand Editori del Piemonte – Presentazione de Latleta mascherato di Andrea Uberti, Spunto Edizioni. Stesso giorno, stessa spiaggia e stesso mare, e ghiaccio ormai rotto. Cambiamo completamente argomento, lo sport e più precisamente l’atletica. Vi sono pochi argomenti lontani da me come questo, ma…nemmeno troppo. Da ragazzina, guardavo e ascoltavo tantissimi telegiornali sportivi, (spesso passivamente) essendo mio padre un tifoso attento di parecchie discipline. Non si mancava mai la cronaca di un’olimpiade, se non c’era qualcosa di più importante. Certi nomi, certi titoli e certe specifiche mi sono rimasti dentro, e il nome di Pietro Mennea è stato troppo pronunciato e scritto, per potersi permettere il lusso di ignorarlo. O quello di Sara Simeoni.

Non sono i protagonisti del libro, ma la loro ombra si allunga in ogni pagina, a partire dagli stessi nomi dei personaggi principali, che sono entrambi corridori d’atletica. Il libro stesso è costruito come una gara d’atletica, una corsa a staffetta: non ti lascia il lusso di distrarti, o rimani indietro.

Con Luigi Bonomi
Venerdi 13 maggio ore 11,00 - Stand Editori del Piemonte - Presentazione de I custodi delle stelle - Luigi Bonomi, Spunto Edizioni. Un thriller storico nella Certosa di Collegno del XIX secolo. State pensando a Dan Brown? Un punto di contatto o due ci sono, nella presenza quasi soprannaturale di questi misteriosissimi custodi, e del loro…tesSsoro. Perdonatemi lo scivolone in Tolkien, l’emozione e l’ora tarda mi giocano questi effetti speciali. L’atmosfera è anche surreale, a tratti, molto familiare (si tratta di Collegno, una cittadina saldata a Torino nella sua prima cintura che ormai si confonde con il corpo principale), colta e…divertente. 

Luigi Bonomi ha costruito un giallo svelto, come piace a lui: niente speculazioni infinite, niente tortuosità per arrivare all’identificazione dell’assassino, ma risoluzione veloce condita e sostenuta anche da tanta ironia e sveltezza di cambiamento. Il parroco al centro della storia è un giovane Don Luigi, una figura storica realmente esistita, con il piglio un po’ traballante di un Don Camillo, senza Peppone. Coraggioso, idealista, e in grado di andare in fondo alle sue imprese, foss’anche scendere vivo dal cornicione di un campanile, in piena notte!

 Con Jolanda Pergreffi
Sabato 14 maggio ore 14,00 – Stand Editori del Piemonte - Presentazione de Il tempo dei papaveri - Jolanda Pergreffi, Spunto Edizioni. Dulcis in fundo. Una storia di amore e ricostruzione nell’Italia degli anni ’50, in cui il flusso migratorio dal Sud al Nord porta due mondi lontani a incontrarsi e scontrarsi, facendosi anche male. Saverio e Giulia, i loro rappresentanti, si conoscono da bambini, e crescono lontani gli uni dagli altri, separati da una frattura subdola e traditrice. Quando si ritrovano, sono timorosi, silenziosi. Un libro di crescita e di azione, delicato e deciso allo stesso tempo.

Lunedì 16 maggio ore 15,00 - Stand Editori del Piemonte - Presentazione de Vita in campeggio – Tea Vietti. Mediares. Cambiamo casa editrice, libro e autrice, ma non ambientazione. Lo stand degli Editori del Piemonte è piuttosto ricco, e le presentazioni si sono avvicendate piuttosto veloci, ricche. Vita in campeggio è un libro di guarigione. Guarigione fisica, poiché la sua autrice si stava riprendendo da una brutta caduta, e spirituale, poiché il suo periodo di inattività forzata è stato dedicato alla ricomposizione di un trauma subito da bambina, l’essere stata mandata via, a causa della guerra, dalla sua casa natale.

Lunedì 16 maggio ore 18,00 - Stand Editori del Piemonte - Presentazione de Architettura del Giardino Pittoresco – Maria Luisa Reviglio de Veneria e Sabina Villa, Mediares. Un viaggio attraverso la simbologia dei Giardini Pittoreschi in Piemonte, tra Settecento e Ottocento: quando l’architettura di paesaggio modella la natura per permettere all’animo umano di scoprire parti di sé nella contemplazione in movimento, con una “semplice” passeggiata.

Un bel valzer di libri, compositi, diversi, ognuno di loro una conversazione a sé stante, un mondo da aprire e percorrere a sé. Un modo nuovo, più vivo, di essere al Salone, per me.

Una “Visione” differente.

Per il resto, libri, libri, libri ovunque. Negli stand, e in una composizione allestita all’inizio di uno dei padiglioni, un Terzo paradiso, ad opera di Michelangelo Pistoletto: diecimila libri disposti a imitare il simbolo dell’infinito (ma con un occhiello in più), scampati al macero. Alla fine, all’ultimo giorno, sono stati donati ai visitatori…no, io non c’ero tra questi. Un minuto di silenzio, per favore. Sono ancora affranta all’idea di non esserci stata, quando c’era bisogno di me.

Libri e…un robot. Un robot che replica le fattezze di un bambino, nel suo visetto da bambolotto pacifico, che cambia espressione, a seconda che raggiunga o meno il suo obiettivo. ICub, una concretizzazione dell’intelligenza artificiale di Kubrick, sembrerebbe. Una visione che si è fatta, se non carne, bit e cavi.

Cosa mi porto a casa da questo Salone? Una montagna di esperienze nuove e rinnovate, da focalizzare ancora quasi tutte. Ci vorrà una settimana ancora, per metabolizzare tutto quello che ho visto e assorbito. Una Visione un po’ più chiara. 

Nel frattempo, inizio a ringraziare.

Comincio da Simona, che ha avuto pazienza di sopportare tutte le mie smemoratezze, e che ha reso possibile l’organizzazione delle presentazioni. Spunto Edizioni, incarnata in Mariapaola Perucca e Stefania Truffa, perché mi hanno affidato le loro “creature”, che ho cercato di trattare con il massimo rispetto. Impremix Edizioni, di Enrico Cavallito e Silvia Gibellino, per averci ospitato e fatto conoscere autori e persone nuove.

E un grazie enorme a tutti coloro che non riesco a nominare ora, ma che sanno di esserci.


Arrivederci a maggio 2017!

2 commenti:

  1. …mi sembra sia stata un’esperienza intensa: faticosa, ma ricchissima. Brave!
    E – streghe sobillatrici ;-) – ho adocchiato un paio di titoli: mi parlano perfino senza manipolarli.

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    Risposte
    1. Talmente ricca, che non abbiamo idea di come quantificarla, adesso. Streghe sobillatrici a chi, eh?!

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