SimoCoppero
Un soffio, apro la prima pagina e
per una strana magia sono già all’ultima: come è possibile? La magia l’ha
compiuta Federica Loreti, scrivendo questo delicatissimo libro su argomenti
tabù e pesanti come macigni. Sì, perché la società di oggi vuole che ci si
nasconda dietro il proprio dito, vuole che ci si indigni per cose che devono
essere normali perché il diverso non esiste in nessun ambito. Siamo solo tutti
al mondo, creature che si differenziano e hanno un loro identità, ma non per
questo “Diversi”.
L’autrice giovanissima è alla sua
prima pubblicazione, ma la sicurezza di scrittura trae in inganno.
Tre ragazzi in età da liceo, tre
ragazzi con storie di vita diverse, tre ragazzi schivi e solitari, tre ragazzi
etichettati diversi, che si trovano ad avere in comune una scuola, dei
corridoi, delle aule, dei compagni e dei professori, che li emarginano, li
deridono e li fanno sentire diversi.
Ecco che percorrendo la vita di
scuola incrociamo il tema principale della storia: il bullismo con tutte le sue
facce e con Giada “quella diversa o quella strana”.
Federica Loreti, con un tatto e
una semplicità disarmante e incredibile, ci prende per mano e ci conduce su
strade che nessun adulto per comodità vuole vedere , sentire ed affrontare, ma
che i ragazzi si trovano a vivere. Saranno i silenzi di Roberta, Giada e
Antonio a dipanare nodi, a far crescere amicizie, a sgretolare barriere con
semplici sorrisi.
Non sempre però le diversità sono
facili da affrontare e i silenzi facili da colmare. Arrivi all’ultima pagina e
vorresti essere alla prima, con la speranza nel cuore che storie così nella
realtà abbiano finali diversi, perché in fondo tu stai solo leggendo un libro,
e magari questi finali, questa volta veramente diversi, sarebbero facili da
ottenere forse con semplice amore.
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