Un romanzo rosa. E anche un bel rosa. E qui mi riferisco alle sfumature di colore che vedete nella copertina dell’edizione Einaudi. Poiché rivalutare i romanzi rosa non mi era più sufficiente, sono andata avanti a recuperare persino l’ammirazione per il colore… alcune sue sfumature sono davvero belle.
Il libro è divertentissimo. Lo dico subito perché non ho smesso di ridere dalla prima pagina fino all’ultima. Stefania Bertola è una sicurezza, sempre. Le bastano pochi tocchi di stile per creare personaggi affascinanti, quelli che vorresti seguire ogni momento e che cerchi in tutte le pagine, se per caso non ci sono. In questo blog ci sono praticamente tutti gli altri romanzi della scrittrice, con qualche piccola eccezione. Dovuta solo a questioni di tempo e di distrazione endemica della fibra da lettrice.
Entriamo in questo piccolo (si fa per dire) mondo rosa tramite Olimpia. E Leonora Forneris. E il romanzo di Olimpia. Sì, in questo romanzo abbondano le voci narranti, e i livelli. Se dovessi paragonarlo ad un altro oggetto, questo libro è un delizioso tessuto di seta. Uno di quei tappetini da meditazione, piccoli di dimensione, ma un’intera esplosione di fili di seta colorati, brillanti e lucidi, intrecciati con maestria a generare forme e figure anche complesse. Sembrano piccoli, ma… date un’occhiata da vicino e noterete subito la destrezza, la capacità, la creazione a punto in tutti i particolari.
Chi sono Olimpia, Leonora Forneris, e… il romanzo di Olivia?
Olimpia è una bibliotecaria di 58 anni che lavora nella biblioteca di San Mauro Torinese, comune della prima cintura di Torino, “E’ piccola ma non manca niente, neppure i Melody, che però non sono tenuti in gran conto”, dice, con molta precisione. È una gran lettrice, e ora si sente pronta per un grande passo: iniziare a scrivere un Melody lei stessa. Cosa sono i Melody? Sono una collana di romanzi rosa di successo planetario, amatissima dalle lettrici del genere… se vi state chiedendo se c’è un riferimento nemmeno troppo occulto a qualcosa che esiste davvero in questa realtà, sappiate che potreste aver fatto centro. :-D
I Melody, dicevamo. Sono un mondo a parte, in cui migliaia di donne vi si tuffano e sognano l’amore, la relazione della vita, e le sue scrittrici, tantissime, sono amate, rispettate e… ricche. Come Leonora Forneris, spigolosa creatrice molto formale del genere, molto esperta, e molto conosciuta con lo pseudonimo di Maevis Glengarry (già questo non vi fa rovesciare dalle risate? Io devo stare attenta a non farmelo venire in mente troppe volte, o nel posto sbagliato, rischio figuracce in pubblico.).
Leonora Forneris entra in contatto con Olimpia la bibliotecaria, e un gruppetto di altre quattordici persone poiché tiene un corso, Come scrivere un romanzo rosa in sette giorni, al prestigioso Circolo dei Lettori di Torino.
Lo so che anche questo vi farebbe rovesciare di risate. Non fatevi sentire o scoprire dalla formalissima e compresissima Leonora. È una scrittrice di successo, e un’insegnante scrupolosa, esigente. Sempre abbigliata con ricercatezza, con una segreta ispirazione alla Signorina Rottermeier, ma leggermente più frivola, Leonora insegna, assegna compiti e appunti da studiare e applicare, corregge con precisione e una buona dose di spietatezza. I Melody hanno le loro regole, imprescindibili. Non si infrangono mai da sempre, e non lo si deve fare, se non si vuole rischiare un insuccesso e una vergogna colossali.
Giorno per giorno, leggiamo lo svolgersi del corso attraverso le tre voci intrecciate di Olimpia, che racconta le lezioni, di Leonora Forneris che pontifica tramite i suoi appunti, e il romanzo Melody della bibliotecaria, che sta prendendo forma. Siamo talmente fortunati che, non solo seguiamo un corso di scrittura in un libro, ma lo vediamo applicato e corretto praticamente in tempo reale.
Non vi fa venire voglia di comprare e leggere subito il romanzo?
A me ha suscitato un vero vespaio di emozioni, idee e progetti. E lo rileggerei di corsa, se non avessi il resto della costellazione libresca più veloce a crescere dell’universo che mi guarda con muto rimprovero, di fronte alla mia lentezza di lettura inaccettabile.
Quando leggete il romanzo, dovete godervi ogni parola, ogni livello, ogni silenzio della signora Forneris. Eh, sì, i suoi silenzi non sono semplici silenzi, lo scoprirete. Beatevi di tutte le soluzioni letterarie che questo gruppo di volenterosi (e anche bravi) non si fanno mancare, e leggetevi il Melody in anteprima di Olimpia… già solo quello vale l’acquisto del libro. E poi c’è tutto il resto, naturalmente. La costruzione svelta e completa della storia, l’intreccio delle sotto-storie tra i partecipanti, i colpi di scena finali, le battute d’ironia eleganti e originali che Stefania Bertola mette in bocca alla sua Leonora.
Invece di seppellirvi, una risata vi aiuterà a fronteggiare meglio il caldo, e a farvi venire in mente idee e progetti.
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