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lunedì 30 gennaio 2017

Leggere ... volare ... vivere!#30 - La donna serpente


SimoCoppero

Tanti di voi mi conoscono talmente bene che sanno già quale ambiente amo in assoluto e che fa parte di ogni mio momento libero: la piscina. In piscina creo giornalmente la mia bolla, tra le tante che amo guardare intorno a me mentre nuoto c’è anche la mia, un po’ più cicciona delle altre perché contiene me.

In un perfetto azzurro, la mia bolla mi imprigiona e mi tiene al suo interno, mi difende da cosa mi circonda e mi lascia da sola con il mio io. Starete pensando: oggi Simo vaneggia più del solito, e invece no, tra poco capirete. Poco tempo fa, Loredana, in uno dei suoi post provocatori mi obbligava a pensare: leggo per passione o leggo per dovere? Ed ecco che vi parlo del libro di oggi e cerco di legare le cose sconclusionate che fino ad ora ho scritto: ho iniziato a leggere La donna serpente per dovere, dopo le prime dieci pagine ero immersa in una bolla, dopo la ventesima pagina era diventato un libro da dipendenza, l’ho concluso dicendomi che leggo per passione se sto leggendo un buon libro. Mi sono poi posta una domanda: come farò a sopravvivere nei prossimi giorni senza Paul Sorrentino?

La donna serpente, thriller che nulla ha in meno dei tanti nomi in circolazione a mio avviso, se non che è scritto da un autore poco conosciuto (in fondo le piccole case editrici hanno delle perle di un valore enorme!). Finalmente ho letto un thriller con una trama e un filone diverso e non già letto e riletto. E’ un libro che ti tiene vigile, che non si mostra mai interamente, che nel momento in cui pensi di essere riuscita a mettere insieme gli indizi, il colpo di scena è dietro il girare della pagina.
Tutto è strutturato e incastrato per non stufare mai, ma seminare nella mente l’assillo del continuare. Non puoi non viaggiare con Paul tra Chicago, Toronto e Torino, nei suoi pensieri, nelle sue congetture, nelle sue sensazioni. E’ uno di quei romanzi che in negozio propongo ai clienti con gli occhi dell’entusiasmo. Quattrocento pagine che danzano tra le dita.

Non voglio svelarvi la trama, voglio lasciarvela assaporare, ma posso dirvi che troverete aspetti di studio interessanti, ci saranno salti temporali necessari per capire di cui nemmeno vi accorgerete, e, quello che più ho apprezzato, i personaggi sono ben definiti, pochi e incisivi senza avere mai il problema di tornare indietro a rileggere chi era e cosa faceva, non solo comparse da mettere in discussione le mie capacità di memoria.

Paul quando torni?... ok, vado in Spunto Edizioni a mettere pressione!


Leggetelo: non delude.
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