lunedì 12 ottobre 2015

Dialoghi con l'Amanita#8 - Scherzi di libri

L'Amanita e LoreGasp

Guillaume Musso, Il richiamo dell'Angelo


Io: Giobia, non darmi questo, un francese con 'sto titolo... mapperpiacere!
Gio: Leggilo, non è come sembra. L'angelo non è un pennuto caduto dall'empireo-o-che-altro, è un'adolescente coraggiosa. Almeno comincialo, no?

Ebbene sì, non fosse stato per le insistenze dell'amica che me lo ha passato (grazie, Giobia) avrei ignorato un libro gradevole.
In libreria lo avrei snobbato - anzi, l'ho snobbato senza tanti ripensamenti.
Già uno che si chiama Guillame... No, non è il "Guglielmo" in sé. In famiglia ho un Guglielmo, un Wilhelm e perfino William (zona Ferrara, siamo pieni di nomi con la W: ho pure un Walter e - per la serie "non facciamoci mancare niente" -  un Werther decisamente più simpatico dell'omonimo del romanzo).
E le rane? Gli occhi si posano sul nome ed il gracidio parte; aumenta al titolo originale L'appel de l'ange. No-no-no, non fatemi questo...
E poi gli angeli.
Non sopporto questo nuovo pseudo-fantasy pieno di angeli taroccati. Sono riuscita a leggerne uno e mezzo, poi ho deciso di evitare. Che siano umanizzati, divinizzati, demonizzati... niente angeli per l'Amanita. 
D'altra parte ho amici "svegli". Se Giobia me lo propone, con tanto di anticipazione-chiarimento sull'angelo, sono quasi certa di riuscire almeno ad arrivare alla fine. 
Un'adolescente coraggiosa m'intriga.
Vediamo.

New York, aeroporto JFK. In un'affollata area d'imbarco Madeline e Jonathan, due perfetti sconosciuti, si scontrano. Un vivace battibecco, poi ognuno riprende la sua strada: lei sale su un volo diretto a Parigi, lui su un aereo per San Francisco. Non immaginano certo che le loro strade sono destinate ad incrociarsi di nuovo. Una volta atterrati, infatti, scoprono con disappunto di essersi scambiati i cellulari e provano l'irrefrenabile impulso di curiosare l'uno nella vita e nei segreti dell'altra. Fino a una sconcertante rivelazione...

Aggiungo alcuni dettagli: Jonathan è un grande chef stellato francese caduto in disgrazia, Madeline un'ex poliziotta di Manchester fioraia a Parigi; aggiungiamo figli, amici, ex mogli ed ex compagni che ingarbugliano ulteriormente...
Va bene, "stringo": è piacevole lasciarsi sorprendere da un libro. 

Ti è mai capitato? Qualche libro ti ha giocato questo simpatico scherzetto?

...potrei nominartene qualcuno, di libri in vena di scherzi. Per esempio, l'intero ciclo di Harry Potter, di cui non volevo nemmeno vedere le copertine. Con tutto il rispetto, ma i disegni di Salani proprio non riuscivano a piacermi. E poi, mi sembrava che fossero libri per ragazzi, lontani da me, ormai "grande". Sì. Non mi ricordo mai, però, che è solo l'età anagrafica, "grande"...il resto non arriva alla maggiore età, e certi giorni si rifiuta di uscire dalla pre-adolescenza. :-D Se non fosse stato per Simona, che arrivò in ufficio mettendomi in mano i primi quattro libri del ciclo, io forse non saprei nemmeno chi è Harry Potter. E ho scoperto davvero un mondo, bello e variegato. Scoprendo, tra le altre cose, che la Rowling scriveva di magia come mi sarebbe davvero piaciuto leggerne, da ragazza. La scuola di magia, gli animali fantastici, le casate...erano proprio come mi sarebbero piaciute e come avrei soprattutto amato esserci dentro. 

Uno scherzo al contrario, invece, è stata una rivisitazione in chiave horror della natività di Gesù, La bugia di Natale, di Seth Grahame-Smith, che avrebbe dovuto essere un'originale novità, mentre si è rivelato un guazzabuglio senza capo né coda, con Giuseppe e Maria che fanno la figura dei sempliciotti, tre Re Magi piuttosto improbabili, e un'orda di zombie spaesati. Bah. 

Mi ha divertito la questione dei pennuti...e abbiamo trovato il modo di appioppare un'altra definizione sui generis a entità potentissime e benevole che, credo, sono in possesso di un notevole senso dell'umorismo, viste le libertà che ci siamo prese con loro nel corso degli anni.

E' curioso, comunque, che tu abbia sentito il richiamo dell'angelo proprio all'inizio del nostro ciclo di letture Un libro, un piacere!, in cui dedicheremo una serata agli angeli...:-D

2 commenti:

  1. Anche a me Harry Potter ha fatto quello scherzo, ricordi che ti mandai un SOS da Genova perché volevano regalarmeli e temevo fosse una bidonata? Tra l'altro, ho visto in circolazione una nuova traduzione del "Mago con la saetta"...

    E i "pennuti"... non sono gli angeli veri, ma quelle pseudo caricature che certi imbrattacarte e "ingombra-bit" spacciano per personaggi angelici. Forse nemmeno noi nelle nostre fasi più creative abbiamo depauperato e degradato gli angeli come ho letto recentemente (Gabriele preoccupato per il brufolo e la permanente prima della grande uscita in posa plastica con tanto di colonna sonora - The final countdown degli Europe era simpatico, suvvia!).

    Inizia un ciclo di letture ed io leggo un richiamo? Scherzi di libri... e di angeli ;-)!

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    Risposte
    1. Ah, come scherzano gli angeli, nessuno ci riesce.
      E hai ragione. Quando parlammo scherzando di angeli, lo facemmo sempre con affetto e rispetto. Ne ho visto poco in giro, ultimamente.

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