SimoCoppero
Le recensioni erano buone,
clienti estasiati pronti a parlarne molto bene, la fascetta sul libro riporta
caso editoriale, e così ho deciso di leggerlo.
Non mi è piaciuto. Ho viaggiato
per tanto, tanto tempo in treno anche io, ho avuto lo stesso amore del guardare
il mondo da un altro punto di vista, il finestrino, la stessa fantasia
nell’immaginare storie all’interno di case estranee, ma così tragiche mai.
Tre personaggi femminili che si
alternano con il racconto della stessa storia, e solo nelle ultime pagine
risalta chiara la verità dell’intrigo, della verità ancora più tragica, in uno
spazio temporale altalenante.
Non è questo ad avermi
infastidita, ma tutta la negatività che vi si legge tra le parole.
Un’alcolizzata, bambini morti, denunce per stalking, donne scomparse e
ritrovate morte, violenza fisica sulle donne (percosse): la cronaca nera la
leggo già tutti i giorni sui giornali e non è per me motivo di svago, di vivere
in mondi paralleli con personaggi nuovi.
Opinioni discordanti, qualcuno mi
dice il bello di questo romanzo è il tragico nelle sfaccettature della storia,
probabilmente io da un libro certo altro.
Un poliziesco è un poliziesco e
so che vi troverò indagini, un thriller so che mi farà incontrare morti e
incastri psicologici, una commedia divertente o triste mi farà gioire o
piangere, ma in questo caso …. Mi rimane un gran dubbio.
La scrittura è scorrevole, ma la
storia è il mio vero ostacolo. Probabilmente io e i casi editoriali del momento
(l'altro è stato Cinquanta sfumature di grigio) non abbiamo feeling!
Non sei la prima a parlarne negativamente. Non l'ho ancora letto e non so dirti ma ci sono parecchi, troppi pareri discordanti. L'ultimo è di una mia cara amica chr invece ha trovato difficoltà con lo stile dell'autrice.
RispondiElimina"Non è questo ad avermi infastidita, ma tutta la negatività che vi si legge tra le parole."
RispondiEliminaTah-dah! E benvenuta in quest'altro club ;-)
Leggo spesso "i trucidi", quelle storie violente con pezzi di corpi vaganti, ma ultimamente sono più selettiva: basta negatività fine a se stessa.
La "verosimiglianza-credibilità- veridicità" di manzoniana memoria?
Rispondiamo con una bella pernacchiona...
Non sembra un libro che avrò voglia di leggere, almeno non subito. Quest'estate si è verificato un vero e proprio martellamento, praticamente ininterrotto, di questo titolo. Nemmeno io ascolto le sirene dei casi editoriali, e quando lo faccio, rimango spesso delusa...e questo so bene che è un problema mio, perché mi creo aspettative.
RispondiEliminaQuando avrò voglia di un po' di negatività, saprò a che titolo rivolgermi...
Ciao! Ho scoperto il tuo blog grazie al link parti de "Il rifugio degli elfi" e lo trovo molto carino! Questo libro sono molto indecisa se leggerlo e la tua recensione mi ha sicuramente aiutata nell'impresa =)
RispondiEliminaA presto!
Grazie. Sono molto contenta che sia arrivata una nuova amicizia tra le pagine del blog! A presto
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