martedì 22 novembre 2016

Dai un morso a chi vuoi tu. Scoprire quanto è difficile resistere ad un tale invito. A cura di Monica Coppola.

LoreGasp

Questo è uno di quei casi in cui amo il libro a partire dal titolo, a pagine chiuse. E raramente la scelta fatta così si è rivelata deludente. In questo caso, è stata perfettamente all’altezza delle visioni evocate dalle parole.

Dai un morso a chi vuoi tu: è un titolo bellissimo, tridimensionale. Un invito con tante pieghe e piegoline maliziose, come quelle di un ventaglio posato a nascondere metà del viso, mentre si lanciano interi comunicati con le luci degli occhi. :-D

I morsi da dare, qui, non sono solo quelli da distribuire più generosamente possibile ad un amante (o amanti). Sono quelli che si affondano in piatti dolci e salati, fragranti e appetitosi, preparati con amore, gioia e piacere per sé e per altri. Qualche boccone amaro o un po’ difficile da mandare giù compare, ma poi viene assimilato e curato con un opportuno digestivo.

L’amore, qui, s’intreccia profondamente al cibo, tanto che non si riesce più a distinguere chi è davvero l’ingrediente, il cuoco, l’impulso a muovere. Sono nove racconti, ad opera di nove autrici diverse, di cui la prima è proprio Monica Coppola, che abbiamo appena conosciuto con Viola,Vertigini e Vaniglia (di cui esiste anche un blog, visitatelo qui). Sono organizzati come il menu rigoroso e rigoglioso di un ristorante iper-stellato, dagli stuzzichini al dolce, anzi, al Trionfo di dolci, passando per primo e contorno.

Le nove autrici cucinano le loro storie partendo da una coppia, due piccioncini, se vogliamo restare in ambito culinario, ma ciascuno può sostituire ai gentili volatili l’abbinamento che più lo ispira. Le loro vicende dolci e amare si incontrano e si mescolano in un ambito dove il cibo regna sovrano: locali a tema, ristoranti più o meno prestigiosi, inaugurazioni di cucine da MasterChef, cucine private di nonne e zie amate e particolarmente in gamba. Il simbolo della storia è sempre un piatto, che è quello che scatena le vicende: pizza, mozzarella in carrozza, hamburgers, torte più o meno magiche.

Tutti gli appetiti e le inclinazioni alimentari ricevono attenzione e rispetto: i vegetariani, i buongustai, i golosi, gli inappetenti (a prima vista), gli estremisti del cibo e i virtuosi del cioccolato, sia come creatori, sia come assaggiatori di praline sbalorditive.

Quando e perché leggere questo libro? Quando non siete a dieta, per esempio. Quando volete pensare ad un nuovo rapporto con il cibo, e anche con l’amore. Se siete in un periodo di cuoricini e farfalle, questo libro potrà confermarveli e darvi anche spunti. Se pensate di aver chiuso o non vi interessa né cibo, né amore, leggere questi nove racconti vi farà ricredere: magari siete state un po’ affrettate…

Quando finirete il libro, sarete sazie, leggere e divertite. E magari vi verrà voglia di mettere in pratica le ricette (vere) alla fine di ogni racconto, tanto per sentirvi dentro i sapori che le parole hanno fatto sentire ai vostri neuroni.

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