Il bellissimo blog Penna blu di Daniele Imperi propone da
circa sei anni un gioco interessante ad ogni inizio d’anno. Si tratta di
trovare tre parole guida per l’anno appena iniziato, oltre ai classici buoni
propositi. Mi piacque l’anno scorso, e tirai fuori tre parole per il mio 2016.
Quando le riguardai, qualche giorno fa, scoprii che, in un modo o nell’altro,
ero riuscita a dar loro un corpo e a seguirle. Non sempre, e non sempre
completamente, ma la linea guida era quella ed era entrata bene nel mio spazio.
All’avvicinarsi della metà di dicembre 2016, poco dopo il
mio compleanno, ho cominciato a pensare a quali potevano essere le mie tre
parole per il 2017. E me n’è venuta in mente solo una. Ridacchio perché sembra
che vada al risparmio, o che mi piaccia fare le cose diversamente da com’è l’iniziativa
originale.
Confermo, è anche quello. J
Vado al risparmio, perché viaggiare leggeri è l’atteggiamento
base che ho riscontrato risuonare più a fondo con me. Continuo a liberarmi del
superfluo: parole, persone, oggetti, che ho attirato e invitato nel mio spazio
personale convinta che fossero le scelte migliori, per poi rivelarsi un peso e
un'ancora di cui non avevo così bisogno.
Mi piace fare le cose diversamente da com’è l’iniziativa
originale, poiché di ogni cosa che mi piace e incontra qualcosa di me tendo a
creare una versione o un abito che vada bene a me. Per tanto tempo mi sono
adattata alle misure altrui, mentre ora sono le altre cose che prendo e adatto
allegramente a me, se è il caso.
Ok. Finora ho dato belle spiegazioni, e l’unica cosa chiara
è che da tre parole sono scesa a una. E quale sarebbe questa parola?
Concretizzarsi.
Soprattutto nell’anno passato, ho gettato molti semi.
Progetti, idee, evoluzioni, cambiamenti vari. Ho scritto di anno scorso, ma in
realtà dovrei indicarne molti di più indietro. E lo sottolineo perché in questi
pochi giorni di gennaio, si sono già concretizzati due elementi di cui avevo
seminato l’intento tempo fa. Ora non mi resta che continuare su questa strada.
Si concretizzerà qualcosa anche nel mondo dei libri? Di sicuro.
Tra poche settimane saranno avviati gruppi di lettura di natura diversa. I
libri e i lettori hanno nature ed esigenze diverse, ed è bello poterle far
emergere nel contesto più opportuno, con le persone più opportune.
Naturalmente, quando ci saranno conferme più solide, scriverò post più mirati e
meno misteriosi di questo.
Intanto, continuo a leggere. Se mi volto brevemente nell’anno
passato, vedo il consueto percorso chaotico nelle mie letture, che passano da
romanzi di genere vario e incontrollato, a libri di cosiddetta crescita
personale. Dico “cosiddetta” perché è un’etichetta molto abusata, quasi
svuotata di significato e di valore. A questi libri ho dedicato la nascita di
un altro Blog, Il Vivaio dei Libri. Questo era un esperimento destinato a
chiudersi… ma il Vivaio ha messo qualche radice, e ha intenzione di metterne
altre, da quanto vedo.
Ogni libro è un contributo, un contenitore e trasmettitore
di energia. Ve ne sono alcuni leggeri, altri che, appena aperti, sarebbero in
grado di scatenare tempeste fisiche (se non erro, in una delle puntate di Harry
Potter esiste un libro del genere) e lasciano sconvolti come se ci si fosse
tuffati in una galleria del vento. Altri ancora cambiano decisamente il modo di
pensare e di vivere, e contribuiscono, perciò, a tutt’altra qualità di vita e
di lettura. Mi sto dirigendo da questo lato, in esplorazione.
Rimanete sintonizzati. Ad ogni esplorazione, segue una
concretizzazione… e le vostre parole, o parola dell’anno?
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.