venerdì 23 giugno 2017

Margaret Mazzantini – Non ti muovere. E vivi.

LoreGasp

Un libro che è venuto a svegliarmi con prepotenza. Uno di quelli che, se si legge, poi si fa fatica a lasciar riposare tranquillo, e a passare ad altro. Uno di quelli che ti fa riflettere quando ti accingi a fare qualcosa, soprattutto se si tratta di qualcosa che ha a che fare con la scrittura. E uno di quelli che ti spinge a far emergere il meglio di quello che sei e hai, perché qualcun altro l’ha fatto prima di te. Senza clonare, senza copiare: troppo facile. No, tira fuori quello che sei sul serio, in semplicità.

Lessi il libro qualche settimana fa, poiché era stato scelto da una delle autrici ospiti del Salottino dei Libri di Buttigliera, Nella Scoppapietra, come uno dei testi che la ispiravano maggiormente. Da allora, mi faccio girare in testa domande su quello che ho io da dire, o da esprimere, e come. (Ed essendo una facilitatrice Access Consciousness, questo diventa anche più divertente…) Alcuni libri sono intrisi di questo potere di catalizzazione: toccano zone inconsapevoli della propria attenzione e personalità di lettore, e danno il via ad alcune reazioni chimico-alchemiche, che all’inizio passano pure inosservate e poco spiegabili. Però, poi, si fanno sentire.

Cosa sento io? Un grande, grandissimo respiro.

venerdì 16 giugno 2017

L'Angolo Furioso di Belgravia#1 - Lucio Cucinotta – Luci dall’ombra.

LoreGasp

… in un perenne gioco, anche crudele, talvolta, che non si ferma mai. Se dovessi riassumere in poche parole il libro Luci dall’ombra di Lucio Cucinotta, ricorrerei a questa immagine di un caleidoscopio fatto di ombra e luci in cui, ad ogni movimento, cambia la prospettiva, la disposizione e la prevalenza di oscurità oppure luce. E tutto in continuo, perenne cambiamento. Non c’è staticità, in queste pagine, poiché tutto corre e si sviluppa esattamente come capita nelle figure del caleidoscopio.

Come avete potuto leggere nell’intervista pubblicata ieri, uno dei temi toccati da questo libro, forse il più carico e scabroso, è quello della pedofilia. Quando entriamo nella storia, aprendo la copertina, calchiamo uno dei posti meno legali e innocui degli edifici costruiti dagli esseri umani, ovvero un bordello. Niente atmosfere proibite, magari un po’ leziose, tipiche di certi romanzi con sfondo buonista, o allettanti come potevano essere alcuni testi licenziosi del Settecento francese.

mercoledì 14 giugno 2017

L'Angolo Furioso di Belgravia e Le Interviste Del Furore - Nuove rubriche, e un'intervista: Lucio Cucinotta, Luci dall'ombra

LoreGasp

L'estate e giugno sono d'ispirazione per inaugurare altre collaborazioni e rubriche, per il Blog Del Furore Di Aver Libri: L'Angolo Furioso di Belgravia, e Le Interviste Del Furore. Questa volta si tratta della libreria Belgravia di via Vicoforte 14/D e via Monginevro 44 bis a Torino. Oltre a consigliarvi, se siete di Torino, di visitarne il negozio, iniziate a dare un'occhiata alla loro Pagina Facebook. Qui, sulle pagine telematiche del Blog, avranno occasione di sfilare le loro novità editoriali, e gli scrittori che potranno far sentire la loro voce con un'intervista.

Come Lettrice Ex-Furiosa, ho sempre avuto la curiosità di conoscere uno scrittore andando a sbirciare "dietro" le parole che scrive, alla ricerca della fonte di quell'ispirazione, di quell'espressione.

Lucio Cucinotta
Oggi è venuto a sedersi sulla sedia vicino a me (per quanto digitale) Lucio Cucinotta, autore di Luci dall'ombra, Cavinato Editore International, reduce da una presentazione di sabato scorso 10 giugno presso la Libreria Belgravia di via Vicoforte, 14/D a Torino.

Una brevissima biografia, prima di lasciargli la parola.

Lucio Cucinotta, classe 1983, vive a Messina, a pochi metri dal centro della città.
Appassionatissimo di Teatro e Cinema sin da ragazzo, comincia a frequentare dapprima dei laboratori teatrali nella stessa città.
Ben presto, capendo la sua strada e volendo migliorarsi sempre più in quello che attualmente è il suo lavoro, si trasferisce a Catania, frequentando per tre anni un’accademia D’Arte Drammatica.
Comincia intanto a scrivere varie commedie per il teatro, tra le quali una, Nonostante Tutto, prende spunto proprio da questa raccolta di pensieri.

Per Aletti Editore ha pubblicato Sprazzi d'Estro.

domenica 11 giugno 2017

Il Salottino dei Libri a Buttigliera Alta – Libri e cultura all’aperto

LoreGasp


Come anticipato in qualche post fa, sabato 10 giugno si è tenuto il Salottino dei Libri a Buttigliera Alta, nato da una collaborazione tra il Comune di Buttigliera Alta, Bolla e Fantasia e il Blog Del Furore Di Aver Libri. Otto autori di diverse case editrici, con forte preponderanza di Spunto Edizioni (che gioca in casa), riuniti nella struttura polivalente a fianco dell’edificio del Comune.

Nella Scoppapietra (E la vita urlò, Spunto Edizioni), Francesca Cuzzocrea (Mi hanno fatto sedere qui, Lettere animate), Mario Chiabrera (Forést, Caosfera), Luigi Bonomi (Una squadra improbabile, Spunto Edizioni), Lucia Giongrandi (Dove sei, Spunto Edizioni), Marco Sartori (Lo sguardo oltre le vette, Spunto Edizioni), Riccardo Martinotti (Abdelkader Il campione che non corse la maratona, Impremix Edizioni), Marco Ieva (Sottile Notte , Echos Edizioni).

Ecco la formazione (tanto per riecheggiare il contenuto de Una squadra improbabile di Bonomi) degli otto scrittori riuniti per parlare sì dei loro ultimi libri, ma soprattutto per rispondere e parlare del tema del Salottino: in quale autore/autrice vi rispecchiate stilisticamente?

mercoledì 7 giugno 2017

Nella Scoppapietra – E la vita urlò. La potenza che si fa sentire.

LoreGasp

E quando la vita urla, tutto il resto tace. Soprattutto le voci inutili, quelle che portano disturbo, o vorrebbero schiacciare quello che è necessario che fiorisca e si esprima.

Seconda uscita per Nella Scoppapietra, dopo La musica addosso, per Spunto Edizioni. Un’uscita importante, in un’occasione anche importante come il Salone del Libro di Torino. (E ridaje! Non ce ne liberiamo più, di questo #SalTo30!) E a me è toccato l’onore di presentarla per la prima volta, con il libro freschissimo di stampa (quel profumo… ! Inebria e seduce.), e il suo sorriso dolce di scrittrice di talento che si schermisce.

Con il primo libro, ha in comune il fatto che ruota soprattutto intorno ad una donna, che qui si chiama Rahel, e lo stile sempre ricco, evocativo e mai pesante. Mentre ne La musica addosso il centro era occupato dal rapporto amoroso tra un uomo e una donna nei suoi lati fisico, musicale e spirituale, qui la forza amorevole si espande notevolmente, toccando altri personaggi, di razza, età, storia diverse, facendoli parlare e intrecciandoli l’uno all’altro in un tessuto complesso. Attraversa tempi, città e continenti diversi, senza stancarsi mai.

domenica 4 giugno 2017

Salone e Salottini, pur di parlare di libri!

LoreGaspSimoCoppero


… post molto ritardatario e anticipatorio al tempo stesso, e doppio. Sto delirando? Può darsi, ma è l’effetto di tanti elementi insieme, come quello di un Salone del Libro tutto particolare appena finito, una serie di libri da leggere in modo serrato, e un paio di Salottini letterari che stanno arrivando.

Andiamo con ordine? Beh, ci proviamo, almeno.

Come si sa fino alle lacrime, dal 18 al 22 maggio si è tenuta la trentesima edizione del Salone del Libro di Torino, attesissima e contestatissima per tutta la rivalità montata ad arte con la manifestazione analoga tenutasi qualche settimana prima a Milano, con Tempo di Libri. Non entro in merito a questa farsa, perché si è già scritto tanto, sicuramente da giornalisti, blogger, addetti ai lavori più autorevoli, facendo paragoni, deducendo statistiche, previsioni, mettendo l’accento sui punti di forza e su quelli di debolezza. Soprattutto quelli di debolezza, conoscendo la tendenza tutta italica di andare a guardare soprattutto quelli per poter dire: eh, certo che poteva fare anche quello e quell’altro, senza vedere tutto il resto che funziona ed è degno di nota. Ogni tanto mi è capitato di cascare in questa trappola, e mi rendo conto che non è minimamente di crescita, né per me, che correrei il rischio di non imparare a riconoscere mai i meriti altrui, né per gli altri, che non riuscirebbero a farsi apprezzare.

Perciò, com’è stato e cos’ha significato per me il #SalTo30?

sabato 27 maggio 2017

Eventi di lettura#16 - Aperò letterario in vigna – Antonio Mesisca, Nero Dostoevskji

LoreGasp

Libri, vino, vigne, Fedor Dostoevskji, noir, Antonio Mesisca. Sono gli ingredienti di una bellissima serata di Aperò letterario, tenutasi venerdì 26 maggio presso l’Azienda Vitivinicola Prever di Villarbasse, organizzata da Bolla e Fantasia, il Blog Del Furore Di Aver Libri, e la casa editrice Scrittura e Scritture di Napoli, che ha inviato, in sua rappresentanza, uno dei suoi autori più originali, Antonio Mesisca.

Conoscete già Nero Dostoevskji, di cui Simona ha parlato qui.

Non conoscete ancora Antonio Mesisca, che lo ha creato? Potrei dire “peccato!” con aria disdegnosa, ma ne approfitto per dirvi che se anche avete perso l’occasione di ieri, ne arriva un’altra l’11 giugno, quando l’Azienda Vitivinicola Prever ospiterà di nuovo l’associazione Bolla e Fantasia e il Blog Del Furore Di Aver Libri, insieme ad un gruppo di autori, tra cui ci sarà proprio Antonio Mesisca, che formeranno uno stuzzicante Salottino in Vigna.

Scoprirete un talento di scrittore. E un uomo intelligente, ironico, pronto a fare sul serio e a sdrammatizzare, a schermirsi e a mostrare, con gentilezza e umorismo, il suo sapere. La conversazione con gli autori arricchisce sempre, ma in questo caso devo dire che amplia: orizzonti, spirito, atteggiamento. Se poi questa viene condotta tra persone piacevoli, all'interno di una cornice a dir poco spettacolare come l’Azienda Vitivinicola Prever, il famoso cerchio riceve l’ancor più famosa quadratura.

Quello potrebbe essere il ritratto veloce di Antonio Mesisca, l’autore di un libro altrettanto veloce, fulminante e intenso come uno sparo. E non solo perché in copertina un uomo in nero punta la canna di una pistola direttamente in faccia al lettore. E nemmeno perché il lettore se la ritrova ancora davanti agli occhi nella prima pagina, diventando testimone del delitto principale del libro (No, l’autore non ha ancora pensato ad eliminare fisicamente i suoi lettori… non sembra un’operazione di marketing convincente ed efficace, soprattutto).

Da quella prima scena di sangue parte a cascata una serie di eventi in catena, pieni di equivoci, fraintendimenti, disgrazie, salvataggi insperati, rovesciamenti di posizione che lasciano senza fiato. Allenatevi un po’, prima di leggere il libro, altrimenti non reggete il ritmo.

E' uno di quei libri che tengono allerta l'attenzione, e che servono nei momenti in cui si è bassi di attenzione, svogliati, tendenti alla lentezza. Le battute ironiche, sarcastiche e un pure un po' bast... ehm, sardoniche vi scatenano il sorriso e la risata, ma non fate in tempo a finirle perché dovete concentrarvi su quello che viene dopo, e occhio! Non perdete troppi particolari, subito... anche perché non riconoscerete quando l'autore ve li ripropone, da un altro punto di vista.

Lasciate perdere ricostituenti, integratori, bevande energetiche, così come imponenti gialli con deduzioni sviscerate e lunghe cacce estenuanti ad un assassino in ombra. Se volete una sferzata di energia in forma libresca, dovete procurarvi una copia di Nero Dostoevskji. 

E se siete appassionati dell'autore russo, scoprirete che, a distanza di oltre cent'anni, questa figura di scrittore classico dalla vita disastrata, può ancora diventare il nume tutelare (nonché catalizzatore) di una storia nera nera e italiana.


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