Per la terza pesca consecutiva per WeekendOut, non mi sono spostata dal mio
ricco banco della casa editrice Cento Autori (www.centoautori.it), che si è rivelato
anche pieno di sorprese, molto piacevoli. In questo caso, ho pescato un libro
che ha per protagonista nientemeno che il mitico detective dell’impossibile,
Martin Mystère, in un’avventura che lo porta a fronteggiare una minaccia che
arriva da un passato mitico, Atlantide. Il titolo è altrettanto suggestivo, L’ultima legione di Atlantide. L’autore,
Andrea Carlo Cappi, può vantare una conoscenza di prima mano e approfondita
dell’aitante detective figlio di carta di Alfredo Castelli, poiché ne ha sceneggiato
diverse avventure per l’omonima e famosissima collana di fumetti editi da un
altro nome, diventato non meno mitico nell’ambito dei comics, che è la Sergio
Bonelli Editore.
Il libro inizia negli anni ’70, con un prologo veloce,
dedicato a ricostruire gli inizi della carriera particolare di Martin Jacques
Mystère, della sua amicizia poi tramutatasi in insanabile contrasto con Sergej
Orloff, mentre si trovavano impegnati nella ricerca di un misteriosissimo
monastero tibetano. Il risultato della ricerca culminò in un periodo di
addestramento iniziazione per entrambi i giovani esploratori, e nel dono di una
particolarissima arma, costruita in un tempo remoto, tramite una tecnologia
sconosciuta e talmente avanzata, da non sembrare nemmeno umana.
Diversi anni dopo questi accadimenti, nel 1984, in una
tranquilla cittadina americana di provincia, viene rinvenuto a casa propria il
corpo di un’anziana archeologa, impegnata ad ultimare un libro sulle civiltà
perdute di Atlantide e di Mu. Sembrerebbe una morte naturale, un infarto, se
non fosse per un particolare lievemente dissonante: in mano, il cadavere regge
un’arma del tutto simile a quella in possesso a Martin Mystère e il suo ex
amico Sergej Orloff. Da questo momento in avanti, il mondo intero si trasforma
in un’enorme scacchiera, in cui i due detective si muovono parallelamente per
sfuggire ad un lungo assedio, da parte di un gruppo di uomini e donne decisi a
sterminare un certo numero di persone, tra cui proprio i due antichi amici, e
altri ancora che si avvicenderanno insieme a loro a fronteggiare una minaccia
che sembra arrivare da un passato antichissimo e mitologico.
Se siete fan del detective dell’impossibile, non dovete
perdervi quest’altra avventura di Mystère con Atlantide e Mu. Le parole scritte
sono svelte ed evocative come i fumetti in cui vive di solito il biondo
detective americano. Se non lo siete, è un’ottima occasione per conoscerlo, e
per conoscere anche qualcosa in più della mitica Atlantide…e per ritrovare una
nostra vecchia conoscenza, Agharti, che abbiamo già trovato grazie al
Commissario Salina di Napoli.
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