LoreGasp e L’Amanita
Piccola premessa: sono una lettrice furiosa, ma anche
parsimoniosa. È uno dei motivi per cui difficilmente leggo il libro del
momento; già quando esce l’edizione economica, aspetto le offerte e le
promozioni... A parte il fatto che sono un bastian contrario: detesto
comprare/leggere/fare/eccetera qualcosa solo perché <<così fan
tutti>>.
A volte però capita anche a me di avventarmi su un titolo
appetitoso. Un tizio ben più sagace e importante della sottoscritta disse:
posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni. Chi sono io per oppormi a
cotanta sapienza?
L’anno scorso – pur di averlo – prenotai il famoso Fungone
prima ancora fosse distribuito (Qualcosa di vero, Barbara Fiorio).
Quest’anno ha provveduto Loredana e mi ha prestato
L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome.
Eccole qua: Giulia, pubblicitaria scombinata, e Vani,
camaleonte letteraria altrettanto scombinata, seppur in modo diverso. Sono
l’oggetto delle mie elucubrazioni, adesso diventano oggetto delle nostre
chiacchiere.
Due donne moderne, creative, indipendenti.
E zitelle. Non m’interessa se ritenete il termine
politicamente scorretto: a me piace e son zitella pur’io.
Infatti il punto è proprio questo.
Ho amato il Fungone.
Davvero.
Ma ogni volta lo chiudo prima della fine. Per me finisce
quando Giulia “molla” Lorenzo.
Vani al momento è al vertice della classifica. Ho avuto un
sussulto quando si rimbecillisce alle prese con lo scrittore del libro più
bello del mondo (hmpfff), poi ci siamo riprese. Spero che faccia vedere i sorci
verdi a Riccardo e non s’invaghisca di Romeo (ditemi che non è un caso di nomen
omen).
Il punto è: ma perché
“lui-e-lei-e-vissero-felici-e-contenti”?
L’ho detto e non lo nego: mi piace il lieto fine e se leggo
un rosa voglio un finale rosa. Ma quando riesco a scovare un libro che rompe
gli schemi e può essere una commedia divertente con toni rosa, gialli e pure un
po’ noir… be’ standing ovation per Vani (e pure per Alice Basso).
Perché una protagonista non può essere una donna senza
appendici, soddisfatta della sua vita così com’è?
Non sto parlando di una donna-edera (dove m’attacco, muoio).
Parlo di donne che scelgono e vivono consapevolmente le loro
scelte. O come dice Vani: se la vita ti dà limoni, usali e facci una spremuta;
magari cerca pure di fartela piacere.
Pensandoci bene, c’è molto di più in gioco. C’è il senso
della vita di una persona. Una vita che ha già in se stessa potenzialità
interessanti. Perché non esplorarle fino in fondo? Perché delegare qualcun
altro?
Loredana? Aiuto…
Parto dal fatto che io condivido l’essere bastian contrario.
Se un libro è del momento, per me passa acqua sotto i ponti, prima che lo
legga. Significa che non è il MIO momento per leggerlo, oltre ad un
irrinunciabile snobismo da parte mia.
E ora veniamo alle donne.
Ho ammirato tantissimo la pubblicitaria Giulia e il suo
spirito di raccontare le favole com’era giusto che fossero trasmesse, senza la
melassa indigesta e fuorviante alla Disney e non solo. Non è solo “colpa” della
Disney se la figura femminile è stata dipinta o come fata o come strega, e se l’aspirazione
massima di una donna deve per forza tradursi in casa-famiglia e basta. L’operazione
di svalutazione delle potenzialità e degli sbocchi femminili è vecchia quasi
quanto il mondo.
Ammetto che non mi piacevano nessuno dei due rapporti che
intreccia con gli uomini. Il primo, che l’annoiava, era giusto che finisse
pochi secondi dopo l’inizio. Se subentra la noia, allontanarsi a passo veloce,
uno-due! E questo vale per tutti gli ambiti della vita, non solo quello
sentimentale. Per me la noia sta diventando una specie di unità di misura. Se mi
viene da sbuffare, e mi sento appiattita, via, si chiude tutto.
Toh, tu sai cosa farne, sei una donna! |
Il secondo, con Lorenzo… non mi ha mai convinto. Sembrano fatti
apposta per stare assieme, ma… è proprio necessario che stiano assieme? E’
proprio necessario che una donna stia assieme a qualcuno, secondo i canoni
normalmente accettati, una casa, famiglia, bollette e pulizie… ? Perché, quando
una donna sta insieme a qualcuno, e senza scomodare cerimonie e fiori d’arancio,
finisce poi così. Una casa di cui occuparsi, spazi da dividere (e in tanti casi
da difendere), bollette e spese varie da decidere, da affrontare, o da
tagliare. E il peso maggiore, nonostante il XXI secolo, ricade quasi sempre
sulle spalle della donna, per abitudine. Allego qui un’immagine che ho trovato
su Facebook oggi, che dice veramente più di diecimila parole a riguardo…
Per quanto riguarda Vani, non anticipo nulla, su Riccardo o
Romeo. Quando leggerai il secondo, avrai più elementi a riguardo… Tuttavia, hai
fatto bene a nominarli. Se ci penso bene, nessuno dei due mi convince fino in
fondo. Riccardo è… l’infingardo che è. Romeo è… un mistero. Tuttavia, non mi
convince la loro presenza vicino a Vani. Nessuno dei due è alla sua altezza.
Sono troppo critica? Forse. Non ho mai avuto una grande opinione degli uomini,
perché mi sono lasciata influenzare da chi li odiava proprio. Quando, però, mi
sono scrollata di dosso quell’odio, e ho guardato con i miei occhi, e pensato
con la mia testa, mi è venuto da dire: tutto qui? Con affetto, però. Nessun
giudizio. Gli uomini sono creature con pregi e difetti, ma… sono proprio un po’
limitati. Credo che siano allevati così, bene o male.
Perché, quindi, una donna deve rimbecillirsi dietro ad una
di queste creature? Credo che la risposta sia proprio nella domanda. Perché, se
non ci si rimbecillisse dietro, non esisterebbero le cosiddette storie d’amore.
Con conseguente riproduzione della specie. La donna deve perdere
volontariamente un po’ della sua brillantezza e personalità, per accogliere chi
non farebbe nemmeno avvicinare alla propria porta, in condizioni normali.
So che suono come la peggiore delle femministe vecchia
maniera. No, non sono femminista. Non sopporto le parole che iniziano con
femmin- e finiscono in -ismo, o -cidio. Non sostengo la presunta superiorità di
un sesso rispetto all’altro, nemmeno quello femminile su quello maschile. È roba
vecchia, questa, espressione di un’educazione volta alla creazione e al
mantenimento di uno stato di guerra tra i sessi che ha fatto danni
incalcolabili nei secoli, a vantaggio di non si sa bene cosa.
Tuttavia, non posso non accorgermi che le donne, quando non
si lasciano costringere in ambiti stretti, siano proprio più forti e aperte.
Forse perché accolgono, anche quando apparentemente sono chiuse agli stimoli
esterni. Ed elaborano, creano, al chiuso delle loro anime. Gli uomini fanno
guerra su tutto, sono sempre contro tutti, esibiscono muscoli e sfide. E non si
accorgono che così facendo, si indeboliscono. Distruggono, conquistano,
apparentemente si arricchiscono… all’esterno. Dentro, si seccano come piante
lasciate senz’acqua.
Sono forse uscita dai binari. Per ritornare alle tue ultime
domande, sì, che esistono alternative. E qualcuna la esplora pure. Ma sono
ancora troppo poche, e il terreno nuovo è tanto nuovo, e fa paura. Senza contare
che si dovrebbero abbandonare abitudini radicate e trasmesse da secoli, e non
sembra facilissimo farlo da un momento all’altro.
Tuttavia, una certa novità si respira. Proprio queste due
donne, Giulia e Vani, potrebbero essere l’inizio di un nuovo modo d’intendere e
di vivere nel mondo, al femminile. E non senza un certo umorismo! In tutto
questo, non dovremmo proprio dimenticare di ridere e di divertirci!
Potremmo chiedere alle autrici di creare altre sorelle e
cugine, che ne dici?
Lo sono anch'io.lo leggero' sicuramente.sembra molto bello.grazie e ciao!
RispondiEliminaTi farai tante risate con L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome di Alice Basso, e anche il suo secondo, che è uscito da poco, Scrivere è un mestiere pericoloso. E Qualcosa di vero è molto divertente... le fiabe "rivisitate". Buona lettura, buona settimana e ciao!
EliminaGrazie, anche a te! ti farò sapere poi se è bello!
RispondiEliminaOttimo, ti aspettiamo!
EliminaMI dici il titolo e l'autore o autrice? Grazie e ciao!
RispondiEliminaSono due libri: Alice Basso, L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome, e Barbara Fiorio, Qualcosa di vero.
RispondiEliminagrazie e ciao!
RispondiEliminaPensa io avevo comprato l'imprevedibile piano della scrittrice senza nome ...... ma non sono ancora riuscita a leggerlo. Ho visto poi in libreria che è uscito un seguito.
RispondiEliminaDi solito io non compro un libro (tranne in casi eccezionali) perchè è l'ultimo uscito e tutti ne parlano ma in questo caso avevo ceduto perchè mi pareva una storia insolita ed interessante. Purtroppo come spesso accade non ho ancora avuto il tempo per leggerlo
Un saluto - Buona giornata e migliore settimana. Voto in Net Parade per voi !
Appena puoi, soprattutto se hai bisogno di ridere, leggilo. E anche il seguito... Vani è un bellissimo personaggio, che ti terrà molta compagnia e ti farà venire voglia di andarla a trovare più volte. :-)
EliminaIn effetti mi ispirava molto ...... spero di riuscire a dedicarmici presto :-) <3 Ultimamente anche per i lavori al condominio ho meno tempo del solito per le letture & C.
EliminaPrima di comprare il seguito di cui ora non ricordo il titolo vorrei leggere il primo e vedere se mi piace tanto quanto mi aveva attirato. Notte
Eccoli entrambi: L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome e Scrivere è un mestiere pericoloso. A presto!
EliminaGrazie cara il seguito lo avevo visto in libreria qualche mese fa ....... ma mi ero scordata il titolo <3 :-)
RispondiEliminaVoto in Net Parade anche oggi <3 :-) Buona giornata ;-) anche se bagnatissima !
RispondiEliminaGrazie, ti ho ricambiato il voto. E anche qui, piove, piove, piove...
EliminaVani vi piacerà: non ho ancora deciso se (quando?) restituire il libro a Loredana, ogni tanto vado a ripescare qualche pagina…
RispondiEliminaÈ già uscito il tascabile ;-)?
Non credo... non conosco molto le politiche editoriali, ma essendo in pieno battage per il secondo libro, credo che lo faranno uscire più avanti.
EliminaVerifico ma non credo proprio!
EliminaVisto che si parla di zitelle vi consiglio questo libro nuovo sull'argomento ma che io non ho ancora letto: KATE bolick "Zitelle il bello di vivere per conto proprio" Dal titolo sembra carino. Grazie e ciao a tutte!
RispondiEliminaGrazie, Agnese: sono andata a leggerne la sinossi, e sì, sembra un bel titolo che offre spunti.
EliminaDi niente. Ciao!
RispondiEliminaARGH!
RispondiEliminaNo, niente panico: è il mio borsellino che vede allungarsi la lista dei libri appetibili...
grazie per la segnalazione, Agnese, ciao!
Il mio non ci fa più caso. Butta giù una bottiglia di assenzio e dorme. :-D
EliminaIl mio ce n'ha pochi ma io li prendo in biblioteca non li compro e il primo c'era. Controllerò per l'altro. Grazie e ciao!
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