SimoCoppero
Le ferie sono finite? A ben
pensarci in compagnia di un buon libro si ha sensazione di libertà e le ferie
riappaiono come per magia.
In questi miei giorni di relax,
mi sono imbattuta in Antonio Manzini; si, lo sceneggiatore della fiction che a
breve andrà in onda sulla Rai. Qui vi parlerò dei due libri che ho letto.
Era tempo che a casa mia tra la
polvere transitava una copia autografata di "La costola di
Adamo", quando nella collana di
Repubblica che sta uscendo in questo periodo sui libri noir è comparso
"Non è stagione": era quindi giunto il tempo di fare conoscenza con
Rocco Schiavone, il Vicequestore più insolito del normale uscito dalla penna di
Manzini.
Partiamo dal presupposto
fondamentale che stiamo parlando di un poliziesco e che tutti i libri con
protagonista Schiavone sono legati tra loro, non dalle indagini, che in ogni
libro affronta la risoluzione di un caso diverso, ma dalla vita del
personaggio.
Un Commissario, a no un
Vicequestore, che per mille motivi viene associato a quello di Andrea
Camilleri, ma che io trovo totalmente diversi: leggere Montalbano mi ha dato
sensazioni e fatto provare sentimenti diversi dal leggere Schiavone; Manzini
per assonanza lo abbino molto di più alla Alicia Gimenez Bartlett.
Ma torniamo al nostro burbero Rocco
Schiavone, che trova una "gran rottura" (sue parole) essere stato
trasferito ad Aosta, cittadina triste dove piove o nevica sempre, dalla sua
amata Roma.
Più libri si leggono su di lui,
più i particolari aumentano e i tratti si definiscono: perché Rocco si trova ad
Aosta? Perché Rocco parla di Marina come moglie che ama perdutamente e poi lo
troviamo a letto con altre donne? Perché Rocco sembra vivere nel passato senza
riuscire a togliersi questo peso di responsabilità che gli attanaglia il cuore?
Cosa sarà mai successo il 7-7-2007? Lo scopriremo leggendo il suo ultimo libro
uscito prima dell'estate.
Rocco, Vicequestore non
ortodosso, scontroso, anche violento talvolta, triste, sofferente, vi prenderà
per mano e vi porterà in giro per l'Italia, descrivendola negli stati d'animo,
nella crisi economica, nel paese logoro, stanco, corrotto e sporco che ogni
giorno vediamo attraverso i nostri occhi. E' la natura che ci sta intorno a
portare ossigeno e bellezza.
Non vi racconterò trame, perchè
con la scrittura fresca, moderna, anticonvenzionale, Manzini vi farà innamorare
di Rocco Schiavone nel bene e nel male, la perla, il suo uomo migliore,
cresciuto nelle periferie malavitose di Roma. Spero a breve di parlarvi degli
altri libri della saga.
Due parole: intenso e soffice.
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