Un libro antico. Mi viene da definirlo così, e non solo per
il contenuto, ma anche per il genere e il taglio narrativo. Lo comprai diversi
anni fa, attirata dalla copertina: “Un omicidio nasconde il più intrigante ed
erotico dei misteri dell’arte. Helena Fenton è decisa a svelarlo.” Ce n’è
abbastanza per andare a risvegliare l’Indiana Jones che dorme in ogni lettore.
E non dimentichiamo anche un richiamo al contestatissimo Dan Brown e al suo
qualche volta ridicolo approccio ai misteri letterario-artistici. Qui c’è tanto
del primo, pochissimo del secondo.
La storia, in breve, si svolge a Bardiano, provincia di
Siena, Toscana. Un eccentrico appassionato di storia di alimentazione, Gabriel
Palmer, frequentatore di lunga data della cittadina e delle sue istituzioni
artistiche, viene trovato cadavere nei pressi di un sito archeologico etrusco. Un
evento tragico e senza precedenti, in una cittadina con criminalità quasi
nulla. Ben presto, però, la vicenda si trasforma in un giallo a tutti gli
effetti.
L’apparenza di appassionato storico dell’alimentazione si sgretola
presto, non appena il figlio Dan Hunter, apprezzato gallerista d’arte americano
arriva in paese richiamato dallo stesso Palmer, dopo una decina d’anni di
assenza e di silenzio. Accompagnato da una ricercatrice esperta di pittura italiana,
Helena Fenton, Dan ricostruisce la vera identità del padre, passando attraverso
la risoluzione di uno di quei misteri culturali che affiorano come leggenda
nella storia dell’arte di ogni paese. Si tratta di sedici disegni a sfondo
erotico, singolare opera di Giulio Romano, realizzati nel XV secolo, oggetto di
un’aspra contestazione e di una guerra senza quartiere da parte della Chiesa
moralizzatrice, nonché di una caccia appassionata da parte di amatori,
collezionisti, esperti d’arte di ogni tempo, spazio e luogo.
Nel tentativo di stornare l’attenzione da un’opera giudicata
troppo licenziosa, chiacchiere disseminate ad arte trasformano i disegni,
chiamati I Modi, in una specie di leggenda “metropolitana”, una favola o una
vanteria da ubriachi senza alcun fondamento. Del resto, questi scomparvero da
un momento all’altro e Giulio Romano, fuggito da Roma per evitare il braccio
armato della Chiesa, non ritornò mai più sull’argomento, avvalorando il
carattere di favola e di diceria dell’opera.
Sembra però, che I Modi esistessero sul serio. E non fossero
finiti in cenere.
Valentina Olivastri, ricercatrice di studi rinascimentali,
in forza alla Bodleian Library di Oxford, costruisce un romanzo storico molto
forte, imperniandolo su alcune figure importanti della nostra storia letteraria
e artistica. Non vi sono solo Giulio Romano e Marcantonio Raimondi, fine
incisore molto noto dell’epoca, ma impariamo a conoscere anche un po’ più da
vicino Pietro Aretino e uno dei lati meno conosciuti nientemeno di… Raffaello
Sanzio, l’Urbinate.
Il capitolo che lo riguarda è sorprendente, e molto… umano.
Dicevo che si tratta di un romanzo molto forte, soprattutto
perché verosimile, distribuendosi attraverso livelli differenti. Quello della
ricerca storico-artistica è molto ben documentato e spiegato al lettore con
facilità, che spesso manca di tutti i riferimenti colti dell’ambiente in cui
vivevano l’Aretino e Giulio Romano. Le vicende umane, dei protagonisti del
secolo attuale che cercano tracce dei disegni erotici e di un assassino, sono
sobrie senza colpi di scena sensazionalistici alla Dan Brown, e con un pizzico
di sensualità, soprattutto quella che s’intreccia intorno ai giovani Dan e
Helena. Il loro rapporto è tratteggiato con realismo dolce, senza nessuna
attenzione morbosa o insistita sui loro abbracci.
In effetti, la sensualità è il movimento portante dello
stile dell’autrice, ma coinvolge tutti i sensi, e non solo in ambito amoroso.
Gabriel Palmer è un appassionato di cucina e di storia della cucina, e apprezza
abbinamenti di sapori, ricette elaborate e semplici. Helena Fenton e Dan Hunter
si soffermano incantati ad ammirare i particolari molto vivi di quadri
rinascimentali, così ricchi, pieni e intensi di vita anche quando il soggetto
raffigurato dovrebbe essere ascetico e lontano anni luce da qualunque
suggerimento di carne.
La stessa lingua, quella seicentesca di Giulio Romano, e
quella moderna dell’autrice, suggeriscono vibrazioni materiali, concrete,
dolci, da cui lasciarsi cullare.
Se volete un libro che parli a tutti i vostri sensi, e che
stuzzichi la vostra intelligenza e cultura, magari da leggere in una giornata
di relax, vicino a tisane e candele profumate, in una poltrona morbida, è
sicuramente la scelta giusta. Lo chiuderete e vi sentirete rilassati, rinvigoriti
e arricchiti come se aveste assistito ad una piacevole lezione universitaria
seguita da un massaggio corroborante.
Ciao. Non lo conoscevo, ma mi hai incuriosita tantissimo. Lo cerco il prima possibile.
RispondiEliminaSe ti piace il genere, fai bene a cercarlo. Esiste anche un seguito, con lo stesso personaggio di HelenaFenton, ma con un soggetto d'indagine artistica diverso. Aspetto i tuoi commenti, quando l'avrai letto. A presto!
EliminaCiao cara sembra un libro davvero insolito ed intrigante - una giallo forse un pò noir coinvolgente e misterioso.
RispondiEliminaVoto in Net Parade per il blog - come ogni volta che passo. O quasi .......
Buona giornata ottimo venerdì ma migliore fine settimana in arrivo - anche se bagnato !
Ciao! È stata una bella riscoperta di un argomento quasi passato di moda... Buon weekend anche a te e grazie del voto, che ricambio!
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