Un’uscita recente per Valerio Evangelisti e le Edizioni
Cento Autori. È il primo romanzo che leggo di questo autore, che è già passato
in questo Blog dalle spore dell’Amanita, con uno dei libri su Nicholas Eymerich, l’inquisitore.
All’epoca presi nota del titolo, perché ho un interesse da sempre per gli
inquisitori e soprattutto le motivazioni che li spingono ad essere tali, ma
come spesso, troppo spesso accade, l’intento si perse nell’infinita lista di
libri da leggere, la Cintura di Giove.
Meno male che la Cento Autori pensa ai suoi lettori, furiosi
o meno, e propone altri romanzi di un autore come Valerio Evangelisti,
prolifico e inarrestabile. Del resto, è così che vogliamo i nostri autori,
giusto? Prolifici e inarrestabili, sempre!
Per tornare al libro vero e proprio, la storia in breve:
siamo in questo secolo nuovo, nemmeno tra troppi anni. La terra è governata da
un regime informatico globale che si esprime tramite il Vortex, una stazione
orbitale che gestisce tutta la mole di informazioni che attraversano il
pianeta. È buffo come ogni tanto riemerga il timore del Grande Fratello, (non
quella caricatura di reality, il libro di George Orwell) a diversi anni di
distanza. Il progresso, e il rafforzamento della rete informativa globale non
fa dormire tranquilli, evidentemente.
Poiché si tratta di una dittatura informatica vera e
propria, che punisce con crudeltà creativa a dir poco sorprendente, un gruppo
di guerriglieri dissidenti e ribelli si scaglia contro il Vortex, nel tentativo
di scardinare lo strapotere informatico e per liberare alcuni detenuti
costretti a scontare i loro crimini in un orribile carcere brasiliano, dal nome
sinistro di Sepultura.
Il fattore scatenante è l’evasione del tutto inaspettata e
sorprendente di un detenuto da un carcere giapponese di massima sicurezza, che
oltre a scatenare una caccia all’uomo in tutto il pianeta, fa partire l’offensiva
dei ribelli, in cerca dei punti deboli del Vortex per poterlo sconfiggere.
Seguiamo Jacqueline, una delle ribelli, in missione per
contattare il capo del gruppo di guerriglieri più attivo dei dissidenti, Hemigidio,
fino al momento della sua cattura e prigionia da parte del sadico capo della
polizia giapponese, il compito e detestabile signor Omori.
Al tempo stesso, ci spostiamo a San Paolo del Brasile, nell’orribile
carcere di Sepultura e del suo ancora più orribile metodo di detenzione… di cui
non parlerò oltre, perché è profondamente crudele, oltre che molto creativo. Qui
seguiamo Hemigidio mentre decodifica le trappole informatiche del carcere per
poter arrivare al suo misteriosissimo Nodo Kappa, nome ripetuto mille volte da
tanti personaggi diversi nella vicenda, senza che nessuno, però, ne dia una
definizione. Finché… Hemigidio non se la trova miseramente davanti.
E qui chiudo le tende del sipario.
Dovete proprio gustarvi la trama, in tutti i suoi colpi di
scena, cambiamenti di luogo, tra Brasile e Giappone e altri posti della terra,
con velocità, come se foste dotati di teletrasporto, o, se preferite le
atmosfere alla Matrix, di salti quantici attraverso il mondo delle macchine dei
fratelli Cohen, insieme a Neo e Morpheus.
Se avete amato le atmosfere della trilogia cinematografica,
questo è il libro per voi, pur facendo gli opportuni distinguo. Qui la crudeltà
scorre a fiumi, manifestandosi in tanti modi, esprimendosi nelle torture
disumane che l’autore descrive tenendosi ammirevolmente sul filo del rispetto e
del disgusto, senza nessun compiacimento morboso. Dov’è necessario far sentire
la sofferenza dell’impotenza di chi è stato catturato in lotta e ridotto a non
poter davvero fare più nulla, né per sé e né per gli altri, Valerio Evangelisti
fa ricorso a parole forti e asciutte. Una scrittura veloce, asciutta,
cinematografica, che non lascia il tempo a emozioni e sentimenti indesiderati o
morbosi di emergere.
Sullo sfondo, si agita la tortura peggiore di tutte: la
sensazione di essere ingabbiati in una rete invisibile, fortissima e
praticamente invincibile, volta solo a schiacciare, tarpare, smorzare e
sminuire le vite, considerate valide solo se servono al Vortex e alla sua
sadica dittatura. Apparentemente, le macchine la fanno da padrone, ma come al
solito, la vera crudeltà è quella del lato oscuro del cuore umano, convinto di
poter comandare su tutto, persino sugli spiriti… sì, c’è anche un’incursione di
spiriti potenti e arrabbiati, ma dovete scoprire voi dove e come. J
Fate attenzione, però. Se iniziate il libro, dovete poi
finirlo, e non certo perché ve lo impongo io. Lo stile è ipnotico e alcuni
personaggi, nella loro odiosità, stimolano il desiderio di capire se prima o
poi finiranno male come meritano. E se altri verranno salvati.
Ai lettori l’ardua sentenza!
Nonostante "l'altalena del tempo" ho apprezzato parecchio Eymerich e lo stile di Evangelisti.
RispondiEliminaAnche questo promette bene...
Forse l'argomento non ti farà impazzire più di tanto. E' scritto bene, però, e l'autore sa miscelare bene modernità e antiche credenze.
EliminaCiao Loredana - sembra un libro interessante - di Valerio Evangelisti avevo letto tempo fà un libretto Urania "Tutti i denti del mostro sono perfetti" mi pare che fosse il titolo - un libro simpatico ed insolito. Non mi dispiace per nulla lo stile di Evangelisti .....
RispondiEliminaUn saluto grande e Voto in Net Parade con giudizi - tutti al max !
Buona domenica
Sì, il suo stile spicca subito perché sa attrarre con energia e ti tiene legato, anche se ti obbliga ad assistere a vere e proprie cattiverie. Ma finché le scrive così bene... e poi gli argomenti sono interessanti.
EliminaBuon inizio di settimana, e vado a restituirti il voto di nuovo. Ciaoo!
Grazie a te cara e buona settimana appena iniziata
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