Avendo ripreso a pescare perle per WeekendOut, su Radio Piazza Live, con Simona ne abbiamo tirata su una avvolta da un velo sognante:
si tratta di Straluna, di Giuseppe Pompameo, edito da Scrittura e Scritture, casa
editrice indipendente di Napoli, fondata nel 2006 grazie a Eliana e Chantal
Corrado. E’ la prima impressione che ho percepito guardando la copertina, in
cui una luna piena tonda e splendente si leva imperiosa sull’intero paesaggio.
L’albero che cerca di nasconderla, sulla sinistra, sembra più farle da valletto
per introdurla. Quando si entra nel libro, l’atmosfera sognante diventa più
forte, la nota principale.
Siamo a Nuval; un paesino minuscolo, “poco più grande di
un’idea”, dice l’autore. Se volete trovarlo sulla carta geografica controllate
di avere la versione più aggiornata di Google Maps, o date un’occhiata ad uno
di quei mappamondi antichi molto particolareggiati. Ci sfreccia davanti l’unico
postino, Octavio Serna detto El Pioco, per la sua statura minuscola, lanciato
nel suo percorso verso il lavoro sulla sua bicicletta sferragliante. Seguiamolo:
andiamo a trovare e a conoscere alcuni degli abitanti, come Fernand Barlès,
proprietario di una piccolissima libreria, e suo amico fidato, il sindaco
Wladimir Lubacks, comparso dal nulla da chissà dove anni prima, andiamo a
conoscere Cècile Cerouac, una versione particolarissima di entraineuse, e la
sua carissima amica Wanda Walser, fermiamoci a prendere un caffè al Cafè
Mirador, proseguiamo curiosando qua e là e infine inciampiamo in… un circo. Il
Big Circus Ester, un’attrazione dal nome roboante, che sembra comparire dal
nulla ogni anno, nel periodo del Capodanno, come per magia. Come avrete notato,
l’”apparizione dal nulla” è un tratto comune sotto molti personaggi, qui a
Nuval.
Arriva il Capodanno, come tutti gli anni, e come tutti gli
anni appare il Big Circus Ester e le sue attrazioni conosciute e consuete. Pare
un’altra ripetizione: gli spettatori si accalcano per entrare, come se
partecipassero tutti ad un unico rito, affollandosi, si riempiono di meraviglia
quando devono, applaudono quando devono, gli acrobati e si affollano,
applaudono quando devono, si stupiscono quando devono, gli acrobati, i clown e
i domatori svolgono i loro soliti numeri, svolgendo con professionalità
collaudata la loro parte nel rito. Tutto come al solito…
No, non questa volta. Questa volta capita qualcosa. E tutto
cambia.
Arrivati a questo punto, vorrete fare mille domande.
All’autore, ai personaggi, al Big Circus che sembra evaporato nell’aria…
Fatele. Qualcuno vi risponderà. Non smettete di ascoltare, però, anche quando
tutto tace. Se amate i libri dalle tinte sudamericane, ma con tanto spazio per
altre colorazioni, di quelli che vi avvolgono con la loro morbidezza e vi danno
più di quello che pensate, preparate una valigetta leggera per Nuval. Non vi
servirà molto, per entrare a far parte della cittadinanza. Non sarà nemmeno
necessario dare troppe spiegazioni su chi siete e da dove venite. E mentre voi
vi ambientate, io vado a pescare la prossima perla…
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