Vi è mai capitato di leggere un libro che contiene
esattamente tutto quello che sarebbe necessario per tirarvi su di morale,
aprirvi nuovi orizzonti in un determinato momento della vostra vita, e questo
vi salta in braccio dieci anni più tardi?
A me sì, un paio di giorni fa. :-D
Beh, Universo, qualcuno dovrebbe occuparsi delle
impostazioni temporali da qualche parte…
Un’altra perlina di Eretica Edizioni, dopo Il meraviglioso vinile di Penny Lane. Perlina semplicemente
perché è un racconto breve, in un formato piccolo piccolo, iper tascabile.
Se volessi dargli una definizione veloce e 2.0 in linea con
i tempi, direi che è un post da social network, per l’argomento trattato e per
l’asciuttezza svelta dello stile. Tutta qui, la somiglianza. Qualunque post da
social network potrebbe scordarsi di raggiungere mai l’accuratezza, l’energia,
la correttezza e l’ironia della lingua che scorre in questo libro. Il boss e
Martina è un altro pianeta, un’altra galassia.
“Martina si trovava
bene lì; ci lavoravano quasi quaranta persone, tutte tra i 27 e i 35, ‘La
famiglia della FuturaComunicazione S.r.l.’. Un branco di lupi che avrebbe
rivoltato come un calzino il mondo della comunicazione. Un equipaggio di cazzari,
guidati da un tizio che credeva di essere Jordan Belfort fatto di crack”.





