Chi ha creato quest’immagine, è un genio, oltre che un
libro-dipendente con i fiocchi. Scorrendo la lista, posso dire di aver
manifestato la maggior parte dei sintomi, in modo più o meno accentuato. Per
quanto riguarda le tre di notte tirate anche durante la settimana, ormai non ci
faccio nemmeno più caso. Se il libro merita, l’orologio scompare dal mio
orizzonte visivo. Quando frequentavo il liceo, accadeva spessissimo. In
macchina non leggo mai: non sopporterei di essere interrotta da tutti quei
semafori verdi. Leggere e ridere da sola: mio marito si preoccupa se non lo
faccio. “Essere riconosciuta a vista da edicolanti, bibliotecari e librai”.
Certo che sì. Nel corso degli anni, ho cambiato diverse librerie e biblioteche
(solo per cause di trasloco) che ero solita frequentare, anzi “infestare”, ma
una cosa è rimasta costante: lo sguardo eloquente del bibliotecario, libraio di
turno (edicolante molto meno). “Rieccola. Stavo in pensiero”. Proprio stamattina in biblioteca ho rivisto
quell’espressione, e mi è venuto da sorridere. Vi sono mancata? Tranquilli, non vi abbandono. Siete più sollevati, ora che ve l'ho detto, eh? Insomma, una stalker nel DNA. Innamorarsi di un
personaggio di fantasia? Come si fa a evitarlo? Il mio primo “innamoramento”
serio per una di queste creature di carta fu per Boromir, il fratello di Faramir,
il comandante delle Forze di Ithilien, ne Il Signore degli Anelli. Non riuscii a
capacitarmi per giorni e giorni, quando lessi della sua morte. Fu la prima
divergenza seria con lo spirito di Tolkien. Non riuscii a perdonarlo per
diverso tempo. Il fatto che avevo solo 12 anni non conta. Oggi non mi innamoro
più, ma di sicuro non gradisco quando i miei preferiti vengono uccisi. Normale
routine, chiudere il libro e sapere, oltre che sentire, che la vicenda va
avanti nella propria testa. Al numero 10, per completare, aggiungerei: "Reagire
come un rottweiler a digiuno da mesi quando qualcuno ti porta via il libro
dalle mani mentre stai leggendo". Tutto quello che capita al malvagio
attentatore che si arrischia a strappare via un libro dalle mani di chi lo sta leggendo, è pura e semplice
legittima difesa. Non si fa, e basta. Con me non hanno provato una seconda
volta, da quanto mi ricordo…J
N 10: odio chi legge “sulle mie spalle” (sono abbastanza tappa) alitandomi sul collo, magari proprio col mento sulla mia testa (grrr)
RispondiEliminae MAI (una sola eccezione) prestare, piuttosto regalo il libro…
...in effetti sembra piuttosto irritante. Io non m'infastidisco, però sicuramente il lettore a sbafo si adegua al mio ritmo di lettura, o niente. Tuttavia, è piuttosto difficile mettersi a leggere alle mie spalle: cambio posizione ogni dieci minuti.
Elimina10) annusare le pagine del libro
RispondiElimina11)piangere perchè il libro è finito e non sarà più oggetto delle nostre giornate (questo si ripete per ogni libro)
Vero e vero.
EliminaIl profumo dei libri...sale dalle pagine e cattura, prima ancora delle parole che contiene.
Anch'io ho consumato fazzoletti di carta (di nascosto, per non farmi portar via dalla neuro) dopo aver chiuso il libro. E mi sono domandata se non fosse necessario interpellare l'autore perché ne scrivesse subito il seguito.
Grazie per il contributo! :-)