Bella si è sempre sentita un po’ “strana”, o meglio, non si è mai sentita al suo posto, nei primi 17-18 anni della sua
esistenza. Ora si capisce perché…va a innamorarsi, sebbene in due modi diversi,
di un licantropo e di un vampiro. E non si può dire che l’offerta “umana” sia scarsa:
è ammirata e desiderata, ma lei non se ne accorge proprio. In questi due libri,
seguiamo Bella mentre cerca di barcamenarsi nel suo strano ménage: non sa
vivere senza Edward, vuole diventare un vampiro come lui (ma lui fa parecchia
resistenza, all’inizio), e non sa rinunciare a Jacob, il licantropo, che la
vuole per sé e le prospetta quanto vivrebbe, è proprio il caso di dirlo, bene
con lui. Lui potrebbe offrirle una vita, Edward una non-vita. Anche il vampiro,
sebbene riluttante, la pensa in questo modo: non vuole che Bella diventi un
mostro come lui. Edward è l’unico della sua strana famiglia a pensarla così, di
se stesso: si considera un mostro, un assassino pericoloso da tenere a bada e
scacciare. Jacob, invece, è orgoglioso della sua natura di lupo. E’ un’eredità
magica dei suoi avi, che viene usata a scopi benefici: proteggere se stessi e
gli esseri umani dai “Freddi”, dai vampiri come Edward in cerca perenne di
sangue per sopravvivere. Bella, dopo molti tentennamenti, avuti soprattutto per
non offendere brutalmente Jacob con la determinazione della sua decisione,
sceglie come vuole avere la sua vita. Il ritmo di New Moon è un po’ lento e a
tratti irritante: è comune a tutti i secondi libri delle saghe perdere forse
qualcosa della spinta iniziale. L’ho già visto capitare in altre saghe: il
secondo libro è il momento di transizione della storia, dall’inizio verso la
sua conclusione, quando emergono problemi o situazioni nuove, ma non ancora le
loro soluzioni. New Moon è soprattutto dedicato a Jacob (Edward è
momentaneamente e dolorosamente lontano), alla sua trasformazione sempre più
veloce in licantropo e accanito pretendente di Bella, che da parte sua si trova
attratta, ma ancora profondamente legata al vampiro.
C’è un intermezzo italiano
in questo libro, e più precisamente a Volterra. Nel post su Twilight avevo
parlato di una specie di polizia segreta dei vampiri, incarnata dai cosiddetti
Volturi, creature antichissime, potentissime e molto elusive. Soprattutto,
tradizionali nella dieta. Edward si è recato presso di loro perché, convinto
che Bella sia morta, uccisa dalla cattiva Vittoria, vuole farsi uccidere. La
sua prima richiesta di essere eliminato non viene ascoltata, per cui decide di
forzare la mano. Si mostrerà in pieno sole, nella piazza principale di
Volterra, durante una festa dedicata alla cacciata dei vampiri dalla città (non
è vero e una simile festa non esiste), davanti all’intera folla umana,
infrangendo così il primo gravissimo taboo per ogni vampiro che si rispetti. L’unica
legge cui sono tenuti i vampiri è quella di non rivelarsi mai, a nessuno. In questo
modo, i Volturi saranno obbligati a ucciderlo. Bella, però, lo salva all’ultimo
secondo, pur essendo negli Stati Uniti, a chilometri di distanza. Una delle
sorelle di Edward, Alice, bellissima e aggraziata vampira in grado di prevedere
il futuro, le rivela il piano del fratello e l’accompagna nel rocambolesco
viaggio di salvataggio, saltando dall’aereo su una Lamborghini rubata, guidata
a tutta velocità in mezzo alle colline toscane, e sfrecciando come Bolt
attraverso l’intera città di Volterra per andare a coprire il futuro suicida
che si sta già mostrando seminudo nel suo scintillante splendore.
Buona domenica, felice settimana e grazie per i graditi auguri:):):)
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