venerdì 22 aprile 2016

Le perle di Loredana#15 - Maurizio De Giovanni - Le solitudini dell'anima

LoreGasp

Ormai posso dire di aver preso la residenza presso il banco della Cento Editori, tanti sono i libri che ho letto finora del loro catalogo. Del resto, il suddetto è molto ricco, copre argomenti diversi e anche correlati tra di loro, per cui diventa inevitabile, dopo averne aperto uno, andare a cercare gli altri libri. La settimana scorsa siamo stati con Cinzia Tani, un’autrice romana, mentre ora torniamo a Napoli perché lì è nato l’autore di oggi, Maurizio De Giovanni, e il suo libro, una raccolta di racconti, Le solitudini dell’anima.

Una vera e propria sorpresa, estremamente piacevole. A partire dal titolo, che fa pensare ad un’introspezione profonda, magari anche un po’ cervellotica, sulla solitudine. Questo è un argomento cui sono molto sensibile. A me piace la solitudine, spesso la cerco, per mille motivi. Ne vedo la bellezza, ne sento il potere terapeutico, la difendo a spada tratta contro chi la esaspera o ne fa l’anticamera della follia. Non mi piace, però, che la si dipinga a tinte troppo forti, facendone diventare qualcosa di incomprensibile.

L’autore è riuscito a individuare diverse sfumature di solitudine, a isolarle e a descriverle nella loro originalità; è una delle capacità più controverse e pericolose dell’Anima umana. Non spaventatevi, però: vi ho detto che qui non c’è nulla di cervellotico o psicopatico.

Questi racconti sono un percorso di visita, sebbene solo apparentemente guidata; quando salite sulla navetta e prendete posto, scoprite che la sorridente guida professionale che dovrebbe illustrarvi le tinte mutevoli del paesaggio, vi fornisce gentilmente alcune indicazioni su come allacciarvi le cinture, e di tenere lo sguardo mobile intorno a voi, vi augura buon viaggio, e…scendendo, chiude le porte, e vi saluta, continuando a sorridere.

Iniziate a conoscere bene, in anteprima, se ancora non lo avete incrociato sul vostro cammino, un giovane commissario Ricciardi. Maurizio De Giovanni ha scritto un’intera saga sulle indagini di questo commissario particolarmente sui generis, ambientate a Napoli al tempo del fascismo, e qui, con questo libro, svela un antefatto molto importante di quelle vicende, che ha fatto svoltare la sua vita per trasformarlo in un tutore della legge. Dieci centesimi, è il titolo. E’ il prezzo del biglietto…dopodiché, vi addentrate in un mondo particolare, fatto di altri mondi più piccoli all’interno, in cui si incontrano/scontrano quelli più diversi, come i vivi e i morti. Tu e il nuovo anno, Ti voglio bene e Il sogno nella calza vi faranno ripensare a come vivete i rapporti che avete più cari. Una sottile nostalgia o un certo rimpianto vi accompagneranno, a seconda di quello che state vivendo. Se vi capita di avvertire queste sensazioni…ricordatele. Quando chiudete il libro, andate a modificare qualcosa nei vostri rapporti, se lo potete ancora fare.

Subito dopo, la luce si abbassa, perché darete un’occhiata a quei personaggi che amano rivestire il nero della propria anima con abiti ufficiali conosciuti, persino amati e rassicuranti: Un mestiere come un altro, Il Purificatore. Se dovessi consigliare una colonna sonora, soprattutto per quest’ultimo, penserei a Missionary man, degli Eurythmics. Non lasciatevi turbare, però.


Cambiate posizione e provate a guardare le feste comandate come il Capodanno con occhi diversi dai vostri, magari quelli di un cane, alle prese con Un’altra fine d’anno. Vi domandate cosa può aver provato la persona che avete lasciato, nella vostra ultima storia? La fine di un amore. Sì, non ci sono errori. E’ proprio così.

A proposito di ricorrenze, vi capiterà senza dubbio di essere invitati a cene o ad altre occasioni sociali che temete si rivelino una beffa. In questa visita guidata scoprirete come evitare La beffa delle cene, che è più pesante da sopportare di una cena delle beffe. Leggete con cura e stampate il manuale di sopravvivenza nascosto in questo racconto dall’apparenza innocuo di storia comica…lo sapete anche voi che la realtà supera la fantasia di diversi punti, tante volte, e si trasforma in surrealtà!

Siete originari di Napoli, pensate di conoscerla bene? Allora i Quartieri Spagnoli e un improbabile autobus diventato leggenda non avranno segreti per voi. O forse sì? Scopritelo nelle due gigantografie che Maurizio De Giovanni ha preparato appositamente per voi, in quell’angolo, con La saponata ai Quartieri Spagnoli e Respirando in discesa. Camuffato da reportage simil giornalistico, emerge il ritratto di una certa parte della città, che ha il suo colore forte, che quasi si presta a banalizzazioni e a sfottò…attenti, però. I denti che vedete balenare non sono sempre quelli dei sorrisi. Non tirate troppo la corda.


Bene, Signori. Il viaggio sta per finire; prima di scendere dalle vostre poltrone e accomodarvi nella vita reale, passate a prendere ancora un souvenir, qualcosa di dolce con Tutta quell’acqua. Siamo sicuri che ritornerete presto a trovarci, dopo averlo gustato.

2 commenti:

  1. Ehm.
    Non ho capito un dettaglio. Sono tutti racconti a sé, "slegati"?
    O c'è un filo conduttore, un protagonista unico - come il Pancrazio, per intenderci?

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    Risposte
    1. No, sono tutti a sé, slegati. La tematica ricorre, ma sono uno indipendente dall'altro.

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