LoreGasp
...soprattutto per me. E per sottolineare maggiormente il caso straordinario che rappresenta questo libro per me, ho scritto Amore con la maiuscola. Il mio cuore di granito ha sussultato e ascoltato in silenzio questa storia brillante quanto un gioiello, bevendola con attenzione a piccoli sorsi.
Intenso quanto la sua autrice, che ho potuto conoscere e apprezzare di persona, questo libro svelto cattura e rinchiude nel suo mondo apparentemente gentile e dimesso.
La sua protagonista, Nora, sembra una tranquilla signora di mezz'età, un'insegnante in pensione, che si dedica anima e corpo alla cura della madre anziana e acciaccata, in una quotidianità fatta di grigio, piccole cose gozzaniane, in una città da sempre considerata altrettanto grigia come Torino.
Da subito, Nora mi ha catturato. Il suo nome, innanzitutto. Breve, veloce, sembra non lasciare tracce. In realtà, la sua scia sa di antico, di fiamma sotterranea. Come il suo carattere, del resto. Come ho detto prima, sembra grigia, anonima, chiusa nel suo abbigliamento pratico, ordinato, efficiente, senza concessioni a mode o richiami verso l'esterno. I suoi modi sono educati, garbati.
Non saltate alle conclusioni. Non annoiatevi della sua descrizione. Guardate quegli occhi. Osservate l'energia trattenuta dei suoi passi. Ascoltate le sue parole, il modo di esprimersi. Non notate nulla? Non captate una nota tenuta bassa a forza...? Concentratevi. Seguiamo Nora al San Candido, famosa casa di cura della collina torinese, dove la madre trascorre una degenza.
Cos'è questo rumore? In mezzo all'atmosfera opprimente della decadenza temuta, vibra una voce piena di vita, coraggio, allegria, sfrontatezza ed empatia. Una voce maschile, di un infermiere che si prende cura della madre di Nora e di altri pazienti, trattandoli come amici lontani, con confidenza invadente e sicura di non essere respinta. E' Ruggero, di poco più giovane di Nora, immigrato ai tempi del grande esodo che invase Torino negli anni '60. Un uomo di presenza, curato, attento alla propria apparenza e agli altri, di cui si interessa genuinamente.
La sua vita s'intreccia stretta a quella di Nora proprio a partire da un luogo anticamera dello spegnimento finale come la casa di cura, tramite uno scambio di battute brevi e umoristiche. Nora si rivela donna di spirito acuto e arguto, intaccato poco dalla disillusione pesante che si è abbattuta nelle sue vicende personali, e profondamente indipendente di animo. La passione per Ruggero divampa immediatamente, senza che lei voglia prenderne atto subito, o che desideri esaminarla più di tanto.
Ruggero, d'altro canto, abituato a far parlare e agire il suo fuoco di vita, la prende e l'allaccia stretta da subito, e non si fa spaventare o scoraggiare dalle improvvise lontananze o freddezze di questa donna che non desidera andare troppo in intensità, nel suo vivere quotidiano. Tuttavia...quando l'Amore prende l'avvio, e parlo proprio con la maiuscola intendendo quel sentimento tanto controverso ed equivocato che spinge gli esseri umani tra le braccia e nelle profondità dei cuori dei loro simili, non c'è molto in grado di arrestarlo.
Ed è un Amore particolarmente bello, questo: sono due persone mature, temprate, ferite, convinte di dover restare al di fuori di certi giri di sentimenti e sensazioni, e di dover iniziare a “chiudere” tutto in attesa dell'ultimo passaggio. Hanno talmente tanto da dare, da darsi, tuttavia, che ogni giorno diventa un viaggio di scoperta. I pudori, le reticenze, le ritrosie, le paure di offendere e di mal interpretare, tipiche degli amori giovani e giovanissimi, cadono di fronte alla determinazione spiccia degli adulti, che riescono a dirsi con lucidità i lati più scomodi della loro storia, ma senza scadere nello squallore.
Nora e Ruggero passeranno in mezzo ad una serie di prove da affrontare, dai dubbi e dai ripensamenti, alle gelosie (Ruggero è sposato, per quanto il suo matrimonio conservi solo lo scheletro del nome) e all'intervento della legge. Quando temiamo che questi si rivelino più forti e spazzino via tutto...non ci ricordiamo che entrambi sono due lottatori, e che nel loro rapporto la chiarezza limata dall'umorismo riesce a portarli in salvo. Se, come me, volete sapere come si può parlare d'Amore senza essere melensi o scontati, tuffatevi in questo libro.
Invidierete Nora e Ruggero, e vi scoprirete a desiderare di vivere la vostra storia quotidiana in questo modo. Se cercate atmosfere consolanti o da Twilight, in età matura...oltre a dimenticarvi questo titolo, fate un bell'esame sulle vostre priorità.
...soprattutto per me. E per sottolineare maggiormente il caso straordinario che rappresenta questo libro per me, ho scritto Amore con la maiuscola. Il mio cuore di granito ha sussultato e ascoltato in silenzio questa storia brillante quanto un gioiello, bevendola con attenzione a piccoli sorsi.
Intenso quanto la sua autrice, che ho potuto conoscere e apprezzare di persona, questo libro svelto cattura e rinchiude nel suo mondo apparentemente gentile e dimesso.
La sua protagonista, Nora, sembra una tranquilla signora di mezz'età, un'insegnante in pensione, che si dedica anima e corpo alla cura della madre anziana e acciaccata, in una quotidianità fatta di grigio, piccole cose gozzaniane, in una città da sempre considerata altrettanto grigia come Torino.
Da subito, Nora mi ha catturato. Il suo nome, innanzitutto. Breve, veloce, sembra non lasciare tracce. In realtà, la sua scia sa di antico, di fiamma sotterranea. Come il suo carattere, del resto. Come ho detto prima, sembra grigia, anonima, chiusa nel suo abbigliamento pratico, ordinato, efficiente, senza concessioni a mode o richiami verso l'esterno. I suoi modi sono educati, garbati.
Non saltate alle conclusioni. Non annoiatevi della sua descrizione. Guardate quegli occhi. Osservate l'energia trattenuta dei suoi passi. Ascoltate le sue parole, il modo di esprimersi. Non notate nulla? Non captate una nota tenuta bassa a forza...? Concentratevi. Seguiamo Nora al San Candido, famosa casa di cura della collina torinese, dove la madre trascorre una degenza.
Cos'è questo rumore? In mezzo all'atmosfera opprimente della decadenza temuta, vibra una voce piena di vita, coraggio, allegria, sfrontatezza ed empatia. Una voce maschile, di un infermiere che si prende cura della madre di Nora e di altri pazienti, trattandoli come amici lontani, con confidenza invadente e sicura di non essere respinta. E' Ruggero, di poco più giovane di Nora, immigrato ai tempi del grande esodo che invase Torino negli anni '60. Un uomo di presenza, curato, attento alla propria apparenza e agli altri, di cui si interessa genuinamente.
La sua vita s'intreccia stretta a quella di Nora proprio a partire da un luogo anticamera dello spegnimento finale come la casa di cura, tramite uno scambio di battute brevi e umoristiche. Nora si rivela donna di spirito acuto e arguto, intaccato poco dalla disillusione pesante che si è abbattuta nelle sue vicende personali, e profondamente indipendente di animo. La passione per Ruggero divampa immediatamente, senza che lei voglia prenderne atto subito, o che desideri esaminarla più di tanto.
Ruggero, d'altro canto, abituato a far parlare e agire il suo fuoco di vita, la prende e l'allaccia stretta da subito, e non si fa spaventare o scoraggiare dalle improvvise lontananze o freddezze di questa donna che non desidera andare troppo in intensità, nel suo vivere quotidiano. Tuttavia...quando l'Amore prende l'avvio, e parlo proprio con la maiuscola intendendo quel sentimento tanto controverso ed equivocato che spinge gli esseri umani tra le braccia e nelle profondità dei cuori dei loro simili, non c'è molto in grado di arrestarlo.
Ed è un Amore particolarmente bello, questo: sono due persone mature, temprate, ferite, convinte di dover restare al di fuori di certi giri di sentimenti e sensazioni, e di dover iniziare a “chiudere” tutto in attesa dell'ultimo passaggio. Hanno talmente tanto da dare, da darsi, tuttavia, che ogni giorno diventa un viaggio di scoperta. I pudori, le reticenze, le ritrosie, le paure di offendere e di mal interpretare, tipiche degli amori giovani e giovanissimi, cadono di fronte alla determinazione spiccia degli adulti, che riescono a dirsi con lucidità i lati più scomodi della loro storia, ma senza scadere nello squallore.
Nora e Ruggero passeranno in mezzo ad una serie di prove da affrontare, dai dubbi e dai ripensamenti, alle gelosie (Ruggero è sposato, per quanto il suo matrimonio conservi solo lo scheletro del nome) e all'intervento della legge. Quando temiamo che questi si rivelino più forti e spazzino via tutto...non ci ricordiamo che entrambi sono due lottatori, e che nel loro rapporto la chiarezza limata dall'umorismo riesce a portarli in salvo. Se, come me, volete sapere come si può parlare d'Amore senza essere melensi o scontati, tuffatevi in questo libro.
Invidierete Nora e Ruggero, e vi scoprirete a desiderare di vivere la vostra storia quotidiana in questo modo. Se cercate atmosfere consolanti o da Twilight, in età matura...oltre a dimenticarvi questo titolo, fate un bell'esame sulle vostre priorità.
Very cool! Have a wonderful thursday sweetie!
RispondiEliminaIf you want to follow each other, please follow me on GFC or Bloglovin and I'll do the same ;)
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Ho finito di leggere questo meraviglioso libro. Grazie del prestito Loredana.
RispondiEliminaSono contenta che ti sia piaciuto!
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