martedì 22 settembre 2015

L'Amanita#60 - L'amore è un difetto meraviglioso

Don Tillman, brillante professore di genetica di trentanove anni, decide che è tempo di trovare una compagna di vita.
Così, con l'approccio scientifico con cui affronta ogni cosa, dà il via al Progetto Moglie. Sedici pagine di questionario gli permetteranno di escludere le candidate inadatte: fumatrici, ritardatarie, schizzinose...
Rosie Jarman è tutte queste cose. Ed è anche seducente, appassionata,  intelligente. 
Ovviamente viene bocciata per il Progetto Moglie, ma chiede a Don una mano per un altro progetto.
E così i due si trovano fianco a fianco...

Mi piacciono le commedie, quei libri "leggeri" che regalano qualche sorriso e magari una sana risata. 
Appena ho visto il titolo, malgrado la copertina giallina, sono scoppiata a ridere e ho palpeggiato meglio il libro. Ho ignorato i vari commenti entusiasti della cosiddetta critica (PRRRRRRRRRRRRRRR!) e mi sono detta: be', un approccio scientifico e razionale... perché no?
Il protagonista a volte è leggermente irritante. Perfino per una sistematica come me. 
(Sono una sostenitrice delle "liste-tabelle di marcia-puntualità", ma il mio orologio è completamente sballato... insomma: non casca il mondo se sgarro di qualche minuto o sostituisco qualche voce della lista con elementi improvvisati. Mentre scrivo, non so perché, mi rivedo nell'atto di portar via la colazione a Loredana - lasciandola seduta e perplessa, toast imburrato in mano - con un "veloce, veloce!" o qualche altra esortazione simile, manco fossi una sostenitrice accanita dell'Alice di Carroll... Chissà perché!)

Lettura perfetta per le sale d'attesa: Don, geniale e maldestro, è riuscito a farmi sorridere tra turbe di anime in pena nei gironi dell'infernale sanità.
L'elemento più urticante, alla fine, è proprio quel titolo che mi aveva incuriosito. 
Il titolo originale è The Rosie Project.  Secondo me lo hanno propinato così per motivi di vendita: lo ignoravo, ma pare il libro precedente di Simsion - con un titolo beceramente simile - abbia avuto un buon successo. 
Sorge il dubbio: ma i responsabili delle vendite ci considerano emeriti imbecilli?

8 commenti:

  1. Partendo dal fondo, ti rispondo: sì. Qualcuno considera gli acquirenti emeriti imbecilli. Ricevendone, poi, adeguata ricompensa.
    Per quel che riguarda quel ricordo che hai, risale all'Inghilterra, in una delle due vacanze studio. Non ricordo nemmeno io per quale motivo, ma quella mattina avevi fretta e avevi cominciato a sparecchiare decisa prima ancora che avessi potuto bere un sorso del mio té. :-D
    Il titolo italiano è terrificante, come al solito. Sono poche le traduzioni all'altezza dell'originale, questo ormai è chiaro e assodato. Non ce la facciamo a costruire titoli degni di questo nome, e pensare che la fantasia è l'ultima cosa che manca a noi italiani. The Rosie Project mi sembra più consono alla trama che hai raccontato. E se fa sorridere, ben venga!

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  2. ...ah sì, forse dovevamo andare a Stonehenge ed ero particolarmente elettrizzata? Va be', all'epoca ero meno elastica ;-).

    Se avessero messo in evidenza "dall'autore di..." ed il titolo originale, lo avrei preso comunque: un progetto al femminile attrae sempre la mia attenzione.

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  3. Emeritissimi :-) basta guardare come traducono certii titoli di film!

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  4. Infatti...anche questo è un tasto dolente. E, ripeto, non dovrebbe essere così, vista la nostra fantasia e il numero pressoché sterminato di vocaboli nella nostra lingua.

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    1. Purtroppo la massa abituata al fieno è sospettosa quando le offri una carota fresca :-)

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    2. Sì, al punto che talvolta ci sputa anche sopra, e si offende se non le dai il suo fieno consueto.

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