L’atmosfera del libro si fa davvero pesante, angosciosa: i
vampiri sanno che hanno infranto un tabù, per quanto non completamente, e non
sanno quanto saranno ragionevoli i Volturi e quanto desiderio avranno di
ascoltarli, prima di ucciderli. Non sono famosi per i loro gesti
misericordiosi. Tuttavia, la famiglia Cullen non è disposta ad aspettare il suo
destino con le mani in mano. Poco dopo la nascita e la crescita di Renesmee,
Alice e il suo compagno Jasper scompaiono misteriosamente e in tutta fretta,
non lasciando nessun indizio. Tutto ha l’aspetto di una fuga disperata, nel
tentativo di salvarsi abbandonando tutto. Alice, tuttavia, lascia un indizio
solo per Bella: sa bene che Edward non riesce a leggerle la mente, per cui non
scoprirà tanto facilmente le intenzioni della sorella. Mentre si allenano a
combattere, tentando di insegnare alcune tecniche il più velocemente possibile
alla neonata Bella, cercano l’appoggio di altre comunità di vampiri,
praticamente da tutto il mondo. La loro intenzione è quella di presentare
Renesmee agli altri vampiri, sottolineando il fatto che la bambina cresce, e
non è una terribile e pericolosa bimba immortale, il vero e proprio tabù della comunità.
Cercano testimoni che facciano numero e che convincano, almeno temporaneamente,
i Volturi a stare a sentire, prima di agire.
Inizia una processione di
vampiri quasi comica…arrivano da tutte le parti del mondo: Europa, Egitto,
Asia, Africa; alcuni sono dotati di poteri davvero enormi, in grado di influire
persino sugli elementi atmosferici. In ogni caso, se i Volturi fossero proprio
intenzionati a uccidere, non si sarebbero tirati indietro dalla lotta, vendendo
cara la pelle. Passa un mese in un lampo, anche per chi è immune dallo scorrere
del tempo. Grazie ad una conversazione quasi casuale sui Volturi e il loro modo
di agire, tenuta con uno dei vampiri ospiti che è stato un tempo una delle
guardie di Aro, l’arcivampiro, Bella scopre il suo potere particolare, la sua
caratteristica peculiare: è uno scudo. E’ impermeabile alle capacità di Edward
di leggere il pensiero, e totalmente immune al terribile potere di una delle
perverse guardie di Aro, Jane, che riesce a infliggere dolori e torture
devastanti con la mente. L’idea che nasce e prende forma nella mente di Bella si
sviluppa con successo nell’ultima scena, quando arrivano i Volturi al gran
completo, pronti a far valere la loro autorità. La scena è lunga, piena di
tensione e di atmosfera pessimistica. Gli ospiti si comportano come gatti
grassi che giocano pigri con i topolini che faranno loro da dessert, convinti
di essere invincibili e irresistibili. Diventano persino irritanti, perché sono
troppo sicuri di sé. Come avevano intuito alcuni vampiri, i Volturi non sono
interessati a far rispettare la legge, quanto a far valere la propria autorità,
e a dominare, eliminando coloro che potenzialmente sono troppo pericolosi, o
facendoli entrare nella propria guardia per appropriarsi dei poteri cui
ambiscono. Politicanti, insomma…non molto dissimili dai loro confratelli umani.
Non escono bene dal confronto, di cui non anticiperò la fine e le varie
modalità che sorgono in questo scontro molto particolare. In un certo senso
rispettano un determinato cliché letterario, molto in voga nel teatro
elisabettiano e giacobita inglesi del XVII secolo, in cui i “cattivi” erano
quasi sempre italiani: poco coraggiosi ma molto abili a tramare nell’ombra,
immersi negli intrighi in ogni dove, di preferenza di origine toscana. Nel
corso degli anni siamo rimasti fedeli a queste caratteristiche, aggiungendo
anche una buona dose di doppiezza, raddoppiando la vigliaccheria e, in ultimo, perdendo
completamente il senso del pudore e del ridicolo…
cavolo non avevo mai pensato che effettivamente i volturi, i cattivi, i politicanti aggiungo i bastardi fossero italiani ... uhm ci dobbiamo incavolare? huahauah bellissimo post anche questo la saga raccontata da te è addirittura più bella
RispondiEliminaNo, ormai siamo oltre l'incavolatura...nel corso della storia siamo sempre riusciti a dimostrare di essere un po' ladri e grandi intrallazzatori in politica!
EliminaLa Meyer ha seguito un cliché vecchio di secoli, e non per parlare figurato...:-)
Grazie mille per i complimenti!