Lucidiamo un’altra perla della collana, per WeekendOut. Questa
volta è il turno di uno scrittore nativo di Napoli, già incontrato per la Radio,
e già presente sulle pagine telematiche del Blog: Paolo Trombaccia Errico. E’
il medico-scrittore (o scrittore-medico, ancora tutto da stabilire) autore de La
casa illuminata dal vento pubblicata l’anno scorso.
Facendo un salto indietro nel tempo, arriviamo al 2007, quando
lo scrittore pubblicò per la Luciano Editore, Nei
suoi occhi per sempre. Un titolo molto romantico e dolce, che fa subito
pensare ad una storia d’amore. In effetti, l’Amore è l’argomento principale, il
motore, la luce, l’atmosfera, il profumo che permea tutto il libro, anche se
l’inizio fa percepire subito la presenza inquietante di uno dei suoi
antagonisti più classici, la Morte.
Siamo nella prima metà del XVII secolo, in un paese
sprofondato tra le Alpi francesi, di nome Chateau Rouge. Sentiamo parlare di
una donna che vi appare all’improvviso, in un giorno freddo di febbraio, e vi
porta gioia e vita, come se fosse una fata buona, pur essendo, in realtà, una
donna in carne e ossa e abiti, di nome Caterina de Casali. A distinguerla, vari
elementi: un rango sociale molto elevato, è una duchessa sposata ad un potente
italiano in Toscana, e una personalità dolce e serena, tanto da far pensare
all’incarnazione dell’Amore stesso, a chi le sta accanto.
Nessuno le è indifferente, e nessuno si allontana da lei
senza sentirsi cambiato o senza sentire il desiderio di cambiare e approfondire
qualcosa di sé.
Un altro elemento che contribuisce a renderla unica è un’agghiacciante
accusa di eresia appesa sulla sua testa, sorprendente per una persona che
irradia e fa tanto Bene intorno a sé. Un’accusa che, in quei tempi, equivaleva
ad un accesso riservato e accelerato al rogo.
Di quale crimine può essersi mai macchiato un angelo terreno
come lei?
La bella Caterina ha reso pubblico qualcosa di impensabile e
blasfemo: in una vita precedente, racconta di essere stata vicina a Gesù di
Nazareth. Molto vicina. Intorno a lei, messi in moto dalle sue affermazioni, si
crea una girandola di personaggi più o meno potenti: un Cardinale, un marchese,
un legato rappresentante del Papa, ciascuno attirato irresistibilmente da lei e
ciascuno impegnato a salvarla o a dannarla.
Vivrà Caterina? E cosa l’ha spinta a parlare di Gesù di Nazareth
in quei termini? Lo scoprirete solo leggendo.
In quarta di copertina, una frase cattura particolarmente lo
sguardo: Che questa lettura possa essere,
per ognuno, l’inizio di un nuovo percorso d’amore. È il punto di vista
dello scrittore e il suo augurio, per tutti coloro che vorranno leggere il libro
e addentrarsi in un mistero. Non è solo quello evocato dalle vicende fisiche
dei personaggi, impegnati ciascuno a portare avanti la propria missione per e
contro Caterina.
È un altro, il mistero che s’indaga. Si annida all’interno
di ogni spirito umano, si manifesta molto spesso, e altrettanto spesso è mal
interpretato, mal sentito, mal provato, disprezzato, giudicato. Si parla dell’Amore.
Con questo libro, s’inizia davvero un percorso d’Amore, volenti
o nolenti, consci o inconsci. Il punto di vista rivoluzionario su Gesù ed un
particolare aspetto del suo insegnamento innescano una serie di cambiamenti nel
proprio modo di pensare all’Amore e al significato della nostra vita umana su
questa terra, e soprattutto sul proprio modo di comportarsi verso gli altri.
In un momento attuale simile, dove tutto cospira per
metterci l’uno contro l’altro e per accendere solo fuochi d’odio tra di noi, un
libro come questo getta una carta nuova sul tavolo e apre una prospettiva
nuova. Vogliamo coglierla?
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