Le ferie sono finite e torno al passatempo preferito: leggo,
rileggo, mugugno… e poi ti coinvolgo.
1: perché sei in parte colpevole, nel losco ruolo di
spacciatri… ehm, amica che presta amabilmente parecchio materiale cartaceo.
2: leggere è cosa buona e giusta, ma lo spasso raddoppia con
la fase commento.
Piccola carrellata di titoli:
Claude Izner, La donna del Père-Lachaise. Titolo cimiteriale
affascinante, con accenno a promettenti risvolti esoterici… libro noioso (a
parte il fatto che è il secondo volume di una serie, grrr).
Alessandra D'Antonio, Una lunga notte. Dei due racconti, ho
letto solo il primo: troppo corto. Poi rettifico: no, troppo spietato e troppo
“sudico” (poi ti spiego).
Paolo Trombaccia Errico, Nei suoi occhi per sempre. Noioso e
melenso perfino per me.
De vulgari cazzimma. Sì, strappa qualche sorriso, ma...







