SimoCoppero
Trenta racconti di sole tre
pagine ciascuno, trenta personaggi diversi.
Storie d’effetto, storie vissute,
storie inventate, storie raccontate, storie di episodi vissuti, storie che
leggi in un soffio e ti rimangono dentro.
La mitica Luciana Littizzetto lo
descrive come il libro di Imprevisti e Probabilità, associandolo al notissimo
gioco in scatola Monopoli.
Lo stesso autore lo presenta
considerando che per molti è scandalosa l’idea che si possa scrivere un
racconto con il vincolo della lunghezza.
Io dico che vale la pena leggerlo
e lasciarlo sedimentare dentro la nostra anima per poi riflettere.
Trenta Passeggeri notturni che vi
faranno ridere, arrabbiare, alterare, sperare, vi renderanno perplessi
raccontando quella che può essere lo specchio dell’Italia e della società.
Leggerlo mi ha riportato con la mente a “Bagaglio a Mano” di Gabriele
Romagnoli: scrittura tagliente, essenziale, raffinata, spedita, che punta al
centro proprio come una freccia con il bersaglio. Un alito di vento che ti porta
lontano in una meravigliosa giornata di sole.
Il racconto più emozionante
“Stanze”. Vi lascio con una frase che ho condiviso su Facebook mentre lo
leggevo: “Le fiabe servono a spiegare ai bambini che i draghi possono essere
sconfitti”
...oppure si può fare amicizia con loro. Vabbè, io sono di parte, perché amo i draghi e non ci sono solo quelli brutti e cattivi.
RispondiEliminaA parte gli scherzi, ho appena inserito il libro nella wish list, visto che ultimamente mi sto appassionando molto alle raccolte di racconti. La brevità è affascinante quanto il respiro ampio del romanzo.
Sono sicura che ti rimane attaccato come quello di Romagnoli! ;)
EliminaAllora lo evito ancora per qualche settimana...devo solo leggerne altri 150, prima.
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