Si spegne il 24 Marzo 2016 colui che è considerato uno dei
migliori giocatori al mondo e, da alcuni, il migliore. Sì, perchè Johann Cruyff
non è stato solo il "Profeta del Gol", è e sarà sempre ricordato come
l'emblema del Calcio Totale, insieme al suo Ajax e alla Nazionale Olandese
rivoluzionarono infatti la storia del calcio internazionale.
Detentore di tre
palloni d'oro e uno dei sei allenatori che fanno parte di quella stretta
cerchia di tecnici che hanno vinto la Champions League dopo averla conquistata
da calciatori, Cruyff è stato il simbolo dell'estro nel senso più lato
possibile del termine. Pluridotato tecnicamente e tatticamente da calciatore,
da allenatore ripercorre le orme di quando è stato calciatore, si siede
infatti, prima, sulla panchina dell'Ajax, poi su quella del Barcellona.
Il 22
Ottobre 2015, dopo essere stato sottoposto a numerosi test medici, comunica la
diagnosi: un tumore polmonare si era impossessato di colui che è stato parte
fondamentale per la formazione del calcio moderno. Non è riuscito a sconfiggere
il male, Johan, e ci lascia a Barcellona, il 24 Marzo 2016. Molteplici le
reazioni di amici, conoscenti, ex compagni o semplicemente amanti del calcio.
"Oggi il calcio ha perso uno dei più grandi di sempre" dice Michel Platini;
"È stato uno dei migliori al mondo" commenta Gianni Rivera; "Era
diverso da Pelè, rompeva tutti gli schemi e non riuscivi a marcarlo", lo
ricorda così Giovanni Trap Trapattoni dopo averlo incontrato sul campo durante
la finale di coppa dei Campioni del '69.
Nonostante la sua personalità ruvida e
la consapevolezza della sua immensità calcistica verrà ricordato da tutti come
una leggenda. Correvano gli anni '70 quando piombò nel mondo del calcio l'idea
di un gioco senza radici tattiche rigide ma con ruoli variabili dei calciatori
in campo, che variavano in modo di mantenere inalterata la disposizione tattica
della squadra nonostante lo spostamento di uno o più interpreti. Anche in
questa nuova dimensione di vedere il calcio, in campo tutti si adattavano ai
movimenti di Cruyff che si muoveva in modo da rendersi il più pericoloso
possibile, nonostante fosse già schierato da centravanti.
"All'intervallo,
siamo 2-0 per me", aveva detto il genio del calcio, ma questa lotta contro
il male peggiore è finita in modo diversa da come tutti auspicavano. Il mondo
del calcio ti piange, Johan, consapevole che, come te, non c'è stato e non ci
sarà mai nessuno.
Ciao! Capito qui da Netparade e, dal momento che anche a me capita di recensire libri (anche se il mio non è un blog dedicato interamente a quello), ho pensato di lasciarti un saluto e di augurarti buona Pasqua. E buona lettura, naturalmente!
RispondiEliminaCiao!
Ciao, e grazie della visita! Buona lettura e Buona Pasquetta!
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