Per la puntata di WeekendOut di giovedì 3 marzo scorso, mi sono momentaneamente allontanata dalla Cento Autori, per riprendere un
autore che si è ritrovato spesso nel Blog, e che ha dato inizio alla collana di
quest’anno, Paolo Trombaccia Errico. Si tratta del medico-scrittore-medico
napoletano (dobbiamo sempre decidere dove pende la definizione, ma una certa
indeterminazione ci sta anche…è pur sempre una persona versatile), creatore de
Nei suoi occhi per sempre, la storia della controversa duchessa Caterina. Nel
libro che abbiamo pescato, Alle porte di Sodoma, ci ritroviamo in atmosfere
completamente diverse, molto noir e molto attuali. Al punto da diventare quasi
profetico...come scoprirete tra poco.
Pubblicato nel 2010, da Apeiron, il libro contiene una
storia che è diventata tragicamente attuale in questi mesi, con almeno sei anni
d’anticipo. Uno dei personaggi principali, e che incontriamo per primi, è il
professor Leopoldo De Paolis, che insegna italiano al liceo scientifico
Giordano Bruno. Come ogni mattina, inizia la sua giornata di lavoro con gli
studenti. Un momento di pausa tra le lezioni, però, lo porta a fare una
scoperta a dir poco agghiacciante, sia perché fortemente inaspettata, sia per
quello che ritrova: nei bagni maschili giace il cadavere di uno dei suoi
studenti, Rolando Dellamorena. Da quel momento in poi, la vita del professore
si ribalta completamente, e niente sembra poter tornare più al suo posto.
L’inizio delle indagini al liceo spinge De Paolis, che non
riesce a restare fuori dalla vicenda, in un viaggio lungo e complesso, che lo
porta a scoprire lati bui e indicibili della personalità dello studente ucciso,
e anche della persona di cui è innamorato, la bella professoressa Isabella
Valenti sua collega. Non solo, la morte di Rolando lo porterà addirittura su
Internet, a conoscerne un lato talmente buio da risultare letale. Un tranquillo
professore d’italiano, con le sue timidezze e le sue manie, si ritrova
catapultato in mondi lontani dal suo, a confrontarsi con persone e situazioni
anche pericolose, per lui sicuramente angoscianti.
Del resto, Sodoma non fu una città facile e tranquilla, ai suoi tempi...riuscì ad irritare talmente la potenza divina, da attirarsi una fine violenta per distruzione. Ci sono motivi molto validi che hanno spinto lo scrittore ad un paragone così impegnativo.
Ad accompagnarlo, però, c’è un gruppo di persone benevolo,
di origine disparata: oltre all’ispettore Raitti, un forte difensore della
legge, integerrimo e aperto, di modi amichevoli, ci sono alcuni studenti del
professore, che conoscevano Rolando e che sono decisi a fare luce sul suo
assassinio. Il finale, in cui il mistero verrà sciolto in una scena madre molto
forte e viscerale, vede anche il nascere di amicizie e di collaborazioni nuove.
Quando il Male si scatena, il Bene reagisce formando coalizioni ed alleanze
inaspettate tra le persone più diverse.
E’ un romanzo giallo dai profondi risvolti neri, ricco di
eventi strettamente concatenati, che non lasciano respiro, ed è anche
profetico, come dicevo all’inizio, perché alcuni fatti nati anni fa dalla
fantasia dello scrittore hanno poi trovato una concretizzazione tragica in
questi mesi, con ripetuti episodi di cyberbullismo tra giovanissimi in tutta
Italia, e in quell’omicidio sanguinoso di una professoressa in Piemonte ad
opera di uno dei suoi studenti, quasi un clone di Rolando Dellamorena. Leggendo
il libro, e rispolverando gli articoli della cronaca recente, si possono notare
coincidenze a dir poco inquietanti.
Se amate i romanzi neri con profonde radici nell’attualità, che
non esitano ad andare in profondità nel buio degli animi umani, e non avete
paura di guardare nell’abisso, è il titolo per voi. Tenete la luce accesa, se
lo scegliete per le vostre letture serali…non si sa mai. Rispetto alla realtà,
però, di cui è anche attento cronista, questo libro offre la consolazione
aggiuntiva, molto rara, che i colpevoli vengono ricercati, trovati e puniti in
modo adeguato.
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