… non sto smettendo di ridere. E non lo farò, con tanta
facilità. Sabato 21 ottobre, presso la biblioteca di Rosta, il Blog Del Furore
Di Aver Libri, Bolla e Fantasia, insieme all’assessore Anna Versino, i
volontari della biblioteca (rappresentati splendidamente dalla signora
Annarita, che ci ha aperto le porte dei locali in volata!), e uno stuolo di
lettori preparati e curiosi, hanno ascoltato Alice Basso raccontare del suo
ultimo libro, Non ditelo allo scrittore.
Non è stato un semplice racconto. Una compassata, tranquilla
presentazione di trama e personaggi, un’intervista dottorale su
interpretazioni, richiami, ispirazioni alla vita reale o letteraria. No. Niente
di tutto questo. Non se l’autrice incontrata è Alice Basso. Se per caso non
eravate a Rosta sabato scorso, adesso vi spiego, o tento di spiegarvi, cosa
vuol dire parlare del suo libro con lei. Così, quando il Blog e Bolla e
Fantasia organizzeranno di nuovo una presentazione con Alice Basso, potrete
essere tra i primi a prenotarvi. :-D
Immaginate una bella e giovane scrittrice, dal viso radioso
e il sorriso aperto, e i modi educati e gentili. Immaginatela mentre si siede
sulla poltrona davanti al pubblico e apre la bocca sorridente per rispondere
alla prima domanda della blogger intervistatrice.
Ci siete fino a qui? Ottimo.
Da questo momento in avanti, cessa qualunque idea di
“presentazione libri”. Qui incontrate davvero l’autore, o meglio, l’autrice, in
tutta la sua bellezza, ampiezza e preparazione, e potete constatare quanto il
libro sia suo, e lei sia il libro. Mi riferisco soprattutto all’argomento e
filo rosso dei testi. Nei tre libri scritti finora, Alice racconta della vita e
avventure di una ghostwriter, una scrittrice fantasma in gamba e poco
“sociale”, una sorta di Lisbeth Salander di lingua italiana (e molti meno
problemi di adattamento alla società, siamo d’accordo. Vani Sarca non sconfina
nell’illegalità, è persino in collaborazione con un commissario di polizia…),
in grado di adottare lo stile e la personalità di chi mette il proprio nome in
copertina, ma che non saprebbe da che parte iniziare a scrivere un testo.
Esperta in campo editoriale da almeno dodici anni, da redattrice, ha visto davvero
cose in grado di spegnere gli incendi a bordo delle navi in fiamme ai bastioni
di Orione, e poiché il suo talento la spingeva a esprimerle, ne ha fatto la
materia di tre libri godibilissimi, vivaci, intensi, scritti magistralmente.
E quando ne parla, lei… li diventa. Abbiamo passato poco più
di un’ora, forse, ad ascoltarla rivivere e impersonare alcuni personaggi, oltre
a Vani, come l’antipaticissimo Edoardo Marotta, il ghostwriter impresentabile
autore di uno splendido romanzo caposaldo della letteratura italiana. E a
svelarci alcuni retroscena di alcune situazioni descritte nel libro, e qualche
piccola anticipazione delle future pubblicazioni.
Abbiamo letto lei e il libro: è stato come avere davvero
davanti Vani Sarca e tutto il suo ambiente, con un saluto al suo editore Enrico
e alla giovanissima inesperta redattrice Olga, che nel libro rappresenta la
parte ancora sognatrice di chi lavora con i testi scritti e l’editoria. E
ancora tanto, tanto di più, poiché Alice Basso è una giovane scrittrice preparata,
attenta e capace, e un essere umano molto aperto, disponibile, intelligente,
vivace. Non mi basta un post per descriverla, per cui lancio solo queste parole
per invitarvi a leggere i suoi libri, se non lo avete ancora fatto, e a
informarvi sui suoi prossimi appuntamenti con noi del Blog e di Bolla e
Fantasia. Non è certo finita qui…
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