giovedì 25 ottobre 2018

Giuse Alemanno – Come belve feroci

LoreGasp

… forse anche peggio. Era da qualche tempo che non leggevo un libro così, di quelli che mi spingono a spiegare a fondo i motivi per cui mi è piaciuto, pur detestando ogni riga, ogni personaggio.
Come belve feroci è l’ultimo romanzo di Giuse Alemanno, ed esce oggi per Las Vegas Edizioni, nella collana I Jackpot.

Siamo a Oppido Messapico, in provincia di Taranto, una domenica mattina, nella masseria di proprietà della famiglia Sarmenta. Nell’ora solitamente dedicata al pranzo famigliare, viene consumato un massacro abietto, le cui vittime sono Paolo e la moglie Enza Sarmenta. L’orrendo assassino è Costantino Rochira, piccolo boss locale, spalleggiato da due suoi tirapiedi. È lì come inviato da qualcuno più potente e più pericoloso, per regolare i conti, e anche per mettere in atto una sua meschina vendetta personale.

Il risultato, però, non è quello auspicato. Al massacro sfuggono il pericolosissimo figlio adolescente dei Sarmenta, Massimo (con un soprannome estremamente eloquente, “Mattanza”), e il fratello di Paolo, Vittorio, e la sua famiglia: la moglie Mimma e il figlio Santo. Costantino Rochira è un sadico meschino, ma non troppo brillante di testa. Ed è uno che non si sa controllare.

martedì 23 ottobre 2018

Matt Haig – Come fermare il tempo

LoreGasp


Ho sempre avuto un debole per i romanzi che avevano a che fare con il tempo, soprattutto quando si tratta di andare indietro. O per una regressione tramite ipnosi, oppure per un superpotere o per semplice immortalità, come Highlander. (Ricordate il film, con Christopher Lambert?)

Quando ho letto il titolo e la sinossi, pensavo che si trattasse dell’avventura di un ennesimo immortale, magari ispirata proprio al film appena nominato.
Si è rivelato, invece, qualcosa di più originale. E anche la lettura ha rivelato aspetti originali di un tema già affrontato in tante salse, lingue e maniere.

È la storia in prima persona di Tom Hazard, nato Estienne Thomas Ambroise Christophe Hazard, il 3 marzo 1581, in Francia, in un piccolo castello di proprietà dei suoi genitori. A causa di scontri religiosi (è il periodo controverso della repressione degli ugonotti), la famiglia ripara in Inghilterra, nel villaggio di Edwardstone nel Suffolk. Fin qui nulla di particolare. A parte il fatto che, ai giorni nostri, Tom è ancora vivo per raccontarci la sua storia.

lunedì 22 ottobre 2018

Luisella Ceretta – L’incontro con l’autrice e i suoi noir italiani

LoreGasp

Sabato scorso, il 20 ottobre, alla Biblioteca Comunale di Rosta si è tenuto il consueto Incontro con l’autore, organizzato da Bolla e Fantasia, il Blog Del Furore Di Aver Libri e il Comune di Rosta, che ci ospita sempre con grande generosità.

Una tinta di noir per il primo incontro autunnale di libri, con Luisella Ceretta, autrice che già conosciamo da diverso tempo, grazie al suo 1982 Viaggio nel tempo, edito da Spunto Edizioni, e dalla sua partecipazione sempre molto attiva a diverse iniziative che ruotano intorno ai libri. Potrete vedere tutte le foto dell’incontro nelle pagine di Bolla e Fantasia e Del Furore Di Aver Libri.

Luisella è un’autrice in grado di passare con agio dalla narrazione fantastica (e anche storica, perché esistono titoli precedenti al 1982 molto interessanti) a quella fosca del noir, risvegliando emozioni e interessi diversi, con il suo stile sempre preciso e scorrevole.

giovedì 11 ottobre 2018

Chiara Pilat – Io sono Egea – Alieni e trasformazioni

LoreGasp


Qualche giorno fa ho pubblicato sulla pagina Facebook del Blog una variante della Cintura di Orione in Libri: quella che raccoglie tutti i libri che ho letto recentemente e che attendono un passaggio scritto sul Blog. Uno di questi è Io sono Egea, di Chiara Pilat, pubblicato da Edizioni Convalle. Ho potuto incontrare e conoscere Stefania Convalle, titolare e scrittrice, all’ultimo Salone del Libro #salto18 (e rieccolo). Stefania è una donna versatile e molto in gamba: potrete rendervene conto nel momento in cui guardate il suo catalogo, la seguite nel suo gruppo Facebook (Le Lettrici e i Lettori di Stefania Convalle), e leggete il suo blog.

Se vogliamo catalogare Io sono Egea, di Chiara Pilat, potremmo dire velocemente che si tratta di fantasy. Nel momento, però, in cui entriamo dalla porta del libro, cogliamo che è molto di più.
Siamo sulla Terra, nello stato americano del Maine. Egea è una ragazza giovane, di diciotto anni. La sua età fisica è molto bassa, ma non quella interiore: una malattia cardiaca, che le limita di parecchio la vita sociale che normalmente si avrebbe, la costringe a poche passeggiate nella natura, pochi incontri con gli amici, e libri da leggere. Dopo infinite terapie, mille rapporti con i medici, Egea non nutre tante illusioni sulla propria guarigione e sul fatto di vedere ancora molti altri giorni davanti a sé.
Fino ad una notte.

Egea non riesce a dormire, si affaccia alla finestra della sua stanza e vede sfrecciare un bagliore intenso nel cielo: un corpo celeste avvolto dalle fiamme che si schianta tuonando nel bosco vicino! Una tentazione irresistibile: il suo cuore malato passa in secondo piano, e la ragazza si precipita, letteralmente, a cercare il luogo della caduta.

Un asteroide? Un pezzo di stella, di Luna letteralmente piombato dal cielo quasi sulla sua testa? Aiutandosi con la torcia dello smartphone, Egea arriva ad una scoperta incredibile: un oggetto ovoidale, rosso, grande quanto la sua stanza, conficcato in un cratere, emanante uno strano gelo. Oh, qui c’è molto di più. Non è un semplice asteroide. La sua sorpresa cresce a dismisura quando l’oggetto si apre e lascia emergere una figura. Altissima, dalle forme umanoidi, la pelle bianca come porcellana e gli occhi d’oro pulsante, un’aliena esce allo scoperto davanti ad una terrorizzata e ammutolita Egea. Non riesce ad accennare un movimento, i suoi occhi seguono attenti e strabiliati le mosse della creatura che allunga una mano verso di lei e… vertigini, risucchio, buio.

Dopo qualche minuto di spaesamento, Egea riapre gli occhi, comincia a muoversi e… oddio, oddio. Qualcosa non va. Il suo campo visivo inquadrano un paio di braccia lunghe e bianche quanto la porcellana, un paio di gambe assolutamente chilometriche, uno strano abito fatto d’oro. Non lo inquadrano solo. Gli occhi le stanno dicendo che quelle braccia, quel corpo alieno sono suoi, adesso.
Alzando lo sguardo, Egea vede se stessa, quella che ha sempre visto e riconosciuto come se stessa, guardarla con una strana espressione sogghignante (no, quella non è tipica sua) e allontanarsi.

L’aliena ha scambiato i corpi! Egea è nel corpo dell’aliena, e lei nel suo!


sabato 6 ottobre 2018

Mariapaola Perucca – Rivelazioni incrociate – L’invito del cruciverba

LoreGasp


Mariapaola Perucca: la conoscete poiché è titolare della casa editrice Spunto Edizioni di Buttigliera Alta, nella valle di Susa che si allunga poco fuori Torino, verso nord, la Sacra di San Michele. I libri del suo catalogo (www.spunto.info) offrono storie belle, originali, dense, curate, così come altrettanto curato è l’aspetto dei volumi, stampati con qualità e con copertine sempre allettanti e seducenti. Se mi soffermo a pensare, la rispecchiano in pieno.
Li avete visti passare spessissimo nel blog, soprattutto grazie alle recensioni di Simona, di cui è molto amica.
Se con il suo catalogo editoriale abbiamo imparato a conoscere l’aspetto lavorativo e culturale di Mariapaola, con il suo romanzo Rivelazioni incrociate, uscito il 5 ottobre, ci addentriamo nel suo mondo interiore. Mi viene da pensare che non è nemmeno una piccola parte di quello che c’è ancora da esplorare, e del resto questo è l’ultimo romanzo di Mariapaola. Andate a ritrovare gli altri: La casa di Linda e Inconsapevole erede.

Ora siamo alle Rivelazioni incrociate: se vi aspettate folgorazioni sulla via di Damasco, o colpi di scena all’americana di esposizioni di identità varie (Luke, sono tuo padre! Tanto per capirci), siete su una strada diversa e più movimentata.

Qui, in questo romanzo siete lo stesso in movimento, ma dentro voi stessi, soprattutto. Percorrerete delle tappe (guardate l’indice e i titoli dei capitoli) di un viaggio in cui scoprirete, vi meraviglierete e vorrete saperne di più.

Non siete soli, qui. Mariapaola vi affianca, oltre alla sua voce, due giovanissimi protagonisti, e le loro famiglie: Giorgio e Stefania, grandi amici, studenti universitari di architettura del paesaggio (bellissimo indirizzo, questo), che vivono ad Avigliana, grosso centro importante della Valle di Susa. Giorgio è un ragazzo riflessivo, d’altri tempi. Studioso, rispettoso, amante del divertimento com’è tipico della sua età, ma con una testa matura e da grande ricercatore. È un ricercatore, Giorgio. Ricerca i significati di se stesso, della sua vita, del mondo che lo circonda. Si può dire che cerchi IL significato principale, quello che prima o poi arriva a bussare alle porte di tutti, soprattutto dei più sensibili, di coloro che non si accontentano: qual è il significato della vita?

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