sabato 31 gennaio 2015

Piccole e grandi scoperte#9 - Spunti di lettura

La libreria per me è sempre stata un luogo magico; nel mio cassetto dei sogni ho sempre sperato che il mio futuro fosse lavorare in una libreria uguale a quella in cui sono sempre entrata per anni. Un posto non troppo moderno, e perché no, anche un po’ polveroso, dove trovare una persona che in un qualche modo sappia incanalarti verso il libro giusto, che sappia darti il suggerimento per stuzzicare la fantasia orientandomi verso un titolo invece che verso un altro. Magari un po’ restrittivo ma nel mio mondo questa  è la mia idea di libreria, verso la quale cerco di ispirarmi ogni giorno per migliorare la mia.
Precisato questo, ho deciso di perdermi e dare rilievo all’iniziativa che Giuseppe Culicchia ha presentato la settimana scorsa su Tuttolibri: per dieci settimane un libraio indipendente o non  indipendente consiglierà tre titoli in cui crede o ha creduto.
I primi tre titoli arrivano da un libraio indipendente torinese e sono:

ARCANO 21 di LUCA RAGAGNIN : "Arcano 21" è la cronaca a posteriori di un "viaggio" nel meraviglioso mondo delle librerie viste dal di dentro. Un libraio di lungo corso narra la sua discesa negli inferi del micromondo del mercato librario con tutta la teoria di personaggi grotteschi ed esilaranti, situazioni raccapriccianti e surreali, visioni del mondo e identità di varia natura. Davanti agli occhi sfilano la libreria "alternativa" e culturale, poi quella della cooperativa universitaria, e poi, perché no, la bancarella cittadina, la libreria "di servizio" per gli studenti, e anche la libreria di catena. E nella testa del narratore tutti i personaggi più amati della letteratura mondiale, da Don Chisciotte a Siddharta a Don Ciccio Ingravallo, che si incontrano e dialogano l'un con l'altro restituendo di volta in volta un punto di vista decisamente peculiare sugli eventi narrati. Immagini mentali ma forse no, i personaggi si fanno a tratti più reali del reale: il loro intervento scompone il susseguirsi lineare degli eventi, e insieme contribuisce a legare gli avvenimenti e le conseguenze su un piano meno concreto, dove regnano l'ironia e la satira. E poi, d'improvviso, ecco che il lettore viene guidato da un terzo filo, che percorre e tocca ogni pagina: per tutto il romanzo, seguiamo le vicende di un glicine, che nasce e sboccia, e il cui destino è legato saldamente a quello del protagonista.

L’INVENZIONE DELLA MADRE di MARCO PEANO: Questa è una storia d'amore. Si tratta dell'amore più antico e più forte, forse il più puro che esista in natura: quello che unisce una madre e un figlio. Lei è malata, ha poco tempo, e lui, Mattia - sapendo che non potrà salvarla, eppure ostinandosi contro tutto e tutti - dà il via a un'avventura privatissima e universale: non sprecare nemmeno un istante. Ma in una situazione simile non è facile superare gli ostacoli della quotidianità. La provincia in cui Mattia abita, il lavoro in videoteca che manda avanti senza troppa convinzione, il rapporto con la fidanzata e con il padre: ogni aspetto della sua vita per nulla eccezionale è ridisegnato dal tempo immobile della malattia. Un rifugio sicuro sembrano essere i ricordi: provare a riavvolgere come in un film la memoria di ciò che è stato diventa un esercizio che gli permette di sopportare il presente. Ma è davvero possibile sfuggire a se stessi? In questo viaggio dove tutto è scandalosamente fuori posto, è sempre il rapporto con la madre a far immergere Mattia nella dimensione più segreta e preziosa in cui sente di essere mai stato. Raccontando di questo 'everyman', Marco Peano ridà senso all'aspetto più inaccettabile dell'esperienza umana: imparare a dire addio a ciò che amiamo.

OGNI ALTRA VITA. STORIA DI ITALIANI NON ILLUSTRI di PAOLO DI STEFANO: C'è chi vende uova dopo la guerra e chi usa la stoffa dei paracadute per cucire gonne. Chi fugge dall'Italia per fare fortuna all'estero e chi se ne va per scampare a un padrino violento. Ci sono donne che si buttano con l'elastico dai ponti e ragazzi che cadono da una finestra per non rialzarsi più. Partigiani e sarte, minatori e cameriere, maestri di scuola. Madri, padri, figli, figlie. E poi c'è uno scrittore, Paolo Di Stefano, che legge i diari o ascolta le parole di questi italiani non illustri - forse assurdi agli onori o ai disonori della cronaca per lo spazio breve di un'indignazione, ma poi subito dimenticati - e restituisce loro la voce che avevano smarrito, o di cui erano stati privati. Dalla Sicilia arcaica e pietrosa delle guerre mondiali alla Milano grigia ma bella di oggi, Di Stefano racconta di innamoramenti e matrimoni, di bombe che cadono dal cielo e di battaglie che si combattono in famiglia; di litigi, incomprensioni, rotture; di piccole rivincite e grandi rivoluzioni del costume. Il ventennio fascista, gli anni sessanta e settanta delle proteste studentesche, e poi i decenni a noi più vicini, quelli in cui la Storia si fa storia, cronaca o memoria commossa di chi c'era e ricorda chi invece non c'è più.


In attesa del prossimo libraio e dei prossimi titoli ….. Buone letture.

sabato 24 gennaio 2015

Piacere, io sono Gauss - Guest Post#21

Anche questa volta ho deciso di perdermi nel mondo dei bambini. Quello che vi sto presentando è uno spassosissimo libro scritto da un quasi adolescente. Un libro per adulti che prendendoci per mano, ci fa attraversare la vita di un bambino con tutte le sue gioie e i suoi dolori, le sue salite e le sue discese, i momenti tristi e quelli felici.
Gauss è un bambino come tanti, che vive con la mamma, la nonna e la sorella maggiore, ma ha un problema che nessuna delle tre donne vuole aiutarlo a risolvere: rivelargli chi sia il suo vero padre biologico.
Partendo dal compito scolastico assegnato agli alunni "scrivi il tuo albero genealogico" iniziamo il nostro percorso nella vita del piccolo Gauss. I litigi in casa, i giochi con i compagni, la sua grande amica Azzurra.
Allegria e commozione altalenanti scorrendo le righe e girando le pagine ... sì, ammetto che mi sono anche scese le lacrimucce.
Raccontato in prima persona, mette in riga il mondo degli adulti con una semplicità disarmante che solo l'ingenuità e l'arguzia di un bambino possono fare. Il racconto di Gauss fa capire quanto la vita sia una cosa bella da vivere con semplicità .
Un fanciullo disposto a tutto per arrivare al suo obiettivo e, come scrive qualcuno, i suoi principali nemici nella vita sono l'ipocrisia e l'inadeguatezza degli adulti ad affrontare quanto di più semplice possa esistere: la realtà.

Leggete questo libro senza aspettarvi nulla, senza analizzarlo; percepitelo, gustatelo e amatelo con semplicità, quasi fosse una boccata di ossigeno: Silvia Tesio sarà brava a farvi capire il perché di questo racconto. Grazie alla mia amica Abbru per aver messo questo libro tra le mie mani e grazie tante anche a Gauss.

mercoledì 14 gennaio 2015

L'angolo dei nani e dei giganti#9 - La bambola che imparò ad amare

Eccomi qui a raccontarvi questa nuova avventura. Nelle festività natalizie la mia fedele fonte di ispirazione “Il Libraio”, mi ha lasciato un po’ di sassolini da seguire, sparsi tra e-mail, notifiche, newsletter e facebook. Uno di questi sassolini parlava di questo bel libro, che inizialmente ho dovuto mettere nella lista dei desideri per mancanza di tempo, ma che poi ho divorato appena la copertina è giunta tra le mie mani.
Scritto con semplicità e chiarezza, solo come un bambino può immaginarsi di poter fare. Protagonisti, una bambina Nina, la sua bambola Minimè, e diversi giocattoli comprati al mercatino delle pulci. Capitoli brevi, che possono essere letti ai più piccoli come una storia nuova, ma con stessi protagonisti tutte le sere, con una morale su cui riflettere man mano che le pagine scorrono e il racconto si chiude.
E’ stato bello tornare bambina, ritrovarmi a parlare con i miei giocattoli, a sentire in qualche modo nella mia fantasia le loro risposte. Libro delicato, se penso alle parole lette mi immagino come una piuma alla scoperta del mondo della fantasia.

Solo l’ingenuità, la purezza, l’innocenza di un bambino possono insegnare a noi adulti tutte le meraviglie del mondo, e le emozioni con tutte le loro sfumature, tanto da portare una bambola a desiderare di avere un cuore vero.

sabato 10 gennaio 2015

Piccole e grandi scoperte#8 - Inizio 2015 con il botto ... novità arrivate!

Eccomi tornata dalle vacanze natalizie … le mie continue ricerche, vi segnalano questi libri usciti e di prossima uscita, di grande interesse (internet e giornali continuano a essere le mie muse ispiratrici):

La relazione – Andrea Camilleri
Un romanzo ad altissima tensione, giocato sul sottile confine che separa la verità dall'apparenza, la giustizia dal torto , l'onestà dalla perdizione. La relazione burocratica e quella tra un uomo e una donna finiscono per intrecciarsi, come la paura e il desiderio, in un romanzo più che mai attuale ma che è al tempo stesso la parabola senza tempo di un uomo solo di fronte all'invisibile ragnatela della corruzione.

Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa – Mario Calabresi
Il ritorno dell’inconfondibile voce Mario Calabresi che ci racconta le storie di Gigi e Mirella, di Elia e della sua lampara, che ogni notte prende il largo dal porto di Genova, o quella di Aldo che rimette in moto le pale del mulino abbandonato della sua famiglia. Storie di giovani di ieri e di oggi, che hanno saputo guardare avanti con coraggio, ragazzi italiani che non hanno avuto paura di diventare grandi. (approfondimenti alla pagina http://www.lastampa.it/2015/01/03/cultura/le-conseguenze-di-una-lista-di-nozze-IHE0ZGTL6T6gH5LXnNPLLJ/pagina.html)

Numero zero – Umberto Eco
Il grande ritorno di Umberto Eco con un perfetto manuale per il cattivo giornalismo che il lettore via via non sa se inventato o semplicemente ripreso dal vivo. Una storia che si svolge nel 1992 in cui si prefigurano tanti misteri e follie del ventennio successivo, proprio mentre i due protagonisti pensano che l’incubo sia finito. Una vicenda amara e grottesca che si svolge in Europa dalla fine della guerra ai giorni nostri.

Una più uno - Jojo Moyes
Quella di Jess è una famiglia piuttosto problematica. Finché un giorno incontra Ed, un uomo affascinante e sconosciuto, in crisi nonostante il suo successo. I due non si conoscono e hanno ben poco in comune. Fatta eccezione per quello che entrambi vogliono. Forse, grazie proprio alle loro differenze, c’è molto che ognuno possa insegnare all’altro. Per esempio, che uno più uno potrebbe anche non fare due…

Io sono il messaggero – Markus Zusak
Dall'autore del libro più venduto del 2014 ("Storia di una ladra di libri"), un romanzo ricco un’ironia poetica. Con il suo stile unico, Markus Zusak racconta la vita di persone normali, comuni, e lo fa come se le loro storie fossero straordinarie. Anche la più ordinaria delle esistenze acquisisce grazie a lui un tocco speciale. Basta un piccolo gesto

venerdì 9 gennaio 2015

Il custode delle anime – Ehm. Quali anime?

…è la prima domanda che mi sono posta, una volta chiuso il libro: davvero non riuscivo a ricordare di chi fossero le anime del titolo. Scrivo un post velocissimo perché già Marzia aveva presentato il romanzo nell’Amanita, e ora sono più che concorde sulla sua opinione. Io aggiungo le mie personali e veloci impressioni. Come thriller, mi è sembrato già visto. Il protagonista, l’uccisore seriale e spietato di alcuni sacerdoti e prelati in una Torino alquanto bizzarra, è un essere umano distrutto dal dolore e dalla rabbia per aver perso la propria famiglia. La perdita di quello che era veramente l’unica luce nella sua vita lo porta a dichiarare una guerra spietata e rabbiosa, del tutto personale, verso alcuni uomini ma soprattutto verso Dio, reo di averlo punito atrocemente per aver esercitato il suo sacrosanto diritto al libero arbitrio. Il tema non è particolarmente nuovo. E il modo in cui viene sviluppato, nemmeno. C’è qualcosa, nello stile di Bonfiglio, che rimane incompiuto, in certi momenti, e forzato, in altri. Lo stesso serial killer, con la sua rabbia cieca e distruttiva, appare forzato, come se non credesse fino in fondo nel suo desiderio di vendetta. I dialoghi tra i personaggi sembrano artefatti, allo stesso modo. Quello che ho considerato molto interessante, e che mi spinge, nonostante tutto, a leggere altro di Bonfiglio, è l’accenno a Rol, che nel romanzo compare diverse volte, e la presenza di libri dedicati a questo personaggio altamente contraddittorio, e al lato oscuro e magico di Torino. Si parla da sempre del fatto che questa città sia il punto d’incontro tra i due triangoli di magia bianca e nera, al punto da creare anche leggende e favole più o meno nere. Non ho mai dato troppo peso a questo tipo di discorsi, poiché non mi sono mai sincerata di persona che fosse così, e penso che continuerò a tenermi lontana da certi ambienti, vista la mia totale e pericolosa inesperienza. Nel corso degli anni, tuttavia, mi sono resa conto che questa città si nasconde dietro un’apparenza grigia, dimessa, “negli standard”. Come se volesse dire “non ho niente di particolare da offrire” a chi la guarda per la prima volta. Se si spinge un po’ più a fondo lo sguardo, però, si notano tanti piccoli particolari bizzarri, tanti angoli che si accendono di luci, e l’atmosfera si fa più attraente e misteriosa. In questa città c’è da sempre molto di più di quello che permette di vedere. E questo si riassume perfettamente qui: “Secondo alcuni esperti, Torino vivrebbe quotidianamente in bilico tra bene e male, con energie contrapposte tra loro, capaci di mantenere questa città in perfetta e continua armonia, su un’ipotetica bilancia occulta e misteriosa”. (Maurizio Bonfiglio, Il custode delle anime, Edizioni Zero01 pag. 184)

domenica 4 gennaio 2015

Scrittori Made in Campania - Nuova rubrica del blog

Come ho anticipato nel mio primo post del 2015, quest'anno il blog Del Furore di Aver Libri si arricchisce di una nuova rubrica, tutta dedicata agli scrittori Made in Campania. L'idea è nata dalla conoscenza comune con Kristina Stella di uno scrittore-non scrittore campano, Paolo Trombaccia Errico, che ormai sta diventando ospite fisso del blog. Nella sua rubrica radiowebfonica WeekendOut, in onda il martedì sera ore 21,00 su Radio Piazza Live (collegatevi! E' un caldo ORDINE-CONSIGLIO), Kristina presenta, insieme a Lucia Mancino e Giulia Scotto Di Carlo, il meglio degli appuntamenti culturali e interessanti Made in Campania. I libri sono una pietra basilare della cultura, e perché non parlarne? E chi, guarda caso, aveva aperto un blog di libri e, tra gli svariati volumi letti, annoverava proprio una delle opere del summenzionato scrittore, guarda caso campano? Dalla prima conversazione, nasce la collaborazione che unisce Nord e Sud Italia: la Lettrice Furiosa nonché scrivente, si collega telefonicamente il martedì sera poco dopo le 21.00 e parla di un libro opera di uno scrittore rigorosamente campano. Questo mi ha dato l'occasione di scoprire perle e novità autentiche, che ora trasferisco su bit nel blog, facendone un appuntamento fisso, al pari di quello della webradio. Restate sintonizzati, le sorprese sono appena iniziate...

sabato 3 gennaio 2015

L'isola delle farfalle - Guest Post#20

Ultimamente sto sperimentando autori che per me sono autentiche novità, e ci sto prendendo gusto.
Il libro appena terminato, nella mia classifica, si piazza come un buon scritto. Per puro caso mi sono persa nel suo titolo e quindi mi sono imbattuta in una storia d’amore, ma non di quelle mielose che annoiano, una di quelle che nascono nel passato, e qui parliamo del 1888, e si rispecchiano nel presente: anno 2008.
I cambiamenti di epoca nella lettura non infastidiscono, li ho trovati sempre chiari e precisi, tengono un po’ in suspance e attaccati al libro.
Una giovane donna, alla caccia di un segreto di famiglia, deve seguire indizi lasciati in giro dalla sua ultima zia, che sul punto di morte le affida questo incarico. Ambientato a seconda del piano temporale tra Germania, Inghilterra e Sri Lanka.
La descrizione delle piantagioni da tea, delle case coloniali, della lavorazione di questa importante e raffinatissima pianta è spettacolare, tanto di aver voglia di partire immediatamente per trovarsi in mezzo a quegli interminabili tappeti di velluto.

Lettura soft, ma incalzante, scrittura scorrevole. Un buon libro per qualche ora di relax 

venerdì 2 gennaio 2015

Anno nuovo, post nuovo - Grazie!

Voglio iniziare il 2015 ringraziando. (e scusandomi per l’immensa originalità profusa nel titolo) E la lista di persone da ringraziare è davvero lunga, lunghissima. Innanzitutto, tutti coloro che continuano a seguire il blog, che da metà anno 2014 in avanti ha cominciato ad assumere un’andatura a balzelloni…per intera mia responsabilità. Avendo iniziato un’attività lavorativa altamente “dispendiosa”, in quanto ad energie e tempo impiegati, mi sono trovata ad avere molto meno tempo di prima per leggere e, di conseguenza, scrivere. Fortunatamente, ho due socie molto attive e altrettanto furiose nella lettura, che non hanno mai mancato di tenere vivo il blog con le loro letture: Simona, che oltre a leggere si occupa di cercare i titoli nuovi, le piccole grandi scoperte e le novità per i piccoli lettori in crescita. E Marzia, che con la sua bella Amanita rossa ci ricorda che non tutti i libri sono belli, meravigliosi e sublimi come un certo spirito del tutto acritico vorrebbe farci accettare. E ultimamente aggiungo anche un’altra “socia”, che si sta occupando di far conoscere il blog molto attivamente in Campania: Kristina Stella, che con la sua trasmissione radiofonica WeekendOut, insieme a Giulia Scotto Di Carlo e Lucia Mancino, mi dà la possibilità di parlare di libri, soprattutto di letture “Made in Campania”. E’ una bellissima occasione per ampliare i propri orizzonti libreschi, dato che ogni settimana parlo in (web)radio di libri di autori campani…e ho scoperto vere e proprie perle. Prossimamente il blog se ne arricchirà, aggiungendo una rubrica ad hoc per questi autori. Tra questi, troviamo Paolo Trombaccia Errico, l’autore de La leggenda del ragazzo che scoprì i prodigi del Ganoderma e de La casa illuminata dal vento, uscita appena due giorni prima di Natale. In ogni caso, martedì sera alle 21.00, collegatevi al pc, cliccate sul link RadioPiazza Live (e questo è relativo all’ultima puntata del 2014, di martedì 30 dicembre) e ascoltate questo trio di fanciulle briose e inarrestabili, che vi informano su tutto il meglio che c’è da vedere e vivere in Campania. Soprattutto se abitate dalle parti di Procida e Monte di Procida: non potete ignorarlo, ora che lo sapete. E non dovete: la perdita sarebbe incalcolabile.
Con queste premesse, non mi resta che augurare a tutti di rimanere sintonizzati: leggeremo ancora tanto, tanto, tanto!

Grazie!
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