venerdì 2 novembre 2012

Il simbolo perduto – Luoghi di potere


Messi nuovamente da parte vampiri, licantropi, streghe, Halloween e consimili, è il turno di un autore che si è principalmente dedicato a “cose strane”. Abbiamo anche noi una certa coerenza, sì. Dan Brown divenne famosissimo anni fa con il suo Codice da Vinci, scatenando anche una serie di polemiche non indifferenti. Del resto, andava a toccare la chiesa cattolica e anche alcuni dogmi di fede, per cui non poteva sperare di non suscitare almeno un blando rimprovero. Se dovessimo riassumere in “tags”, secondo lo stile web 2.0 così diffuso ormai, possiamo indicare: Santo Graal, Maddalena, Templari, Louvre. Dopo quel vespaio, Dan Brown ne sollevò un altro, con Angeli e Demoni, prendendo di mira la Santa Sede e l’elezione pontificia. Poiché vengono raccontati diversi particolari della vita all’interno del Vaticano, e qualcuno dei suoi riti, che normalmente dovrebbero essere tenuti segreti, mi ha sempre incuriosito la domanda: ma se solo chi lavora in Vaticano, e in certi luoghi, è a conoscenza di queste cose, lui, Dan Brown, come ha fatto a saperle? Domanda senza risposta, immagino…a meno che un giorno non arrivi a conoscere io lo scrittore, direttamente!
In ogni caso, in attesa di scambiare quattro amichevoli chiacchiere con Dan sulla sua bizzarra produzione editoriale, ho visto che anche con questo libro l’autore non si è discostato molto dalla sua linea consueta. Non ama le cose comuni, alla luce del sole, in bella vista. Questa volta, il suo personaggio principale, il professor Robert Langdon, che aveva già avuto un bell’assaggio di vita pericolosa nei due libri precedenti,  viene tirato per i capelli in una vicenda complicatissima e misteriosa, che si svolge a Washington, nientemeno che al Campidoglio. Dan Brown non ama nemmeno i posti cosiddetti banali, normali, tranquilli, tipo un qualsiasi ufficio di una qualsiasi azienda, un parco giochi, un condominio di periferia, una scuola elementare di quartiere. No, non per lui. O si tratta di Vaticano, Museo del Louvre, ambasciate americane, il Campidoglio ed una serie di altri edifici di potere, oppure non li prende nemmeno in considerazione. In questo caso, Robert Langdon deve andare a tenere una conferenza al Campidoglio, invitato all’ultimo momento da uno dei suoi potentissimi amici, Peter Solomon, che è anche un affiliato di alto livello alla massoneria. Dall’inizio, si capisce quasi subito che il professore sta per infilarsi allegramente in un ginepraio di proporzioni colossali.

4 commenti:

  1. Dan Brown… dici quel cuoco di scarsa abilità, capace di “cianfrugliare” ingredienti per ottenere minestroni pseudo-intellettual-esoterici-culturali? Ho letto Angeli e demoni e Il codice da Vinci per esigenze parrocchiali (detto fra noi: mi ha dato l’ennesima prova dell’ignoranza di parecchi cattolici sulla loro stessa religione NB: ho usato consapevolmente il termine religione e non fede). Libri stra-dimenticati, senza alcun rimpianto.
    Prima domanda: ha l’orologio di Dumbledore (alias Albus Silente), colui? Quanto cavolo durano le sue notti? Ti spara tutto quell’accumulo di fatti più o meno verosimili in una manciata di ore.
    Seconda domanda: mi ricordi quali riti segreti descrive? Per il punto sopra, è difficile ricordare i dettagli.
    Terza domanda: ha mai imparato a scrivere (ammesso e non concesso che abbia imparato) e dove? Sei sommerso da troppe informazioni per pensare e per capire che quell’abbondanza copre una carenza immensa (è un ossimoro, questo?).
    Quarta domanda, ma per te, Loredana:
    dopo vampiri, licantropi e streghe,
    dopo l’elogio degli annusatori di libri (presente!),
    dopo il book-river…
    dedicare un post ad un normalissimo libro di ricette, che so…torte e biscotti?

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    Risposte
    1. Allora, andiamo con ordine...non penso abbia l'orologio di Dumbledore, ma si comporta come l'avesse. I giorni e le notti durano sempre di più del normale.
      A memoria, descrive una serie di rituali delle giornate di preparazione dei candidati al soglio pontificio.
      Scrive molto di fretta, e punta molto sul sensazionalismo e sulla suspence. Mi è saltato agli occhi più facilmente leggendo questo libro.
      E ora veniamo a me...un libro di ricette, dici? In questi giorni pensavo proprio ad un libro di ricette molto particolare, che ho letto anni fa, "Come l'acqua per il cioccolato", di Laura Esquivel. Quello potrebbe rientrare un giorno...:-D
      E poi ci sono ancora tanti personaggi carini da esplorare. Geishe, monaci, sirene, angeli. Sono tutti lì che aspettano pazientemente in anticamera...

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  2. Risposte
    1. Ottimo! Ancora qualche post di pazienza, e arrivano anche loro...:-D

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