Libri, vino, vigne, Fedor Dostoevskji, noir, Antonio
Mesisca. Sono gli ingredienti di una bellissima serata di Aperò letterario,
tenutasi venerdì 26 maggio presso l’Azienda Vitivinicola Prever di Villarbasse,
organizzata da Bolla e Fantasia, il Blog Del Furore Di Aver Libri, e la casa
editrice Scrittura e Scritture di Napoli, che ha inviato, in sua
rappresentanza, uno dei suoi autori più originali, Antonio Mesisca.
Conoscete già Nero Dostoevskji, di cui Simona ha parlato
qui.
Non conoscete ancora Antonio Mesisca, che lo ha creato?
Potrei dire “peccato!” con aria disdegnosa, ma ne approfitto per dirvi che se
anche avete perso l’occasione di ieri, ne arriva un’altra l’11 giugno, quando l’Azienda
Vitivinicola Prever ospiterà di nuovo l’associazione Bolla e Fantasia e il Blog
Del Furore Di Aver Libri, insieme ad un gruppo di autori, tra cui ci sarà
proprio Antonio Mesisca, che formeranno uno stuzzicante Salottino in Vigna.
Scoprirete un talento di scrittore. E un uomo intelligente,
ironico, pronto a fare sul serio e a sdrammatizzare, a schermirsi e a mostrare,
con gentilezza e umorismo, il suo sapere. La conversazione con gli autori
arricchisce sempre, ma in questo caso devo dire che amplia: orizzonti, spirito,
atteggiamento. Se poi questa viene condotta tra persone piacevoli, all'interno
di una cornice a dir poco spettacolare come l’Azienda Vitivinicola Prever, il famoso cerchio riceve l’ancor più famosa quadratura.
Quello potrebbe essere il ritratto veloce di Antonio Mesisca, l’autore
di un libro altrettanto veloce, fulminante e intenso come uno sparo. E non solo perché in
copertina un uomo in nero punta la canna di una pistola direttamente in faccia
al lettore. E nemmeno perché il lettore se la ritrova ancora davanti agli occhi
nella prima pagina, diventando testimone del delitto principale del libro (No,
l’autore non ha ancora pensato ad eliminare fisicamente i suoi lettori… non
sembra un’operazione di marketing convincente ed efficace, soprattutto).
Da quella prima scena di sangue parte a cascata una serie di
eventi in catena, pieni di equivoci, fraintendimenti, disgrazie, salvataggi
insperati, rovesciamenti di posizione che lasciano senza fiato. Allenatevi un
po’, prima di leggere il libro, altrimenti non reggete il ritmo.
E' uno di quei libri che tengono allerta l'attenzione, e che servono nei momenti in cui si è bassi di attenzione, svogliati, tendenti alla lentezza. Le battute ironiche, sarcastiche e un pure un po' bast... ehm, sardoniche vi scatenano il sorriso e la risata, ma non fate in tempo a finirle perché dovete concentrarvi su quello che viene dopo, e occhio! Non perdete troppi particolari, subito... anche perché non riconoscerete quando l'autore ve li ripropone, da un altro punto di vista.
Lasciate perdere ricostituenti, integratori, bevande energetiche, così come imponenti gialli con deduzioni sviscerate e lunghe cacce estenuanti ad un assassino in ombra. Se volete una sferzata di energia in forma libresca, dovete procurarvi una copia di Nero Dostoevskji.
E se siete appassionati dell'autore russo, scoprirete che, a distanza di oltre cent'anni, questa figura di scrittore classico dalla vita disastrata, può ancora diventare il nume tutelare (nonché catalizzatore) di una storia nera nera e italiana.
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