In questa estate di caldo africano fuori latitudine, ci
vogliono brividi. Oltre a quelli dati da cubetti di ghiaccio, gelati o
condizionatori tenuti a temperatura frigorifero, aggiungo quelli provocati dalla
lettura.
Per questo, ecco farsi avanti un commissario di polizia. E
già il suo ruolo fa venire i brividi… soprattutto se non si è proprio così a
posto con la coscienza. In questo Blog ne sono sfilati tanti, di provenienza
diversa da tutta Italia e ancora se ne vedranno tanti, ma finora quasi nessuno
di Torino.
Il Commissario De Nicola è il nuovo tutore dell’ordine a
presentarsi ai lettori del Blog, protagonista di Un martedì di pioggia e altre storie, pubblicato da Golem Edizioni,
e dei precedenti romanzi di Lionello Capra Quarelli: uomo di bella presenza, di
aspetto curato, intelligenza pronta e carattere che prende fuoco piuttosto
facilmente… ma solo in casi sporadici. Quando è con l’affascinante fidanzata
Maria, poliziotta dislocata all’Ufficio Stranieri, che contribuisce a
stemperargli gli orrori visti durante il giorno, e quando vuole scuotere a
fondo i malviventi che ha già individuato come colpevoli, e che tentano la
carta della resistenza e dell’arroganza per scampare all’arresto.
Come dicevo, questo libro è costruito in quattro racconti,
indipendenti l’uno dall’altro, animati e attraversati dal commissario e dal suo
gruppo. Un martedì di pioggia è il
primo: in una grigia giornata di pioggia (vi sentite già rinfrescati, al
nominare questa parola?), su per la collina torinese, viene ritrovata un’auto
elegante, con la portiera del guidatore aperta. Riverso all’esterno, con le
gambe ancora sul sedile, un uomo semi immerso in una pozzanghera. È un piccolo
imprenditore facile a oltrepassare i confini delle regole. Forse qualcuno si è
incaricato di ricordargliele?
La cantante di soul:
una giovane cantante di talento e di carattere, sulla via laboriosa per
costruirsi fama e carriera, viene uccisa in un locale, davanti a tutti, durante
una sua esibizione. Le ragioni che hanno
spinto il suo assassino a spezzarne il canto per sempre sono sepolte in fondo…
Emanuela Costa, Una
vedova affascinante, viene trovata morta nel suo elegante appartamento
della zona pre-collinare di Torino. Colta, brillante, anticonformista, ben
voluta sul lavoro che svolgeva con competenza e onestà, piena di amici: perché
la sua serata di relax è diventata l’ultima della sua vita?
Un imprenditore informatico proiettato nel futuro, con una
bella famiglia e una solida carriera, viene trafitto con un’arma antichissima
appena sceso dalla sua modernissima auto ne La balestra. Non affiora subito
questo insolito legame tra computer e armi medievali, ma il commissario De
Nicola non è abituato ad arretrare o a fermarsi, se non con l’arresto del
colpevole.
Sono quattro racconti che scivolano leggeri e si rivelano
particolarmente piacevoli per chi abita a Torino e conosce anche solo qualcuna
delle zone del centro o della collina ricostruite nelle parole fluenti dell’autore.
Sono veloci e densi, e danno spazio alle creature umane con i loro sentimenti e
le loro reazioni spesso spropositate. Se volete passare una notte gialla
divertente e rinfrescante, concedetevi i racconti di Lionello Capra Quarelli, e
potrete conoscere De Nicola, il suo gruppo e divertirvi a vedere come si
barcamena nei suoi rapporti con le donne; la fidanzata esuberante, il PM
sfuggente e una donna vice ispettore che lo adora visibilmente da tutti i punti
di vista, lavorativo e personale. Ogni commissario ha una sua
caratterizzazione, come dicevo in qualche post dell’anno scorso: qualcuno ha il
mal di testa ricorrente, una madre e una moglie esuberanti, un gruppo di
collaboratori poco efficienti che non perdono occasione per beccarsi l’un con l’altro,
e c’è chi, come De Nicola, deve “difendersi” dalle gentili invasioni di donne
belle e competenti, tutte difficili da non notare. Tuttavia, questo non lo
distoglie nemmeno per un momento dall’usare il suo talento investigativo per
far luce sugli aspetti meno nobili ed edificanti delle azioni umane, non
risparmiando nulla della sua intelligenza o della sua intuizione.
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