Quanti di voi sono in ferie? Quanti stanno preparando la
valigia più importante di tutte, quella dei libri? Sono sicura che, nonostante
abbiate già tutto il necessario per leggere, troverete un posto in più per
qualche altro titolo. Magari uno di quelli consigliati da un autore, perché no?
E’ sempre interessante andare a sbirciare nella lista di lettura di uno
scrittore.
Ed è una scrittrice che ci rende partecipi dei suoi consigli
di lettura: sono i libri che sta leggendo ora. Si tratta di Luisella Ceretta,
autrice molto attiva di cui avete già sentito parlare su questo Blog, sulle
pagine FB del Blog, di Bolla e Fantasia e di Luoghi di Libri. In una conversazione
casuale è venuto fuori l’argomento: cosa leggi per l’estate? E lei ci ha
rivelato i titoli e i motivi delle sue scelte.
Leggiamola, prendiamo nota e andiamo in libreria con la
lista:
“Will Ferguson – Autostop con Buddha: perché mi affascina
il Giappone, anche se non ci sono mai stata. Non sono un’appassionata di guide
di viaggio (lo so che servono, lo so) e questa non è una guida ma un resoconto
piacevole, divertente, scorrevole di un viaggio attraverso il Giappone fatto in
autostop dallo scrittore canadese. Il libro non è recente ma rimane comunque
attuale.
Lucy Worsley – A casa di Jane Austen: perché mi piace Jane
Austen, mi piacciono i suoi romanzi e, soprattutto, lo stile di narrazione che
trovo più contemporaneo di molti autori attuali. Qui si parla delle case in cui
ha vissuto. “L’esistenza di Jane, in apparenza tanto tranquilla, fu segnata da
porte chiuse, strade che non le fu consentito imboccare, scelte che non poté
compiere. La piccola somma guadagnata a fatica grazie ai suoi libri non bastava
a consentirle di avere una casa tutta sua, e la morte del padre la costrinse a
peregrinare tra abitazioni in affitto o presso parenti che le riservavano il
destino proprio delle zie nubili: badare ai bambini.”, recita la sinossi. E
questo mi ha incuriosito. Ne ho letto solo alcune pagine, per ora.
Petros Markaris – Ultime della notte: perché una mia
conoscente me ne ha parlato bene. Non lo conoscevo. Questa è la prima indagine
del commissario Kostas Karitos (o Charitos), un tipo ostico, pure antipatico,
in continuo disaccordo (è un litigio continuo) con la moglie. Ho fatto fatica a
entrare nelle sue corde però, superata la ventesima pagina, la scrittura di
quel “vecchietto” di Markaris (è nato nel 1937, diciamo poco più giovane di
Camilleri) mi ha catturata. Penso che leggerò qualche altro suo romanzo.”
Titoli allettanti… a me piacciono già. Inutile dire che sto
già pensando a come riorganizzare (per la settordicesima volta in tre giorni,
penso) la mia lista di lettura…
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