giovedì 3 aprile 2014

Lo sport del doping - Guest Post#10

Tanti pensieri su questo libro affollano la mia mente, senza però avere la lucidità per partire da un punto.
Facciamo così: ho letto questo libro con una mia definizione alla parola SPORT, da grande sportiva quale mi reputo. Non perché io spicchi particolarmente, ma perché amo lo sport nella sua totalità. Tutto ciò che implica un movimento fisico mi attrae; pratico attività sportiva e cerco di seguire il più possibile tutte quelle attività che non pratico.
Leggere questo libro ha distrutto dentro di me tutta la “mia” visione e definizione alla parola sport.
Una cronologia di fatti, di nome , di situazioni che mai avrei potuto lontanamente immaginare riempiono queste pagine. Fa male psicologicamente leggere certe cose, soprattutto se distruggono una parte del tuo mondo.
Pensi che tanti traguardi di atleti più o meno conosciuti come immagine, come icone, siano frutto di lavoro, fatica,buoni allenatori e invece su queste pagine ti rendi conto che così non è.
Il solo fatto che sia stato fatto sparire un primo libro denuncia sul doping – campioni senza valore – vuol dire che tanti alti vertici avevano interessi che nulla trapelasse.
Leggendo ho inserito a margine annotazioni che avrebbero potuto essermi utili nella piccola recensione che sto scrivendo: ho deciso di non farne uso. Chi ama veramente lo sport e sarà incuriosito dal mio stucco, percorrerà le pagine proprio come ho fatto io: con tristezza, con indignazione, con paura, con perplessità, con rabbia. L’unica cosa che mi ha reso fiduciosa e speranzosa per avere finalmente uno sport “pulito” è che tra le tante righe siano stati fatti nomi che insieme a Donati hanno lottato denunciando.
Riporto qui di seguito una tra le prime frasi che mi ha fatto riflettere: al pubblico interessano le medaglie, tu sei in grado di raggiungerle con il solo allenamento?
Quindi mi chiedo: cosa stiamo insegnando ai giovani? Lo sport deve essere gioco, deve saper insegnare a perdere e a vincere, a socializzare, a esplorare le proprie capacità, il diritto di poter scegliere non di subire le scelte degli adulti.
Perdete qualche ora per leggere queste pagine, vi aprirà dei portoni anche su chi ci ha governato per tanto tempo nel passato.

Io voglio poter credere che il mio valore di sport nel mondo sia vero e non solo che regni nella mia fantasia.

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