Salto nel buio
Clive Cussler
Maggio
1914: nella stessa notte un treno di lusso diretto a New York precipita da un
ponte e un transatlantico affonda nel San Lorenzo.
Sul
treno e sulla nave viaggiavano due uomini che portavano una copia del trattato
segreto tra gli Stati Uniti e la Gran Bretagna.
Settantacinque
anni dopo, in piena crisi internazionale, ricompare una traccia di quel
documento e il presidente degli Stati Uniti intuisce che le clausole in esso
contenute rappresentano l’unica via di salvezza per il suo Paese. È
indispensabile trovare quelle carte e solo un uomo è in grado di portare a
termine una simile impresa: Dirk Pitt.
Non lo so.
Forse è il libro giusto al momento
sbagliato. Non che sia scritto male, ma ho faticato ad entrare nella storia.
Diagramma dell’unica lettura, con ampie
sezioni in modalità super Vicky:
Prologo: Neurino-mio è ben sveglio e
curioso.
Parte Prima: dopo una bella partenza,
sbadiglio.
Parte Seconda: sbadi… no, aspetta: ‘sto
Pitt è simpatico.
Parte Terza: lo sbadiglio riprende.
Parte Quarta: Neurino-mio ha un fremito.
Un treno fantasma? Ma non eravamo alle prese con immersioni e ricerche della
nave affondata?
Parte Quinta: tra uno sbadiglio e
l’altro Neurino-mio porta a termine l’impresa, con un sussulto pseudo-gioioso
durante gli ultimi capitoli. Posso definirla proprio un’impresa titanica…
Dirk Pitt è un protagonista simpatico e
l’azione di sicuro non manca.
Anzi, ci sono molti personaggi
simpatici, qualcuno anche un po’ canaglia.
E le parti riguardanti i recuperi dei
relitti sono davvero interessanti.
Forse lo apprezzerò pienamente quando lo
leggerò con calma, ma non adesso.
O forse lo spionaggio internazionale
infarcito di truschini politici non è nelle mie corde…
Manco da un po su questo blog- in maniera assolutamente colpevole da parte mia, aggiungo- e sono venuto a farti un saluto. ;)
RispondiEliminaCiao Nick, benritrovato!
RispondiEliminaMa tu non avevi in programma un post su Lindqvist&dintorni? O tanto, per cambiare, mi sono distratta?
Ciao Loredana. è tanto che non passo !
RispondiEliminaNon ho mai letto niente di questo Clive Cussler - e non lo conosco nemmeno.
Ma in effetti a volte non è nemmeno tanto colpa di un libro - che potrebbe anhe essere non male - se una storia non ci piace. A volte è il lettore a non essere predisposto per una certa storia ed un particolare libro.
Un saluto grande carissiama ti aspetto al Rifugio degli Elfi
Buon Fine settimana in arrivo
Google, ogni tanto, mette alla prova la mia pazienza. Dicevo che sono felice di rileggerti nel mio blog! Di Cussler ho letto qualcosa, ma poi ho finito per trascurarlo, poiché avendo troppi libri e troppo pochi occhi e teste per leggerli, mi dirotto su altro. Buon fine settimana anche a te, verrò a trovarti quanto prima nel tuo Rifugio, mi mancano i tuoi elfi e i tuoi draghetti!
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