… in un perenne gioco, anche crudele, talvolta, che non si
ferma mai. Se dovessi riassumere in poche parole il libro Luci dall’ombra di
Lucio Cucinotta, ricorrerei a questa immagine di un caleidoscopio fatto di
ombra e luci in cui, ad ogni movimento, cambia la prospettiva, la disposizione
e la prevalenza di oscurità oppure luce. E tutto in continuo, perenne
cambiamento. Non c’è staticità, in queste pagine, poiché tutto corre e si
sviluppa esattamente come capita nelle figure del caleidoscopio.
Come avete potuto leggere nell’intervista pubblicata ieri,
uno dei temi toccati da questo libro, forse il più carico e scabroso, è quello
della pedofilia. Quando entriamo nella storia, aprendo la copertina, calchiamo
uno dei posti meno legali e innocui degli edifici costruiti dagli esseri umani,
ovvero un bordello. Niente atmosfere proibite, magari un po’ leziose, tipiche
di certi romanzi con sfondo buonista, o allettanti come potevano essere alcuni
testi licenziosi del Settecento francese.
Qui c’è un profondo e radicato
squallore. Nel cliente arrogante e inaridito, che concorda, con l’untuoso e
sorridente tenutario del bordello, il prezzo e il tempo della prestazione
“dell’operatore”. Di un bambino. Già. Colui che presta la sua opera, in questo
luogo, è un bambino di forse nove anni. Spaventato, solo, ma non inerme. Di
fronte all’adulto e alle sue odiose pretese, Romeo, conosciuto come Sesè, non
si piega docile e solerte, per evitare ritorsioni o botte. Finché riesce (è pur
sempre un bambino che si misura con la forza e la rabbia di un uomo
cinquantenne in forma), oppone resistenza rifiutandosi di essere mercificato e
svuotato del suo essere umano. Paga la sua ribellione, ma riesce a spuntarla,
alla fine di una lunga scena di violenza che non sembra finire mai.
Sfuggito agli orchi, Sesè ha tutto il resto del mondo da
affrontare e un viaggio di scoperta e di indagine da intraprendere. L’arrogante
cliente con cui si è confrontato, il Duca, esibisce un tatuaggio particolare,
fatto di quattro lettere, C.U.P.O, che ne indica l’appartenenza ad un gruppo
misterioso, forse costituito da altri orchi come lui. Romeo-Sesè ne è colpito,
e spinto a vederci chiaro. Fuggendo dal bordello, inciampa letteralmente in
un’altra giovane vittima, Ramon, un altro bambino rapito, dalla storia
personale tormentata, destinato al mattatoio da cui il primo è appena scappato.
Deciso ad evitargli quel destino infame, Romeo lo libera e lo porta con sé,
alla ricerca della propria libertà e alla realizzazione della propria dignità
personale.
Il viaggio dei due bambini si arricchisce di altre persone,
di altri luoghi in cui l’apparenza inganna in massimo grado. Nessuno è quello
che dice di essere, ma tutti sono sospettosi, intenti a rifuggire la luce per
rifugiarsi nell’oscurità protettiva dei loro crimini, del loro squallore
morale. Impareremo a conoscere meglio i due giovani protagonisti, e la loro
voglia di non arrendersi all’orrore che li circonda in attesa di inghiottirli,
la loro spinta verso il bene e quei valori che non sembrano contare più molto,
nell’ambiente in cui si trovano. Nasce una forte amicizia, forgiata velocemente
dalle condizioni che spingono ad agire in fretta, con decisione, per salvarsi
la vita. A loro si unisce una ragazza misteriosa, Josephinna, anch’essa
impegnata in una ricerca che le sta molto a cuore, che coinvolge il suo adorato
fratello gemello, e… l’onnipresente C.U.P.O.
Riusciranno a trovare le risposte che cercano?
Possiamo solo seguire i loro percorsi, attenti agli eventi
che si succedono in fretta, quasi a stordire il lettore. Non anticipo nulla,
poiché, come ho detto, niente è come sembra, in questo romanzo.
Se non temete di trovarvi di fronte gli abissi dello
squallore umano, sbattuto in piena luce sotto i riflettori, e non
indietreggiate di fronte a temi poco gradevoli e simpatici come la pedofilia,
allora potete reggere il racconto delle Luci dall’ombra. Rileggete l’intervista
con l’autore, e vedrete quanto vi potrà arricchire leggere un testo come
questo, senza alcun timore.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.