venerdì 25 marzo 2016

Le Storie di Gremmandra#1 - Johan Cruyff, il calcio totale e il mondo del pallone che ne è rimasto orfano.

Gremmandra

Si spegne il 24 Marzo 2016 colui che è considerato uno dei migliori giocatori al mondo e, da alcuni, il migliore. Sì, perchè Johann Cruyff non è stato solo il "Profeta del Gol", è e sarà sempre ricordato come l'emblema del Calcio Totale, insieme al suo Ajax e alla Nazionale Olandese rivoluzionarono infatti la storia del calcio internazionale. 

Detentore di tre palloni d'oro e uno dei sei allenatori che fanno parte di quella stretta cerchia di tecnici che hanno vinto la Champions League dopo averla conquistata da calciatori, Cruyff è stato il simbolo dell'estro nel senso più lato possibile del termine. Pluridotato tecnicamente e tatticamente da calciatore, da allenatore ripercorre le orme di quando è stato calciatore, si siede infatti, prima, sulla panchina dell'Ajax, poi su quella del Barcellona.

Il 22 Ottobre 2015, dopo essere stato sottoposto a numerosi test medici, comunica la diagnosi: un tumore polmonare si era impossessato di colui che è stato parte fondamentale per la formazione del calcio moderno. Non è riuscito a sconfiggere il male, Johan, e ci lascia a Barcellona, il 24 Marzo 2016. Molteplici le reazioni di amici, conoscenti, ex compagni o semplicemente amanti del calcio. 

"Oggi il calcio ha perso uno dei più grandi di sempre" dice Michel Platini; "È stato uno dei migliori al mondo" commenta Gianni Rivera; "Era diverso da Pelè, rompeva tutti gli schemi e non riuscivi a marcarlo", lo ricorda così Giovanni Trap Trapattoni dopo averlo incontrato sul campo durante la finale di coppa dei Campioni del '69.

Nonostante la sua personalità ruvida e la consapevolezza della sua immensità calcistica verrà ricordato da tutti come una leggenda. Correvano gli anni '70 quando piombò nel mondo del calcio l'idea di un gioco senza radici tattiche rigide ma con ruoli variabili dei calciatori in campo, che variavano in modo di mantenere inalterata la disposizione tattica della squadra nonostante lo spostamento di uno o più interpreti. Anche in questa nuova dimensione di vedere il calcio, in campo tutti si adattavano ai movimenti di Cruyff che si muoveva in modo da rendersi il più pericoloso possibile, nonostante fosse già schierato da centravanti. 

"All'intervallo, siamo 2-0 per me", aveva detto il genio del calcio, ma questa lotta contro il male peggiore è finita in modo diversa da come tutti auspicavano. Il mondo del calcio ti piange, Johan, consapevole che, come te, non c'è stato e non ci sarà mai nessuno.

2 commenti:

  1. Ciao! Capito qui da Netparade e, dal momento che anche a me capita di recensire libri (anche se il mio non è un blog dedicato interamente a quello), ho pensato di lasciarti un saluto e di augurarti buona Pasqua. E buona lettura, naturalmente!
    Ciao!

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    1. Ciao, e grazie della visita! Buona lettura e Buona Pasquetta!

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