lunedì 14 marzo 2016

Le Perle di Loredana#9 – Pino Imperatore – De Vulgari Cazzimma

Aprendo l’ostrica settimanale per WeekendOut, è emersa una perla…ridanciana. E non a caso: avevamo bisogno di fermarci un momento, magari ridendo un po’, dopo aver passato tanto tempo indagando di tutto: l’impossibile, un passato lontanissimo da sconfinare nel leggendario, un cyber-presente fatto di bullismo, prevaricazione e doppie vite.

Tuttavia, non mettiamo completamente da parte una certa sfumatura surreale, nella nostra risata, perché l’autore che ci solletica, Pino Imperatore, ci propone un tema molto particolare, molto preciso e anche molto originale, ovvero la cazzimma. Il termine è molto partenopeo, poco conosciuto al di fuori della Campania, ma quello che definisce è trasversale, è noto a tutte le razze umane che camminano su questo pianeta, comune a tutte le terre conosciute. 

Mi spiego meglio, citandovi il titolo e il sottotitolo: De Vulgari cazzimma – I mille volti della bastardaggine. Dal libro, vi cito un passo della sua presentazione: “Il vocabolo cazzimma, uno dei più diffusi nella lingua napoletana, racchiude una molteplicità di significati: astuzia, furbizia, perfidia, cinismo, prepotenza, bastardaggine”.

Tra tutti i vocaboli di cui possiamo parlare, andiamo a capitare su uno così controverso. Almeno quanto “stronzo”, su cui scrissi un pezzo un anno fa, partendo da un delizioso libretto scritto dai curatori del sito Una parola al giorno. Saranno anche vocaboli “pesanti”, ma quanto sono interessanti, proprio per il loro essere così poco definibili e corretti?

Tornando a noi, quella premessa non mi ha lasciato minimamente indifferente, e addentrandomi nel libro, ho scoperto un’opera a infiniti livelli, apparentemente leggera, ma negli effetti molto brillante e spiritosa. E’ uno di quei libri che ha molteplici fili per agganciare il lettore: quelli evidenti del gioco di parole, dell’umorismo, della battuta complessa e veloce, e il sostrato culturale sotto sotto.

Il titolo stesso, non vi fa venire in mente qualcosa? O qualcuno? Sicuramente, l’importantissimo trattato De Vulgari Eloquentia scritto da Dante Alighieri sull’uso e sulla necessità del volgare, un tema che ai suoi tempi era “hot topic”…perdonatemi lo sconfino nel territorio anglofono, tanto moderno, ma mi piace molto immaginare il Padre della nostra lingua in abiti moderni “sul pezzo”, a sostenere e argomentare la sua opinione, accalorandosi nella discussione. Vorrei ricordare, inoltre, che non è la prima volta che Dante Alighieri emerge nella costruzione di questa collana…

L’autore del libro è Pino Imperatore, giornalista, scrittore e sceneggiatore, che dirige dal 2001 un laboratorio di scrittura comica e umoristica, intitolato ad Achille Campanile. Quest’ultimo è stato uno dei numi tutelari creatori della battuta divertente, veloce ed elegante al tempo stesso. Potremmo dire che in questo libro, l’intento dell’autore è simile a quello di Dante: ci conduce in un tour guidato alla scoperta di una parola molto napoletana, di uso molto comune sicuramente a livello locale, e conosciuta forse grazie agli sketch comici a livello nazionale, o tramite gli amici e i parenti geolocalizzati.

Iniziamo a scoprire i molti significati di cazzimma, e la sua etimologia che mantiene un evidente carattere latino, le sue sfumature a ventaglio, che vanno dall’astuzia divertente, alla capacità di sapersela cavare con stratagemmi anche azzardati per tirarsi fuori da situazioni strette, alla vera e propria cattiveria, condita da una certa vena di sadismo…da tenere molto sotto controllo!


Ecco un esempio di cazzimma editoriale!
Alle definizioni più filologiche, Pino Imperatore affianca centinaia di esempi che illustrano e colorano ancora di più la cazzimma, e ce la mostrano ancora più nostra, perché sono tutti tratti dalla nostra vita quotidiana. Troviamo esempi ed applicazioni infinite e costanti di cazzimma nei nostri rapporti scolastici di ragazzini, nei nostri rapporti amorosi di fidanzati e coniugi, di vicini di casa, di impiegati d’ufficio, nei personaggi della musica e dei film che amiamo ascoltare e guardare. 

Il tutto sostenuto da un linguaggio leggero, benevolo e partecipe, perché raccontando i mille episodi di cazzimma, in realtà stiamo ascoltando aneddoti su noi stessi e sul modo in cui ci comportiamo con gli altri. Da leggere per divertirsi, svagare la mente e imparare qualcosa di più sul nostro spirito umano. E sulle infinite sfumature della nostra lingua e dei nostri dialetti, serbatoio unico e colorato per dipingere in modo del tutto originale alcuni tratti del nostro comportamento.

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