L’ipnotista
Lars Kepler
Si
chiama Erik Maria Bark ed era l’ipnotista più famoso di Svezia. Poi qualcosa è
andato terribilmente storto e ha promesso pubblicamente di non praticare mai
più l’ipnosi.
Ha
mantenuto quella promessa fino ad oggi, ma adesso c’è un paziente che ha
bisogno di lui. È un ragazzo che ha appena assistito al massacro della sua
famiglia. Erik sa che infrangerà la sua promessa.
Quello
che l’ipnotista non sa è che la verità rivelata dal ragazzo sotto ipnosi
cambierà per sempre la sua vita.
Il dottor Bark è un bel personaggio
“incasinato”. Ha un lavoro impegnativo, la vita familiare complicata dalla
malattia del figlio, adolescente emofiliaco…
Bark è uno dei protagonisti, ma sospetto
una serie (BIP no, niente di grave, sto solo auto censurando le “esternazioni
di gioia”): il filo conduttore dovrebbe essere l’ispettore Joona Linna.
Personaggio che mi è simpatico, pare un mastino che non molla la presa finché
non arriva dove vuole arrivare, ma forse c’è qualcosa di candido nel suo
carattere.
L’autore sottolinea l’accento
finlandese, dalle sonorità più morbide rispetto allo svedese; già questo mi
intriga da matti: il mio <<cantilenante piemontese inside>>
gongola!
La stessa cocciutaggine quasi infantile nel
voler sentirsi dire “avevi ragione”… non mi ha infastidito, ma divertito. Linna
non è un super poliziotto in carriera, ma un uomo che vuole arrivare alla
verità.
Torniamo alla trama: leggiamo
l’intreccio della storia del medico con altre vite ed alla fine scopriamo cosa
lega tutte queste vite nel bene e nel male.
Molto coinvolgente.
Una notiziola interessante: Lars Kepler
è lo pseudonimo dei coniugi svedesi Ahndoril.
Ahndoril…perché mi fa pensare al Signore
degli Anelli?!
Perché alla fine hai preso anche tu la malattia de Il Signore degli Anelli, e perché Andhoril, in effetti, fa parecchio pensare ai nomi di quei personaggi. Gli scandinavi sono una bella sorpresa, in campo romanziero-letterario...
RispondiEliminami hai talmente contagiato…ho sfogliato la mia copia finché ho trovato Andùril: è la spada di Aragorn.
EliminaE un altro dettaglio mi ha colpito: il titolo. Non che io parli lo svedese e non sembra differisca dall’originale “Hypnotisören”, tuttavia mi suona forzato.
So che ipnotizzatore “fa molto” fenomeno da baraccone, ma cos’ha che non va la parola “ipnoterapista”?
Probabilmente perché Ipnotista fa più figo, e fa nascere maggiormente l'idea di qualcosa di strano e di misterioso. L'ipnoterapista è troppo medico, troppo scientifico, troppo asettico.
EliminaGià gli svedesi o gli scandinavi in genere sono una bella sorpresa, specialmente nel settore del Thriller e dell'orrore letterario.
RispondiEliminaInfatti: già Millennium mi aveva stupito parecchio per le sue atmosfere cupe, sotto i ghiacci e la neve dell'indifferenza. Ora attendo di leggere Nesbo, che mi dicono faccia saltare sulla sedia...
EliminaNick, hai ragione: ho letto da poco un altro nordico – ora non ricordo esattamente la nazionalità – ed è più che sorprendente. Ma ho “sputato qualche spora” in un altro post dal titolo promettente: “L’Estate dei Morti Viventi”…
RispondiEliminaMi sa che hai letto Lindqvist, un altro svedese. Tra parentesi anche autore di Lasciami Entrare.
Elimina...che è uno di quelli che voglio leggere. Sbaglio o ne hanno tratto un film, con un trailer a dir poco agghiacciante?
EliminaDue! Uno in Svezia e poi dopo un paio di annetti l'immancabile remake americano. Ma tra i due è infinitamente superiore la versione svedese.
EliminaNesbo è anche sulla mia lista, anche se quando l’ho ehm “palpeggiato” il libro non mi ha detto "portami a casa con te". Ma prima o poi…
RispondiEliminaNick: risposta esatta! È proprio lui e ho nella lista infinita anche Lasciami Entrare. Solo che ogni volta che vedo il libro, gli rispondo per le rime un “buzzurro zotico, chiedi permesso!”, con tanto di sghignazzate dei miei librai.
Ho l'impressione che sarebbe meglio non lasciarlo entrare (a giudicare anche da qualche immagine del trailer), ma non resisto alla curiosità...
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