Entrambi gli scritti non hanno considerato due variabili impazzite: un angelo e un demonio da lungo tempo trasferiti e confusi (per quanto ci riescano) tra gli esseri umani, uniti da un rapporto alquanto stravagante di collaborazione, tinta leggermente di amicizia. Azraphael e Crowley non riescono a sentire il dovuto entusiasmo per l’attuarsi dell’Ultimo Scontro, e la conseguente scomparsa degli esseri umani e della vita che entrambi hanno finito per apprezzare. Ma fin dalla lontana vicenda della mela, Azraphael e Crowley (quando ancora si chiamava Crawly) nutrivano dubbi e opinioni molto personali:
“Dicevo, questo è
stato proprio un bel fiasco” rispose il serpente. “Oh. Sì” disse l’angelo, che
si chiamava Azraphael.
“A essere sinceri,
secondo me è stata una reazione un po’ esagerata” disse il serpente. “Cioè, non
avevano precedenti o cose del genere. E comunque non capisco cosa ci sia di
sbagliato nel conoscere la differenza tra il bene e il male.”
“Dev’essere per forza
sbagliato” ribattè Azraphael, con il tono un po’ turbato di chi è altrettanto
incapace di capire, e sene preoccupa, “in caso contrario non avrebbero
coinvolto proprio te.”
“A me hanno detto
solo: ‘Sali e combina qualche casino’” [...]
“Sì, ma tu sei un
demone. Non sono sicuro che tu sia in grado di fare del bene” disse Azraphael. “E’
la tua...come dire...natura. Niente di personale, sia chiaro.”
“Però devi ammettere
che ha l’aria di una farsa” affermò Crawly. “Voglio dire, indicare l’Albero e
scriverci sopra NON TOCCARE a caratteri
cubitali: non è molto scaltro, no? Insomma, perché non piazzarlo sulla cima di
una montagna altissima o in un posto fuori mano? Viene da chiedersi quale sia
il Suo vero piano.”
“Guarda, è meglio non
fare troppe ipotesi” disse Azraphael. “Quello che ripeto sempre è che non si
può giudicare l’ineffabile con il senno di poi. C’è ciò che è Giusto, e ciò che
è Sbagliato. Se fai qualcosa di Sbagliato quando ti si chiede di fare ciò che è
Giusto, meriti una punizione. Voglio dire.”
[...]
Si rivolse a Crawly
con una smorfia preoccupata.
“E’ stata la scelta
migliore, vero?”
“Non sono sicuro che
tu sia capace di compiere il male” replicò Crawly. Azraphael non si accorse del
sarcasmo.
“Oh, vorrei ben vedere”
disse. “Davvero. È tutto il pomeriggio che ci penso.”
[...]
“La cosa strana” disse
Crawly “è che anch’io continuo a chiedermi se la faccenda della mela non fosse
la scelta giusta. Un diavolo rischia di cacciarsi nei pasticci, se fa la cosa
giusta.” Si rivolse ammiccante all’angelo. “Sarebbe curioso se entrambi
avessimo sbagliato, eh? Se io avessi fatto la cosa giusta e tu quella
sbagliata, eh?”
“Non credo” disse
Azraphael.
Crawly guardò la
pioggia.
“No” disse più serio. “In
effetti no.”
(Terry Pratchett – Neil Gaiman, Buona Apocalisse a tutti!,
Piccola Biblioteca Oscar Mondadori, pagg. 11-13)
Ho inserito un pezzo piuttosto lungo, ma questo dialogo
rappresenta bene sia il rapporto tra i due, sia la leggera atmosfera grottesca
e tanto divertente che caratterizza l’intero libro. Affinché l’Ultimo Scontro
abbia inizio, è necessaria la presenza di un personaggio particolare, colui che
darà il via alla battaglia nel momento opportuno: l’Anti-Cristo. Viene mandato
sulla terra come neonato, diretto ad una famiglia particolare, nella località
inglese di Tadfield, ma...qualcosa sembra andare storto. Il Piano così ben
congegnato subisce già una svolta imprevista dalle prime battute. E’ solo l’inizio
di una serie di equivoci, malintesi, incomprensioni che si srotolano in uno
stile ironico molto britannico: apparentemente compassato e neutro, ma
grondante sarcasmo e punzecchiatura, in parecchi casi. Fin dall’inizio, mi sono
venuti in mente i Monty Python,
per il modo in cui gli autori mettono alla berlina certi atteggiamenti dei loro
compatrioti; ad esempio, far finta di nulla di fronte a eventi eccezionali,
anche spaventosi, come un demone tranquillamente seduto in una macchina in
fiamme, o due persone su uno scooter sospeso in aria che si fermano a chiedere
indicazioni. Se amate quel senso dell’umorismo dell’assurdo, allora questo
libro fa per voi; se vi innervosisce un frequente ricorso all’ironia e al
paradosso, dimenticatevi di questa Apocalisse. Termino con un’altra citazione,
un altro assaggio leggero dello stile stravagante di questo libro:
"CROWLEY...NOI
VINCEREMO QUESTA GUERRA. MA ANCHE SE DOVESSIMO PERDERLA NON FARA' DIFFERENZA.
PERCHE' FINCHE' CI SARANNO DEMONI ALL'INFERNO, CROWLEY, TU TI AUGURERAI DI
ESSERE NATO MORTALE.
Crowley restò in silenzio.
I MORTALI POSSONO SPERARE NELLA MORTE O NELLA REDENZIONE, TU INVECE NON HAI SPERANZE.
PUOI GIUSTO AUGURARTI CHE L'INFERNO TI PERDONI.
"Davvero?"
E DAI, ERA UNA BATTUTA."
Crowley restò in silenzio.
I MORTALI POSSONO SPERARE NELLA MORTE O NELLA REDENZIONE, TU INVECE NON HAI SPERANZE.
PUOI GIUSTO AUGURARTI CHE L'INFERNO TI PERDONI.
"Davvero?"
E DAI, ERA UNA BATTUTA."
(Terry Pratchett – Neil Gaiman, Buona Apocalisse a tutti!,
Piccola Biblioteca Oscar Mondadori, pag. 270)
Come volevasi dimostrare... si avverte tutto il furore della lettura in questa recensione.
RispondiEliminaCi piace assai! :)
p.s.: e grazie per aver partecipato al GdL ovviamente!
Grazie, è stato un piacere...un'occasione in più per sfogare il Furore!
Elimina(a quando il prossimo?) :-D
Ahhh ma che bello vedere che il bimbominchismo non ha colto solo me xD
RispondiEliminaÈ un phigo Gaiman, ve? ^^ Ah, l'amour!
Io sono particolarmente predisposta al bimbominchismo quando si tratta di libri così, che impattano pesantemente sulla mia scarsa capacità di ragionare, e mi accendono il sacro furore della lettura. :-D
EliminaAltroché phigoo! Gaiman for President!
benvenuta tra i Gaiman-for-President: lo adoro!
RispondiEliminacredo amerai il figlio del cimitero.
Pratchett per ora mi manca: la mia lista è in continua fase di estensione :-(
Di sicuro, lo amerò parecchio.
EliminaE poi, sotto con Pratchett.
Nessuno dei due sfuggirà.
se lo consigli con tanto entusiasmo bisogna che lo legga
RispondiEliminabuona giornata
simonetta
I libri sono rimaste le uniche cose per cui mi entusiasmo sul serio: quando vado su di giri in questo modo, non riesco a tacere e a moderarmi. :-D
EliminaMa sì, a un certo punto ci si butta e si parla a ruota libera! L'hai fatto meglio di me, ma del resto c'è "furore" nel titolo del tuo blog, quindi questa recensione incontra le aspettative di chi passasse di qui per caso. Per inciso, condivido il giudizio sul titolo. Ma io sono notoriamente in guerra con il Malvagio Consiglio dei Titoli Italiani (copyright di Qualcun Altro).
RispondiEliminaE si sa che il furore non è un'emozione moderata o riflessiva. E se ci si mettono libri come questo a solleticarlo, è finita. Condivido la guerra contro il Malvagio Consiglio dei Titoli Italiani: raggiungono vette innominabilmente alte quando si tratta di inventarsi il più stupido o insignificante dei titoli, al punto che non si può ignorarli e non sentirsi oltraggiati! Peccato però, che rimangano sempre impuniti, questi reati...:-D
EliminaMica troppo. Pensa a quanti hanno iniziato a leggere e a guardare film e serie tv in inglese (purtroppo con altre lingue è difficile). :)
EliminaAllora c'è speranza! Mi consolo...
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