giovedì 6 marzo 2014

L'Amanita#14 - La Signora dei funerali

La signora dei funerali
Madeleine Wickham (alias S. Kinsella)


Una truffa.
In tutti i sensi.
Dalla trama (la storia di una truffatrice), alla lettrice (che si sente truffata).
Be’, i conti tornano ;-)
Conoscevo la Kinsella per la fama dei vari “I Love shopping”, libri che ho manipolato spesso in libreria e ho lasciato là: non mi parlavano.
I libri tacevano, alla faccia dei commenti positivi di conoscenti che adorano lo shopping ed i personaggi “sclerati e scleranti”.
La scorsa estate mi è preso il raptus dei titoli cimiteriali. A ben pensarci, il cimitero è un giardino un po’ sui generis ed io non so resistere ad un titolo con “giardino e annessi”.
Qualora non si fosse capito è un messaggio subliminale: volete regalarmi un libro? Sapete cosa scegliere!
Comunque mi sono detta: e proviamo a leggere la tipa. Mi piaceva l’idea della furbetta che miete le sue vittime ai funerali e sceglie ricchi vedovi.
Una sola lettura, pure veloce, per concludere: una pseudo-intellettuale fintamente disimpegnata, che poi è davvero disimpegnata e dice poco.
Vero che anche nei libri di zia Jane, gira e rigira, una questione fondamentale è il “vil denaro”, ma mi aspettavo una sottile ironia feroce e mordace, almeno un vago ricordo di Oscar Wilde… e ho concluso con un sonoro ECHEPPALLE!
(chiedo scusa per il turpiloquio, ma un’amica romana direbbe: quanno ce vò, ce vò!)


Piccola spora velenosa: a proposito di zia Jane, cosa potevo aspettarmi da una scrittrice che si chiama come l’antagonista di Darcy?

5 commenti:

  1. Mi aveva attirato il titolo. Pensavo che fosse una "deriva" gotica della Kinsella, che con quella pazzoide di Becky Bloomwood mi aveva fatto ridere e infuriare nello stesso tempo. Ricordo poco di questo libro, molto leggero, e completamente diverso da quanto mi aspettavo, se non che continuavo ad associarlo ad un film commedia americano degli anni '60, in cui una giovane protagonista brillante riusciva a trovare ricchi partiti in un modo piuttosto simile.

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  2. Sembra un libro insolito - ma dal tuo commento sotto al post non sembra che ti sia poi piaciuto tanto - o almeno sembra che ti abbia spaizzato.
    Mi piacciono i libri insoliti.
    Poi hai partecipato il 2 Marzo al Flash Mob del libro ? Che libri hai comprato?!
    Io ne ho comprati due molto particolari !
    Un saluto carissima buon pomeriggio e migliore continuazione di settimana e fine settimana

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    1. Mi era piaciuto all'epoca perché era leggero, ma se ci ripenso adesso, vedo che è stato davvero un po' troppo leggero...me lo ricordo poco. Ero curiosa di vedere le differenze tra un'eroina pasticciona ma simpatica come Becky, e una truffatrice nell'animo come Fleur Daxeny. Quest'ultima è un po' più dura, e mi è stato difficile provare simpatia per lei. La trama poteva reggere ancora, era abbastanza ben confezionata, se non ricordo male. In sintesi? E' un buon libro da portarsi sotto l'ombrellone: ti fa passare qualche ora divertente, poi lo chiudi e una metà scompare dalla memoria.
      Ho partecipato al flash mob qualche giorno dopo: il 1° marzo ero chiusa in casa piegata dall'influenza. Mi sono rifatta: ho comprato il primo volume della saga di Dexter, e ho trovato finalmente Accabadora di Michela Murgia.
      Buon pomeriggio a te e buon fine settimana in arrivo!

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  3. Io invece mi aspettavo di più e ho trovato una commediola a lieto fine, neanche tanto spiritosa. I vari “I Love” avevano suscitato l’entusiasmo di parecchie amiche…
    Forse ho il dentino avvelenato per le aspettative deluse, perfino lo stile mi ha tediato.
    Non ho neanche più il libro: ho fatto uno scambio, 1 Kinsella per 1 Ian Rankin!

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    1. In effetti, La signora dei funerali non abbonda in spirito. Almeno, non c'è il gusto ironico e dell'assurdo della sequela dei I love shopping.

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