Qual è la mia
lista? COSA ODIO DEI LIBRI
1 Le copertine
rigide
Siete lì comodi,
spaparanzati sul divano o rannicchiati sulla poltrona, magari amate leggere in
bagno in attesa di “altre ispirazioni”…e quel xxx di copertina tiene la sua
postura e non si adatta alla vostra.
Vi siete mai
addormentati leggendo? Cosa vi ha svegliato? Un fottutissimo (ops) spigolo
piantato in faccia, magari proprio vicino a quel dente che rompe da settimane.
O un mattone sul fegato, che ha già i suoi problemi.
2 Le fascette
E le presentazioni
entusiastiche in copertina, sul retro, sui fianchi e nei risvolti delle sovra
copertine e nei segnalibro promozionali che vi ritrovate in mezzo. I
“bugiardini” dei farmaci sono meno mendaci.
Diffidate dei
bugiardini libreschi!
3 I flashback e
simili
Di questo ho già
parlato, non vi trito ancora le castagne. Ma li odio ferocemente. Punto e
basta.
4 Le trilogie
Le “quadrilogie”,
le “pentalogie”, le “ennesima-puntata-di-ma-quanto-la-tiri-per-le-lunghe” ecc.,
di storie che potrebbero occupare un solo libro, massimo due. Insomma: con un
buon uso dell’italiano e di altri idiomi, che non siano il francese, (non ha le
sonorità ideali e lo ritengo prolisso a prescindere, con l'eccezione de “Il piccolo principe”:potete leggermelo perfino in francese)… dicevo: si può scrivere un libro
sensato e compiuto in 400/500 pagine. E questo porta diritto-diritto al punto
5.
5 Le trilogie
(ecc.) interrotte
L’apoteosi
dell’odio. Il cantami o diva di tutti i lettori che si appassionano ad una
storia… e non possono sapere come va a finire, ARRRRGGH!
6 Gli stupri
grammaticali
Non credo di essere
un novello Dante. Non ho naso…né altri attributi che fanno sì che io sia MarziA
e non Dante, per esempio. E per quanto mandi all’inferno un sacco di gente, non
mi sognerei mai di scrivere una “Commedia” e lasciare siffatto documento
compromettente ai posteri.
Premesso questo, mi
hanno insegnato che esiste una roba chiamata grammatica con tante
regolette simpatiche.
Posso capire
l’evolversi di una lingua.
Attacco a cantare
“al rogo, al rogo” quando vedo un SE’ STESSO o un “gli” quando si parla di una
donna (un “le” riferito ad un uomo) o ancora quando si usa l’articolo sbagliato
per LO pneumatico. Stendiamo una trapunta sulla punteggiatura e sui verbi. Non
parliamo proprio degli accenti che sento nel mondo che mi circonda.
7 La sintassi
dissennata
Frasi luuuunghe,
infinite, che rigurgitano punteggiatura ed aggettivi; dopo mezz’ora mi fermo:
cos’è successo? Lo ha fatto o sta pensando di farlo o sta ricordando di averlo
fatto, ma soprattutto…chi ha fatto cosa? E perché, mondo boia!
8 I contenuti
Qua il discorso è
complesso.
Vige il “De
gustibus”. I gusti sono gusti e non si discutono.
Ma tenete lontano
da me “mappazze” come “La solitudine dei numeri primi” o le “sbrodazzature” in
serie copiate da un campione d’incassi. Tasto dolente che introduce il punto 9.
9 I prezzi
Mi è salita la
pressione. A parte certi prezzi inguardabili: giro il libro e lo lascio lì, mi
chiamo ancora Marzia e non Rockefeller.
Come osate far
pagare 17 euro – ripeto DICIASSETTE euro – un “libro sbrodazzatura – fotocopia”
(vedi punto 8)? O per un libro modello Harmony? Non sto declassando la
Harlequin Mondadori, anzi. Ho letto HM al più onesto prezzo di 6 euro (sì, va
be’, è il solito discorso dei 5,90). Sapevo cosa acquistavo e ho trascorso un
pomeriggio di svago mentre aspettavo il dentista. Ma spacciare un libro simile
a 17 euro, in italiano si dice furto. Capisco le spese (dalla carta&inchiostro
alla distribuzione), non ci sto a farmi prendere per il…borsellino.
10 E-book
A ben pensarci, ho
un po’ di veleno anche per quel prodigio della tecnologia chiamato e-book:
costano troppo cari per essere “virtuali”! Sarò anche un tecno gnomo imbranato,
ma che bip di spese ci sono nel “copia&incolla” di un testo che ormai già
nasce su un PC?
Concordo con te ^^ soprattutto sul punto 1 <3 i romanzi con la cover rigida costano sempre di più ma sono fastidiosissime...e dire che alcuni le preferiscono cosie O.o
RispondiEliminaUltimamente sono diventate anche anacronistiche...
Eliminadopo essermi capottata dalle risate .. concordo su ogni punto. Grande Marzia!!!! Giusto oggi parlavo con la nostra amministratrice del blog di queste cose!
RispondiElimina^_^
EliminaLe copertine rigide non le sopporto nemmeno io, mentre le fascette non mi danno fastidio... sarà perché quelle dei libri che leggo sono soprattutto commemorazioni di autori morti :(
RispondiEliminaLe frasi luuuuuuuuuunghe mi hanno fatto pensare a una delle Palladium Lectures di Alessandro Baricco in cui parlava di Proust :D
A me infastidiscono un po' semplicemente perché me le trovo tra le mani (e i piedi) quando sto leggendo, e persino quel fruscio mi scoccia perché mi deconcentra. Deformazione mia, naturalmente. Non mi dispiacciono le frasi lunghe, anche se poi sono costretta a rileggerle per capire che diavolo è capitato.
EliminaIo invece ho un vero e proprio odio per la tecnologia applicata alla lettura. Si, mi riferisco agli e-reader :D
RispondiEliminaNon sopporti gli e-reader? Ultimamente, li vedo un po' come un male necessario. Sono comodi perché sono leggeri e tengono miliardi di pagine. Tuttavia, non mi danno la soddisfazione di palpare il corpo dei libri, sentirne l'odore, e far frusciare le pagine quando le scorro. Sì sì, sono una maniaca perversa.
EliminaSui punti 1,9 e 10 sono con te! Anche sul 6, sebbene la possibilità del "se' stesso" ormai venga accettata praticamente da tutti i linguisti. Però è vero che alcuni orrori non si dovrebbero mai incontrare dopo la stampa; mi viene il dubbio che certi libri (pubblicati per soldi) non vengano controllati a dovere.
RispondiEliminaConcordo anch'io sul dubbio finale. Di sicuro, ogni casa editrice che si rispetti dovrebbe far rivedere i manoscritti prima del visto si stampi, in modo da evitare gli orrori. Io ho visto troppi apostrofi svettare dove NON DEVONO ed essere desolatamente assenti dove dovrebbero esprimere tutta la loro potenza. Tanto per fare un esempio: un'altro e un azienda. Sono l'equivalente del panno rosso e delle banderillas infilate anche su per il ..., per me. Reagisco male, malissimo e non ho compassione di nessuno che faccia quegli errori, nessuno che sia NATO E SCOLARIZZATO QUI. Gli stranieri sono perdonati di default. Quando io parlo in qualche lingua altrui, non manco certo di fare strafalcioni, ma è mia responsabilità di non aver compreso o studiato bene. Una persona con genitori italiani, nonni italiani, ascendenza italiana, studi italiani NON E' GIUSTIFICABILE quando commette errori del genere. Scusate la tirata, ma ne ho piene le scatole di vedere sbandierato questo errore come perfettamente normale e con boria.
EliminaDa insegnante di Italiano non posso che concordare con te :-)
EliminaSono mooooolto d'accordo su quello che scrivi sulla grammatica, e praticamente su ogni altra cosa, e-book compresi: eh, sì, la carta stampata è persino erogena... Se ti interessa la letteratura, la grammatica, ecc., vieni a trovarmi sul blog scuolapoeticagenovese.blogspot.com/ e anchesulla pag fb Stanza di erato che è, sostanzialmente, il cartello indicatore per i miei blog e per il sito www.stanzaerato.com
RispondiEliminaUn abbraccio