Marzia ha ritrovato un bellissimo libro di un'autrice formidabile, che abbiamo molto amato entrambe. Ecco i suoi pensieri.
“Mio
signore,
quando si cerca… quello che io sto cercando, bisogna
guardare in
luoghi strani. Gli uomini non possono mai guardare il
sole, se non cercando, in
basso, il suo riflesso nelle cose della terra. Se si
riflette in un pozzanghera
sporca, è sempre il sole. Non c’è nessun luogo in cui io
non guarderò, per
trovarlo”.
Merlino.
Già,
Merlino.
La
materia di cui sono fatti i sogni,
avrebbe detto circa mille anni dopo un altro Bardo.
Ho
traslocato molte volte ed altrettante
sono state “le pulizie” degli scaffali: ad ogni trasloco,
Mary Stewart è stata
la prima dello scatolone per la nuova casa.
Se
Boromir fu il primo “amore di carta”
di Loredana, ecco il mio.
Primo
ed unico. Oh sì, amo tantissimi
altri personaggi. Ma Merlino è Merlino.
Loredana,
quanti libri abbiamo divorato
sul “Ciclo Arturiano”? Quante versioni di Merlino?
“La
grotta di cristallo” racconta la
nascita e l’infanzia difficile. Merlino è figlio di una
principessa gallese. Ma
non ha padre.
È
un ragazzo solitario, non è “soltanto”
intelligente, vede e sente ciò che gli altri neppure notano.
Ha
la consapevolezza di un dono, ma
neppure lui sa come utilizzarlo. È poeta e musicista,
ingegnere, guaritore,
astronomo. Ascolta la voce della terra e del vento, “vede”
nel fuoco…e patisce
il mar di mare!
<<Merlino…guardati
dalla
presunzione. Anche se Dio ti ha dato il potere…>>
Le
appoggiai
una mano sul polso, interrompendola. <<Non mi hai
capito. Mi
sono espresso male. Volevo solo dire che il dio lo ha
detto attraverso di me, e
poiché lo ha detto deve essere vero. (…) Non avere paura
per me, madre.
Chiunque sia il dio che mi usa, io sono contento di essere
la sua voce e il suo
strumento. Vado dove egli mi manda. E quando avrà finito
con me, mi
riprenderà>>.
<<C’è
un
solo Dio>> bisbigliò lei.
Le
sorrisi.
<<È quello che comincio a credere.>>
“La
grotta di cristallo” termina con il
concepimento di Artù. Re Uther vuole la moglie del suo
alleato Gorlois (niente
di nuovo: secoli prima, migliaia di chilometri di distanza,
re Davide mandò
Uria in battaglia in prima linea per rendere vedova
Betsabea, futura madre del
famoso Salomone) e convoca Merlino.
Merlino
va. Sa che qualcosa deve
accadere in un certo luogo ed in quel momento. Sa che il
frutto di quella notte
sarà importante. Poco importa se Gorlois, marito di Ygraine,
muore quella
stessa notte rendendo apparentemente inutile tutta la
fatica.
Leggere
questo libro dopo tanti anni è
come tornare a casa e ritrovare il proprio posto.
Le
frasi, il linguaggio, perfino le
virgole. Parole desuete ed obsolete, ma così ricche da
ricreare un mondo.
Posso
aver dimenticato tanti dettagli.
Ma
il mio sogno è intatto.
<<Un
simbolo
potente per la Britannia. Sarò sepolto lì, Merlino. Farò
seppellire
sotto la Danza dei giganti il corpo del suo re, il
guerriero sotto la soglia di
tutta la Britannia.>>
Qualcuno
doveva
aver tirato le tende che chiudevano la porta. Le
sentinelle non si
vedevano, il campo era silenzioso.(…)
Qualcuno
stava
parlando con voce calma; una voce di re; la voce di
Ambrogio. Era un po’
che parlava: indistintamente, come echi nel buio, la
udivo.
<<…e
finché
il re riposa lì sotto la pietra il regno non cadrà. Per un
periodo pari
a quello in cui è stata eretta prima, e per un periodo
anche più lungo, la
Danza sarà di nuovo eretta, e la luce la colpirà dal cielo
vivente. E io riporterò
indietro la grande pietra perché stia sopra il luogo
tombale, e quello sarà il
cuore della Britannia, e d’ora in poi tutti i re saranno
un unico re e tutti
gli dei saranno un unico Dio. E tu vivrai di nuovo in
Britannia, e per sempre, perché
tu ed io faremo un re il cui nome durerà finché sarà in
piedi la Danza, e che
sarà più di un simbolo: sarà uno scudo e una spada
vivente.>>
Non
era
la voce del re; era la mia.
Te l'ho mai detto che tra le mie ossessioni letterarie c'è proprio il "ciclo arturiano"? Questo romanzo di Mary Stewart ce l'ho in wishlist da secoli e serviva proprio una recensione così per rammentarmelo. Grazie ^_^
RispondiEliminaSì, nel corso della prima Notte Bianca dei Lettori. Vampiri, vampire (Carmilla soprattutto), Tudor e ciclo arturiano: sono le cose per cui volevo presentare domanda di adozione per te. :-D
EliminaNon crederai ai tuoi occhi .... rivedere la copertina di questo vecchio libro ha riportato alla mia mente bellissime immagini che mi hanno portata a scrivere il primo "post" (si dice così vero? la mia ignoranza tecnologica è vastisstima) della mia esistenza ancora prima di leggere tutto ciò che avevate scritto. Ne conservo una copia a casa insime ad altri della stessa autrice e non ricordo se sono dei seguiti de La Grotta di Cristallo o altri titoli. Questa sera a casa andrò a rispolverare questi vecchi volumi con piacere.
EliminaDonatella
Ma che piacere immenso ritrovarti su queste pagine digitali! Mi ricordo benissimo che abbiamo parlato di questo libro e degli altri due scritti da Mary Stewart a conclusione della trilogia di Artù: Le grotte nelle montagne e L'ultimo incantesimo. Se non sbaglio, avevi iniziato a leggerli all'Università...
EliminaSembra proprio anche a me... riprendere vecchi volumi, non dimenticati ma accantonati nella memoria, sfogliarne le pagine ormai un po' ingiallite ha un sapore particolare per me. Quello che ricordo bene è che era stata una lettura appassionante che riprenderò stasera stessa!!
EliminaD.
Brava, bravissima, concordo su tutto. E proprio a partire dal desiderio di sfogliare le pagine anche un po' ingiallite: ha un sapore buono, buono, tutto suo.
Eliminail ciclo arturiano che torna sempre come un boomerang, paradigma imprescindibile di chi si approccia al genere, il tradimento di ginevra, il bastone di merlino e quell'arturo che oggi, forse, è solo il nome di una stella ... leggerò il libro della stewart, grazie del suggerimento
RispondiEliminaok, ridi: mi sono emozionata come una bambina a vedere quella copertina (la stessa che è sul mio divano...) quassù affianco al post...
RispondiEliminaeh, la materia di cui sono fatti i sogni!
Curioso che ci siano commenti solo al femminile,sono ormai un uomo di 51 anni ma quando riprendo in mano quei libri torno ragazzo. Rimasi folgorato da "la grotta di cristallo" a 13-14 anni quando me lo regalarono per un compleanno; e credo proprio perche' parte dall'infanzia e di merlino e lo rende umanissimo anche se molto speciale. Anche il fatto che la connotazione storica sia realistica e non fantastica penso abbia contribuito.
RispondiEliminaFui talmente preso che realizai anche una cartina "in stile antico" per seguire gli spostamenti di Myrddin Emrys.Ora li ho ritrovati tutti e 4 e penso di farne dono ad una dodicenne vorace lettrice, cui spero regaleranno i sogni che regalarono a me.
Potrei suggerire due libri di genere molto differente ma ugualmente bellissimi? sono di Ursula K Le guin, si intitolano "la mano sinistra delle tenebre" e "i reietti dell'altro pianeta" voglio suggerirli perchè l'autrice e' relativamente poco nota ma sono certo (scusate la presunzione) che potranno regalarvi grande emozione.
Paolo
Grazie del bellissimo commento! E del suggerimento, che è molto, molto ben accetto. E' meraviglioso che abbia realizzato una cartina antica per seguire Myrddin! Io mi sono limitata a farmi una lista di nomi e a fantasticare su una derivazione della storia, pensando alle possibili conseguenze di una vittoria di Morgause. Come sarebbe finita la storia? Sicuramente la lettrice dodicenne apprezzerà moltissimo il regalo, non è una cosa comune. Spero di rileggerti presto, qui su questi schermi. :-)
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