venerdì 14 febbraio 2014

La grotta di cristallo - Mary Stewart

Marzia ha ritrovato un bellissimo libro di un'autrice formidabile, che abbiamo molto amato entrambe. Ecco i suoi pensieri.

“Mio signore, quando si cerca… quello che io sto cercando, bisogna guardare in luoghi strani. Gli uomini non possono mai guardare il sole, se non cercando, in basso, il suo riflesso nelle cose della terra. Se si riflette in un pozzanghera sporca, è sempre il sole. Non c’è nessun luogo in cui io non guarderò, per trovarlo”.

Merlino.
Già, Merlino.
La materia di cui sono fatti i sogni, avrebbe detto circa mille anni dopo un altro Bardo.
Ho traslocato molte volte ed altrettante sono state “le pulizie” degli scaffali: ad ogni trasloco, Mary Stewart è stata la prima dello scatolone per la nuova casa.
Se Boromir fu il primo “amore di carta” di Loredana, ecco il mio.
Primo ed unico. Oh sì, amo tantissimi altri personaggi. Ma Merlino è Merlino.
Loredana, quanti libri abbiamo divorato sul “Ciclo Arturiano”? Quante versioni di Merlino?

“La grotta di cristallo” racconta la nascita e l’infanzia difficile. Merlino è figlio di una principessa gallese. Ma non ha padre.
È un ragazzo solitario, non è “soltanto” intelligente, vede e sente ciò che gli altri neppure notano.
Ha la consapevolezza di un dono, ma neppure lui sa come utilizzarlo. È poeta e musicista, ingegnere, guaritore, astronomo. Ascolta la voce della terra e del vento, “vede” nel fuoco…e patisce il mar di mare!

<<Merlino…guardati dalla presunzione. Anche se Dio ti ha dato il potere…>>
Le appoggiai una mano sul polso, interrompendola. <<Non mi hai capito. Mi sono espresso male. Volevo solo dire che il dio lo ha detto attraverso di me, e poiché lo ha detto deve essere vero. (…) Non avere paura per me, madre. Chiunque sia il dio che mi usa, io sono contento di essere la sua voce e il suo strumento. Vado dove egli mi manda. E quando avrà finito con me, mi riprenderà>>.
<<C’è un solo Dio>> bisbigliò lei.
Le sorrisi. <<È quello che comincio a credere.>>

“La grotta di cristallo” termina con il concepimento di Artù. Re Uther vuole la moglie del suo alleato Gorlois (niente di nuovo: secoli prima, migliaia di chilometri di distanza, re Davide mandò Uria in battaglia in prima linea per rendere vedova Betsabea, futura madre del famoso Salomone) e convoca Merlino.
Merlino va. Sa che qualcosa deve accadere in un certo luogo ed in quel momento. Sa che il frutto di quella notte sarà importante. Poco importa se Gorlois, marito di Ygraine, muore quella stessa notte rendendo apparentemente inutile tutta la fatica.
Leggere questo libro dopo tanti anni è come tornare a casa e ritrovare il proprio posto.
Le frasi, il linguaggio, perfino le virgole. Parole desuete ed obsolete, ma così ricche da ricreare un mondo.
Posso aver dimenticato tanti dettagli.
Ma il mio sogno è intatto.
<<Un simbolo potente per la Britannia. Sarò sepolto lì, Merlino. Farò seppellire sotto la Danza dei giganti il corpo del suo re, il guerriero sotto la soglia di tutta la Britannia.>>
Qualcuno doveva aver tirato le tende che chiudevano la porta. Le sentinelle non si vedevano, il campo era silenzioso.(…)
Qualcuno stava parlando con voce calma; una voce di re; la voce di Ambrogio. Era un po’ che parlava: indistintamente, come echi nel buio, la udivo.
<<…e finché il re riposa lì sotto la pietra il regno non cadrà. Per un periodo pari a quello in cui è stata eretta prima, e per un periodo anche più lungo, la Danza sarà di nuovo eretta, e la luce la colpirà dal cielo vivente. E io riporterò indietro la grande pietra perché stia sopra il luogo tombale, e quello sarà il cuore della Britannia, e d’ora in poi tutti i re saranno un unico re e tutti gli dei saranno un unico Dio. E tu vivrai di nuovo in Britannia, e per sempre, perché tu ed io faremo un re il cui nome durerà finché sarà in piedi la Danza, e che sarà più di un simbolo: sarà uno scudo e una spada vivente.>>

Non era la voce del re; era la mia.

10 commenti:

  1. Te l'ho mai detto che tra le mie ossessioni letterarie c'è proprio il "ciclo arturiano"? Questo romanzo di Mary Stewart ce l'ho in wishlist da secoli e serviva proprio una recensione così per rammentarmelo. Grazie ^_^

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    1. Sì, nel corso della prima Notte Bianca dei Lettori. Vampiri, vampire (Carmilla soprattutto), Tudor e ciclo arturiano: sono le cose per cui volevo presentare domanda di adozione per te. :-D

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    2. Non crederai ai tuoi occhi .... rivedere la copertina di questo vecchio libro ha riportato alla mia mente bellissime immagini che mi hanno portata a scrivere il primo "post" (si dice così vero? la mia ignoranza tecnologica è vastisstima) della mia esistenza ancora prima di leggere tutto ciò che avevate scritto. Ne conservo una copia a casa insime ad altri della stessa autrice e non ricordo se sono dei seguiti de La Grotta di Cristallo o altri titoli. Questa sera a casa andrò a rispolverare questi vecchi volumi con piacere.
      Donatella

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    3. Ma che piacere immenso ritrovarti su queste pagine digitali! Mi ricordo benissimo che abbiamo parlato di questo libro e degli altri due scritti da Mary Stewart a conclusione della trilogia di Artù: Le grotte nelle montagne e L'ultimo incantesimo. Se non sbaglio, avevi iniziato a leggerli all'Università...

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    4. Sembra proprio anche a me... riprendere vecchi volumi, non dimenticati ma accantonati nella memoria, sfogliarne le pagine ormai un po' ingiallite ha un sapore particolare per me. Quello che ricordo bene è che era stata una lettura appassionante che riprenderò stasera stessa!!
      D.

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    5. Brava, bravissima, concordo su tutto. E proprio a partire dal desiderio di sfogliare le pagine anche un po' ingiallite: ha un sapore buono, buono, tutto suo.

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  2. il ciclo arturiano che torna sempre come un boomerang, paradigma imprescindibile di chi si approccia al genere, il tradimento di ginevra, il bastone di merlino e quell'arturo che oggi, forse, è solo il nome di una stella ... leggerò il libro della stewart, grazie del suggerimento

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  3. ok, ridi: mi sono emozionata come una bambina a vedere quella copertina (la stessa che è sul mio divano...) quassù affianco al post...

    eh, la materia di cui sono fatti i sogni!

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  4. Curioso che ci siano commenti solo al femminile,sono ormai un uomo di 51 anni ma quando riprendo in mano quei libri torno ragazzo. Rimasi folgorato da "la grotta di cristallo" a 13-14 anni quando me lo regalarono per un compleanno; e credo proprio perche' parte dall'infanzia e di merlino e lo rende umanissimo anche se molto speciale. Anche il fatto che la connotazione storica sia realistica e non fantastica penso abbia contribuito.
    Fui talmente preso che realizai anche una cartina "in stile antico" per seguire gli spostamenti di Myrddin Emrys.Ora li ho ritrovati tutti e 4 e penso di farne dono ad una dodicenne vorace lettrice, cui spero regaleranno i sogni che regalarono a me.
    Potrei suggerire due libri di genere molto differente ma ugualmente bellissimi? sono di Ursula K Le guin, si intitolano "la mano sinistra delle tenebre" e "i reietti dell'altro pianeta" voglio suggerirli perchè l'autrice e' relativamente poco nota ma sono certo (scusate la presunzione) che potranno regalarvi grande emozione.
    Paolo

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    1. Grazie del bellissimo commento! E del suggerimento, che è molto, molto ben accetto. E' meraviglioso che abbia realizzato una cartina antica per seguire Myrddin! Io mi sono limitata a farmi una lista di nomi e a fantasticare su una derivazione della storia, pensando alle possibili conseguenze di una vittoria di Morgause. Come sarebbe finita la storia? Sicuramente la lettrice dodicenne apprezzerà moltissimo il regalo, non è una cosa comune. Spero di rileggerti presto, qui su questi schermi. :-)

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